9 gennaio 2012

Big Fish

Once Upon a Time -2003-

Il film dove la fantasia colorata e incontenibile di Tim Burton incontra la grazia e la magia delle fiabe. Se già in Ewdard mani di forbice infatti, la narrazione si avvicinava a quella delle favole, rimaneva quella sua indistinguibile vena gotica a rendere il film più cupo. In Big fish invece colori brillanti, personaggi solari e sopra le righe brillano di luce propria.
Abbandonato l'attore feticcio Johnny Depp, per un sorprendente Ewan McGregor, il film racconta la fantastica vita piena di disavventure di Edward Bloom, dalla sua nascita particolare, alla crescita fino all'incontro con l'amore per la bella Sandra, storie narrate in continuazione, racconti senza fine che oscurano gli altri e che poco sanno di verità e tanto di fantasia ingegnosa. Tutto questo ha però reso conflittuale il rapporto con il figlio Will, stanco di bugie e non più bambino per credere ancora a tali favole, ma chiamato al suo capezzale, il rivivere di nuovo, per l'ennesima volta, la vita del padre sarà il modo migliore per riconciliarsi con lui e per capire che in fondo, dietro ad ogni storia c'è una grande verità.

Tim Burton si dimostra un vero maestro a rendere su schermo le fantastiche avventure di Edward (dal gigante buono all'acquazzone improvviso fino agli alberi animati che circondano il villaggio nel nulla) così come tutti gli attori sembrano illuminati da una luce di grazia che ce li rende ancora più belli (vedi Jessica Lange, perfetta nel ruolo della madre così come Helena Bonham Carte in quello della strega/amante non corrisposta). Una storia sognante, ricca di romanticismo e di magia e che nel finale, con il saluto doveroso ad Edward e la riunione di tutto il caleidoscopico cast di personaggi dal sapore circense, rende omaggio a Fellini e al suo cinema.



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