27 febbraio 2015

Vizio di Forma - Inherent Vice

Andiamo al Cinema

Che faccio?
Lo dico subito?
Ci apro il post così da togliermi il dente e il dolore?
Sì, lo faccio.
Io, con Vizio di forma, mi sono annoiata come non mai.
Sì, così tanto che per una volta non vedevo l'ora di fare una pausa a metà tempo per cercare un qualcosa con cui distrarmi, così tanto che quasi quasi la finivo lì.
Colpa delle troppe aspettative?
Probabile, visto che il trailer prometteva ritmo e molte molte scene buffe tanto da farmi chiedere se questo fosse davvero un film di Anderson e soprattutto un film con quel musone di Joaquin Phoenix.
Lo è, certo, ma tutto quel ritmo si disperde nei 148 minuti di durata, tutte quelle scene da commedia sono diluite nel tempo, strappano più di qualche sorriso per poi tornare ad essere immersi nella cupezza di una storia e di una realizzazione che sembra uscita da altri anni.


Dai '70, ovvio, proprio quelli in cui la vicenda di Doc Sportello sono ambientati, un nome che è fantastico, un nome che è quello di un investigatore privato dedito al consumo spassionato di buona erba, che viene ingaggiato dalla sua ex per indagare e proteggere il suo attuale amante, che la moglie e il fidanzato di lei vorrebbero internare in un manicomio per disporre senza limiti della fortuna che l'uomo, costruttore pronto a modificare l'assetto edilizio di Los Angeles, ha accumulato.
Nel farlo, il buon Doc andrà a cacciarsi in guai più grossi di lui, con gang rivali che si scontrano, una misteriosa barca dal misterioso passato, un uomo altrettanto misterioso che si crede morto ma che in realtà è più vivo che mai e sembra essere ovunque.
E soprattutto con il cammino che continua a scontrarsi e incontrarsi con quello dell'agente investigativo BigFoot, acerrimo nemico di Doc, ma anche sua nemesi complementare, che lo sfrutta e lo perdona così come disprezza i suoi modi hippie.


Come ha fatto un simile intreccio ad annoiarmi?
Fondamentalmente perchè quello che percepivo era quanto tutto questo potesse essere su carta molto meglio di quanto portato su schermo, con le mille peripezie di Doc, i suoi incontri assurdi, i party e gli escamotage di segugio che diventavano -volutamente- delle macchiette.
E poi per una durata eterna, per una musica allucinatoria (composte dal Radiohead Jonny Greenwood), per le divagazioni continue che probabilmente la penna di Thomas Pynchon ha reso meglio nelle sue pagine, mentre qui si perdono, narrate con la voce monocorde dalla voce fuori campo che la prende larga, ci lascia lì, e ci riprende.
Di buono c'è che un Joaquin Phoenix che così leggero non lo si vedeva da tempo, e alle prese con giovani vogliose, con tante tante sigarette allegre e con pettinature improbabili, ci guadagna in simpatia.
Al suo fianco quel Josh Brolin che ha la faccia e il corpo di un poliziotto, un Owen Wilson sempre adorabile, una Reese Witherspoon e un Benicio del Toro piuttosto insipidi e al di là dell'aiuto che offrono, non così sostanziali nel film.
E di buono c'è soprattutto il periodo hippie che riesplode davanti ai nostri occhi, con costumi, scenografie e fotografia stessa perfette.
Si esce dal film spossati, quindi, e con la sensazione, tutta personale, che il rapporto con il signor Paul Thomas Anderson resterà sempre conflittuale, partito male con quelle 4 ore di vita perse in giovane età con un Magnolia che, no, ancora non ho il coraggio di riaffrontare, proseguito con l'irritazione provocata da Ubriaco d'amore, con la leggerezza questa volta riuscita -ma a ben guardare anche lì non poi così leggera- di Boogie Nights arrivando al più riuscito e potente Il petroliere fino al The Master tanto ben fatto quanto poco empatico.
E arriviamo fino a qui, dove pensavo di rivalutare il regista ancora una volta, dove i toni da commedia scanzonata ma intelligente, dove dal genere noir investito dalla luce psichedelica degli anni '70 mi aspettavo ben altro che l'effetto soporifero che ha avuto.


27 commenti:

  1. Riconosco che è un grande regista, ma io mi sono facilmente annoiato anche con parecchi dei suoi altri film, pensa un po'. Visti a casa, in comode rate settimanali. Come coi telefilm. Tutti insieme raro che riesca a sorbirbeli, soprattutto se sono i più recenti della sua filmografia. Avrà lo stesso destino anche Vizio di forma, mi sa. Di recente, a causarmi un mare di sbadigli pure La scomparsa di Eleanor Rigby, che attendevo da troppo e aveva tutte le carte in tavola per farsi amare. Una noia ben recita e ben fatta, ma ahimé sempre una noia.

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    1. Non ti è piaciuto la scomparsa di E.R.? Io avevo apprezzato un sacco. Ma hai visto la parte "loro" o i due film "him" ed "her" separati?

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    2. Sono riuscito a procurarmi solo Them, ma davvero non ho retto. Non ho capito quand'è iniziato, non ho capito quand'è finito. Una prova maiuscola di entrambi gli attori, ma i comprimari che sfornano perle di saggezza alla Baci Perugina, tutti con le risposte pronte e gli aforismi da scrivere come stato di Facebook, non si possono sentì. Brutto non lo è di certo, ma secondo me sopravvalutato un sacco. Gli altri due, che immagino complementari, non so se li vedrò, ma di sicuro non in tempi brevi.

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    3. No, credo (ma ovviamente potrei sbagliarmi) che il progetto iniziale fosse proprio il film in due parti, (The Disappearance of Eleanor Rigby: Him e The Disappearance of Eleanor Rigby: Her),e che poi ne sia stato fatto uno unico (Them, appunto) per la distribuzione. E, da quello che dici, immagino che "impastandolo" si sia perso qualcosa. Io ho visto him e her separati, e la visione era stata interessante. A questo punto - oltre a chiedere scusa a Lisa per il mega off-topic a casa sua - credo che mi risparmierò la visione del "them"...

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    4. allora, entro nel merito. i film sono tre, Lui Lei Loro, e in Italia arriveranno direttamente in dvd il 26 marzo. al festival di Torino ho visto Lui e mi era piaciuto moltissimo. spero a 'sto punto di non rimanere deluso dagli altri due...

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    5. Tranquilli, avete fatto un po' di chiarezza anche a me, anche se ora non so se fermarmi ai due punti di vista (come avevo intenzione di fare) o vedermi anche quello collettivo.
      Magari faccio un'immersione su Eleanor e ci faccio la settimana, ecco.

      Parlando di Anderson, Mr Ink, pure io ho ceduto e mi sono fatta una pausa nel mezzo, non è stata una visione liscia.

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  2. Mi sono un po' allarmato, perché anche le mie aspettative sono elevatissime. Vedremo...
    No, Magnolia riguardalo (sono 3 le ore) ne vale la pena: per me insieme a Boogie Nights resta il suo capolavoro.

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    1. Appena troverò la forza e dimenticherò quella lunga lunghissima serata (che mi sembrava per l'appunto più lunga di quanto è stata), ci proverò a rivederlo Magnolia.
      Ma i 15 anni passati non sono abbastanza.

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  3. certo Anderson leggero non è mai stato. ma a parte Ubriaco d'amore, mi ha sempre catturato. vedremo

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    1. Ubriaco d'amore è stato uno dei recuperi più irritanti dell'ultimo periodo, e io che credevo di rivalutare Sandler..

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  4. Dovrei andare a vederlo domani sera. Sono comunque curiosa, non avendo particolari aspettative (sto cercando di smettere, che sono inutili e dannose) al riguardo o adorazioni di sorta nei confronti del regista. Di PTA ho solo visto tre film, i primi due molto apprezzati (boogie nights e magnolia) mentre the master - al contrario di tutti quelli che gridarono al miracolo - mi aveva detto davvero poco. Staremo a vedere...

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    1. Hai ragione, sono inutili e dannose ma non posso farne a meno quanto ci sono certi nomi coinvolti. Che poi, guardando il mio rapporto con Anderson, mi chiedo perchè le aspettative fossero così alte, quel The Master non mi aveva toccato neanche un po', purtroppo.

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  5. Io l'ho visto in anteprima, ma non ho scritto nulla perché, seriamente, non c'ho capito una ceppa secca!!! Lo dovrò rivedere... Comunque quanto mi hanno fatto ridere i gelati cioccolato e banana di Josh Brolin...

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    1. La trama non è stata facile seguirla, ma il problema è stato che con tutti quegli intrecci la noia ha regnato sovrana comunque. Non credo avrei la voglia/la forza di rivederlo... o almeno non a breve.

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  6. Sto pregando di fianco al mio santino di Paul Thomas Anderson che ciò non sia vero. O se non altro che a me non faccia la stessa impressione.

    Certo che definire una delle cose più grandiose mai create dall'uomo, ovvero Magnolia, 4 ore di vita perse è una bestemmia che manco Ford avrebbe il coraggio di tirare... :)

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    1. Me lo avevi già detto, e forse era ed è solo il pensiero di un'ancora troppo giovane cinefila, prima o poi li riaffronterò.
      Prega il tuo dio, e facci avere al più presto la tua opinione :)

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  7. Magnolia e soprattutto Boogie Nights sono bombe assolute, e spero che questa opinione sia frutto di un colpo in testa di quelli che è uso prendere il Cannibale! ;)

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    1. Eh eh, aspetto la vostra opinione, io, mi spiace, sono ancora annoiata e immersa in quel fumo troppo denso che appesantisce il tutto.

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  9. Mi associo a Ford e confido in un colpo di testa ;)
    Anderson non è mai stato capace di annoiarmi, anzi, mi esalta come pochissimi. Lo vedrò domani, dopo un'attesa estenuante.
    E Magnolia è uno dei film più belli degli ultimi trent'anni. Rivedilo, ti prego.

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    1. Quando troverò la forza e il coraggio, la ferita è ancora aperta.
      Se non ti ha annoiato prima, questa sarà la prova del 9, poco ma sicuro :)

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  10. Vado a vederlo oggi, con molte aspettative... adesso che ti ho letto, meno, e allora forse mi piacerà :)

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    1. Abbassare le aspettative è un gran brutto lavoro, ma qualcuno lo deve pur fare!

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  11. Che dire? Tanta roba, in effetti. Ma che non è riuscita ad entusiasmarmi come avrei sperato. Molto seventy. Pure troppo.

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    1. E che la trasposizione degli anni '70 sono una delle poche cose che salvo... attendo la tua opinione allungata ora :)

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  12. L'ho visto ieri sera, temevo d'essere l'unica ad essersi annoiata durante la troppo lunga proiezione.. peccato, mi aspettavo di meglio....

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    1. Fonti amiche mi han riferito di persone ancora addormentate a luci accese in sala, no, non siamo state le uniche ad annoiarci :)

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