3 giugno 2015

Stuart: A Life Backwards

E' già Ieri. -2007-

Si è fatto conoscere grazie ai muscoli, imponendosi con la sua forza in film action atipici.
Prima il Bane di The Dark Knight Rises, poi il Mad Max di Fury Road.
Ma Tom Hardy è molto più di un ragazzotto tutto palestra e tatuaggi, è davvero molto di più anche solo della sua voce suadente e se lo ha dimostrato lo scorso anno con quel piccolo capolavoro che è Locke, lo aveva già dimostrato nel lontano 2007 (8 anni fa) in TV.
Al suo fianco, uno che si è fatto conoscere grazie alla sua eleganza britsh, al suo genio british.
Da Sherlock ad Alan Turing, Benedict Cumberbatch si è imposto nel cinema inglese e non solo grazie ad una voce altrettanto suadente, ad un accento irresistibile che passa sopra a quella "bellezza" particolare.
E lo dimostra anche qui, nel 2007 (8 anni fa) in TV.



Il film di cui si parla e che vanta un cast che solo 8 anni dopo è completamente esploso, è per l'appunto un film per la TV, co-prodotto da BBC e HBO, tratto dalla biografia scritta da Alexander Masters sul suo amico Stuart Shorter.
E chi è questo Stuart da meritarsi un romanzo prima e un film poi?
Stuart è un barbone, dedito a droga e alcool, che sotto quel fumo che lo annebbia nasconde una mente brillante e un passato tragico e drammatico tutto da scoprire.
Alexander lo conoscerà per caso, durante il suo volontariato presso una casa di accoglienza, e con lui diventerà il principale referente per l'organizzazione di scioperi e manifestazioni per chiedere la liberazione dei due responsabili della struttura, arrestati con l'accusa di spaccio di droga quando la droga girava, purtroppo, nei locali a loro insaputa.
In quei giorni di tumulto, Alexander si rende conto che Stuart è una persona speciale, che dietro l'aria da perenne ubriaco, da trasandato e instabile amico, c'è qualcosa che vale la pena raccontare, se non altro cosa lo ha spinto a vagabondare, in quale giorno preciso la sua mente si è persa per sempre.
E inizia quindi a frequentarlo, ad aiutarlo, conoscendolo poco a poco.
Come lo stesso Stuart raccomanderà, però, la sua storia è più d'impatto se raccontata all'incontrario, se le ragioni per cui lui è diventato quello che è, possano venire scoperte solo alla fine.


E così si compone anche questo film per la TV, che parte dalla leggerezza e dall'ironia pungente e destabilizzante di Stuart, fino a toccare corde drammatiche difficili da digerire, parlando della sua malattia (la distrofia muscolare), dei suoi crimini (rapine, violenze) e della sua dura infanzia.
Assieme ad Alexander andiamo a ritroso, andiamo a scoprire queste carte rimanendo avvolti da una personalità così unica e così tragica.
Tom Hardy è perfetto, il ruolo del pazzo gli si addice, c'è poco da fare, e tra sfoghi d'ira, svestimenti, e lacrime, rende Stuart ancora più indimenticabile.
Benedict si tiene invece più sobrio, più contenuto.
Il livello raggiunto pur essendo notevole dal punto di vista recitativo, resta quello di un film per la TV, che per quanto inglese e per quanto del 2007, è molto al di sopra di molti film italiani per il cinema e di oggi.
Un film per la TV, del 2007, che vanta due nomi di spicco dell'Inghilterra di oggi, che resta impresso nella mente, che sarà impossibile da dimenticare con facilità, e che rende onore a uno dei tanti invisibili, raccontando la sua vita, le sue ragioni.


5 commenti:

  1. Che coppia. Due attori bravissimi, anche se Cumberbatch - visto qui e lì, non seguendo Sherlock - non mi impressiona granché. Hardy bravissimo sempre - e tu quand'è che guardi Warriors, il Rocky d'autore? Se è facile da beccare, recupero il prima possibile ;)

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    1. PS. Ora che ci ripenso, anche l'intensissimo Boy A era per le tivù inglesi. La questione recupero si fa urgente.

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    2. Gli inglesi non scherzano neanche quando si tratta di Tv! Benedict ha una voce pazzesca e solo grazie a Sherlock ho iniziato ad amarlo, dagli una chance, per me è diventata una droga, e devo aspettare fino a natale per la prossima dose :(

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    3. Visto. Mamma mia, pazzesco Hardy. Tra le prove più impressionante mai viste.
      E che vita tragica, il povero Stuart.

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    4. La vita di Stuart ora non si può più dimenticare, e anche solo per questo è un bene e fa bene vedere questo film. Tom è davvero qualcosa di impressionante, dategli un Oscar, subito!

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