12 gennaio 2016

The Leftovers - Stagione 2

Quando i film si fanno ad episodi.

Avevano esordito stuzzicando di tutto, curiosità, emozioni, lacrime e cuore, non concentrandosi in sparizioni misteriose ma puntando i riflettori su chi era rimasto, su chi quel 4 ottobre non se ne era andato nel nulla ma era rimasto a fare i conti con un vuoto che era peggio di un lutto.
Li ritroviamo altrove, nella città di Jarden, ora Miracle, e con un inizio sorprendente.
Chi è quella donna che da sola partorisce e accudisce un figlio nell'età della pietra, dove siamo, cos'è tutto questo?
Dove sono andati i nostri beniamini?



Il primo episodio di questa stagione, già di per sé è sconcertante, e ci fa conoscere una famiglia all'apparenza perfetta, dove non mancano risate e complicità, ma che sta per affrontare il peggio.
I nostri, li ritroviamo solo poi, solo dopo un altro episodio, e da lì sarà una scalata al meglio del meglio.
Miracle è quella città miracolata dove nessuno quel 4 ottobre se n'è andato. Da allora è diventata una meta di pellegrinaggio e i suoi abitanti per preservarsi l'hanno resa un parco nazionale con le massime procedure di sicurezza per entrarci.
Ci vuole tanta fortuna, oltre che denaro, per riuscirci, figuriamo per poter andarci a vivere. Ma Nora e Kevin ce la fanno, pur comprando per un patrimonio una catapecchia.
Purtroppo i drammi sono solo all'inizio, e proprio nella notte del loro arrivo, la figlia dei loro vicini di casa scompare assieme alle amiche, mentre Kevin continua a peggiorare vistosamente a livello mentale tra allucinazioni e sonnambulismo e sospetta di se stesso per l'accaduto.
Non se la cava meglio il buon e insopportabile pastore Matt Jamison, a cui Dio riserva un altro miracolo che lo rende persona ancor meno simpatica ai nostri occhi e a quelli degli altri.


Ma se questa sembra una trama all'apparenza normale, o comunque in linea con quanto visto in passato, preparatevi a rimanere a bocca aperta man mano che ci si avvicina al finale.
Ogni episodio è qualcosa di grande, a livello di struttura e di scrittura, che siano protagonisti Nora e i suoi drammi, la famiglia Murphy, la non più silenziosa Laurie, la folle Megan o semplicemente l'uomo che non voleva o non poteva morire Kevin.
È lui il protagonista di un episodio gran-dio-so come International Assassin, in un al di là che si presenta come un hotel dove è chiamato a sconfiggere i suoi tormenti.
Siamo dalle parti di Lynch, siamo dalle parti del genio, c'è poco da fare.
Ed è per questo che The Leftovers con questa trasbordante seconda stagione è arrivato al secondo gradino delle serie TV migliori dello scorso anno, è anche per un uso della musica perfetta, che passa dalle variazioni sempre in tema di Where is my mind?, a il Va Pensiero o a Simon & Garfunkel.
Tutto scorre e noi non possiamo che divorare un episodio dietro l'altro, arrivando a una fine piena di pathos, piena di genialità.
La prossima stagione, confermata, sarà anche l'ultima.
Cos'altro dobbiamo aspettarci da questi folli?



6 commenti:

  1. mi sono persa la prima, ma su athlantic continua a passare, quindi magari faccio che la vedo

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  2. Mi manca l'ultima puntata ma mi è piaciuta davvero un sacco, splendide anche le soundtrack :)

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    1. Non vedo già l'ora per la pessima e ultima stagione, chissà che il crescendo continui :)

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  3. Assolutamente d'accordo, stagione gran-Dio-sa.
    Trovate fuori di testa, episodi scritti alla grande, colonna sonora utilizzata in maniera spettacolosa.

    Non mi spiace nemmeno troppo che la terza stagione sia pure l'ultima. Spero che gli autori diano il tutto per tutto e così non c'è il rischio che la tirino per le lunghe.

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    1. Non dispiace neanche a me, sempre meglio finire col botto che perdersi in un brodo, e visto come é cresciuta la serie in questa seconda stagione, preparo i fuochi d'artificio!

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