4 marzo 2016

The Hunting Ground

E' già Ieri -2015-

È stato il momento più emozionante della notte degli Oscar.
No, non sto parlando della vittoria di Leonardo DiCaprio, anche se una lacrimuccia mi è scappata, sto parlando dell'esibizione di Lady Gaga.
Un po' eccessiva forse, decisamente sentita e intensa, ha cantato di bianco vestita e suonando un bianco pianoforte 'Til it happens to you, brano scritto assieme a Diane Warren e che accompagna -e sicuramente ha dato più visibilità- il documentario The Hunting Ground.
Sul palco, al suo fianco, sono arrivate le vittime, i sopravvissuti, di una strage silenziosa, messa a tacere e resa ancora più innominabile dal senso di colpa e dal silenzio che la accompagna.


100.000 stupri all'anno.
Solo il 12% viene denunciato.
Praticamente nessuno arriva sotto giudizio.
Numeri impressionanti, numeri che fanno male, e che fanno ancora più male perchè gli stupri in questione non avvengono in città degradate, in vicoli bui e in società povere.
No.
Avvengono all'interno dei campus universitari americani.
Nei bagni delle discoteche, all'interno dei dormitori, durante quelle feste scatenate che ci fanno invidiare la vita scolastica d'oltreoceano.
È in questa normalità che si nascondo mostri, e che si nascondono le loro vittime, lasciate sole da un sistema universitario che evita di ammettere le proprie colpe, evita le denunce e i provvedimenti per evitare quindi una cattiva pubblicità, per evitare di veder finire le donazioni in loro favore.
Così facendo, ragazze e ragazzi che cercano supporto e aiuto, vengono colpevolizzati, rimangono inascoltate e senza aiuto, ritrovandosi il giorno dopo il loro stupro a dover dividere l'aula con il loro assalitore.


Andrea Pino e Annie E. Clark hanno deciso che non si può andare avanti così.
Andrea Pino e Annie E. Clark hanno unito le loro forze, le loro testimonianze, diventando un punto di riferimento e di appoggio per altre sopravvissute, che da tutto il Paese hanno iniziato a contattarle, per sfogarsi, per parlare, per entrare in azione.
Un'azione nuovamente ostacolata dalle grandi Università, ma che con tenacia hanno portato avanti usando i mezzi da futuri avvocati a loro disposizione, citando in giudizio ben 51 università per ambiente non favorevole all'educazione e discriminazione sessuale.
The Hunting Ground segue la loro lotta, ma prima di tutto ascolta e racconta quanto successo a questi sopravvissuti. Ricostruzioni che collimano con le immagini di gioia incontenibile alla notizia dell'accettazione all'Università, racconti che lasciano sbigottiti, non solo per i fatti di per sé, quanto per la metodicità con cui il tutto si mette a tacere e che ha il suo apice nella vicenda che coinvolge il giocatore di football Jameis Winston, con gli stessi fan e commentatori sportivi che si scagliano contro la vittima dei suoi abusi.
Affrontando varie angolazioni del problema che riguardano il ritorno economico delle confraternite, dei campionati sportivi e della pubblicità stessa, quello che viene rivelata è una verità scomoda e amara, che mette a rischio un intero sistema.
La tenacia e la caparbietà di Andrea e Annie è riuscita ad arrivare fino al Presidente Obama, fino al Vicepresidente Joe Biden, che emozionato domenica notte ha presentato Lady Gaga sul palco, e ha invitato a rompere silenzio e omertà andando sul sito ItsOnUs.org
Pur affrontando un problema apparentemente lontano da noi, The Hunting Ground tocca il cuore e la coscienza di tutti, facendoci aprire gli occhi. Finalmente.



Regia Kirby Dick
Sceneggiatura Kirby Dick
Musiche Miriam Cutler
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4 commenti:

  1. Non sono un amante dei documentari, ma questo è da recuperare.
    Il tema disturba molto - sarà che, quando ero ragazzino, ho letto un libro della stessa autrice di Amabili resti, Lucky, è raccontava nel dettaglio il durante e il dopo lo stupro subito dalla stessa Alice Sebolt - e la canzone, cavolo, è emozionantissima. Mica come quel lamento di Sam Smith. :)

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    1. *e raccontava, pardon.

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    2. Qui i racconti sono più di uno, ma a disturbare davvero è la politica delle Università. Consigliatissimo, anche solo per omaggiare Gaga e la sua performance.

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  2. Sembra molto interessante, però quest'anno mi sono già visto Amy e di solito non vado oltre un documentario all'anno...
    Lo so, devo sforzarmi di più! :)

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