5 luglio 2016

Orange is the New Black - Stagione 4

Quando i film si fanno ad episodi

Quarto anno in quel di Litchfield, e ancora non ci si stanca.
Impossibile se il cast corale della serie è quanto mai affiatato, impossibile se ognuna delle protagoniste continua ad avere qualcosa da dire, impossibile se nuove arrivate finiscono dietro le sbarre e la prigione stessa continua a cambiare.
Impossibile, infine, se il tutto ha ancora quel sapore fresco dell'inizio, incentivo a fare Binge Watching davanti a Netflix, se tutto rimane in perfetto equilibrio com'è tra dramma e commedia.



Siamo al quarto anno, dicevamo, e ormai è ben chiaro che OITNB non vede in Piper Chapman la sua protagonista assoluta.
Il cerchio si è allargato, il racconto prende più strade e si può scegliere, cambiare idea, fare preferenze.
Le mie?
L'effervescente Tastyee, che si avvicina al trono, e la dura Red, madre/padrona messa a dura prova.
Poi sì, c'è Piper che da timida e imbranata vuole fare a modo suo la gangster, c'è Alex che deve nascondere un cadavere e tenere a bada una paranoica, c'è Crazy Eyes innamorata ma spaventata, c'è Pennsatucky innamorata e spaventata pure lei, c'è Sophia in isolamento.
E soprattutto, c'è una prigione sempre più affollata, stipata all'inverosimile, dove arriva pure la star televisiva Judy King, con tutti i privilegi riservati a una star.
Da un lato, quindi, le prigioniere, che si dividono in gang -tra latine e neonaziste-, dall'altro i carcerieri stessi, tra nuovi arrivati più criminali, più psicopatici di chi stanno a controllare, e vecchie conoscenze in piena crisi morale: Healy che svela un passato che lo riporta nelle nostre grazie, Caputo che vuole cambiare, essere un uomo di successo, ma con la sua anima buona a fargli da ostacolo, a rendere difficile se non impossibile accettare quello che Litchfield sta diventando, una macchina per fare soldi che di certo non aiuta a migliorare, a crescere, chi ci è rinchiuso.


Passando di qua e di là dalle sbarre, mantenendo la struttura degli episodi à la Lost che tanto piace, e che va a mostrare in flashback passati difficile da digerire (v. quello di Lolly in particolare), si arriva in fretta, molto in fretta al finale.
Negli ultimi due anni si era assistito a piccoli capolavori, che sapevano far sorridere e piangere allo stesso tempo.
Quest'anno, sono le lacrime ad avere la meglio, per una morte che arriva tanto improvvisa quanto ingiusta (ma che accade anche là fuori, nel mondo reale), in un episodio conclusivo che racchiude tante, quasi troppe, perle di saggezza, che siano su una New York folle e ammaliante, che sia per un orto, un giardino da coltivare.
L'aria è densa, l'aria pesa per quel lutto che anche tra una risata e l'altra non si può dimenticare, e porta inevitabilmente a uno scossone, a un cambiamento, a una rivolta che animerà la prossima stagione.
Al quarto anno, di Litchfield, delle sue detenute non ci si è ancora stancati, e le premesse per continuare ancora, e ancora e ancora, ci sono tutte.
Nel frattempo, non si può che lasciar decantare questi 13 episodi tutti da amare.


7 commenti:

  1. Nonostante la prima stagione mi fosse piaciuta, non ho più proseguito. Chissà perché. Lo sta seguendo mio fratello, in questi giorni: magari, in compagnia, mi metto in pari. :)

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    1. E faresti bene, magari qua e là rallenta un po', ma questa stagione è davvero un gioiellino, e alla fine basta scegliere il proprio personaggio preferito e andare avanti, avanti e avanti!

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  2. Ecco, un buon motivo per riprendere con l'abbonamento di Netflix. In attesa della quarta mi devo dare una rinfrescata rimembrando una terza serie spettacolare, che vede una Piper in ascesa padrino style a cui fa da contraltare la insospettabile fragilità di Alex. La terza incomodo Ruby Rose che poteva essere utilizzata al meglio, ma la cosa che mi è piaciuta di più sono le storie delle altre detenute, con la conversione di Taystee che sa di liberazione e una Norma che 'odora di santità' seguita da tante 'fidele'.La fragilità di Soso che la rende meno insopportabile, così come Big Boo che ha un passato fuori dalle sbarre doloroso . Spettacolo Crazy Eyes che inventa l'ammiraglio Rodcocker, mentre dispiace che Nichols finisce in isolamento così come Sophia. Healy che ha un mezzo affaire con Red e soprattutto il grande looser Caputo, che cerca di fare qualcosa di buono, ma fallisce, a parte la goduria di Natalie. Se questa serie per me è stata spettacolare, mi sa che non avrò problemi a divorarmi la quarta serie, nella speranza di rivedere il ritorno di Bennett!!!

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    1. Direi che non hai bisogno di fare una rinfrescata, ricordi tutto alla perfezione, molto più di me che non avevo apprezzato troppo la svolta gangster di Piper e la troppo eccessiva Crazy Eyes.
      Qui si torna invece alla grande, la scorpacciata è assicurata (tempo impiegato da me: 3 pomeriggi).

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    2. La svolta gangsta di Piper non si può vedere, molto meglio le altre detenute! Non penso che riuscirò a vederlo in 3 giorni, ma posso impegnarmi! ;-)

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  3. La sto guardando. I primi episodi non mi hanno convinto più di tanto, però come già successo con le stagioni precedenti, anche questa cresce poco a poco e ora sono abbastanza in fissa.

    Anche se, per colpa di un sito americano, non sono riuscito a evitare uno spoiler clamoroso e quindi so già cosa capiterà a un personaggio e mannaggia a quel sito!

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    1. Tra twitter e siti la notizia l'ho vista anch'io, ma per fortuna solo dopo aver finito la maratona di episodi, non c'è rispetto.
      Anche se ti han rovinato la sorpresa, vedrai come sale il livello degli episodi, e come sempre, si chiude in bellezza!

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