11 agosto 2016

This Is Where I Leave You

E' già Ieri -2014-

Succede che torni a casa, dopo una giornata frenica, e quel capo così divertente ma anche così poco propenso ad affrontare i problemi, lo trovi a letto con tua moglie.
Che compie gli anni.
A cui hai comprato una torta.
Succede che, nei mesi successivi di intorpidimento e dolore, muore tuo padre, e ti ritrovi a dover affrontare un ritorno a casa, un confronto con i tuoi fratelli, con quella madre da sempre troppo aperta per quanto riguarda i discorsi sul sesso e che ha preso te e i tuoi fratelli come cavie per i suoi libri da psicoterapeuta.
Come se non bastasse, quel padre che se n'è andato ha chiesto di rispettare lo Shiva, un periodo di sette giorni di lutto, da passare a casa, sotto lo stesso tetto, proprio come una volta.
E ogni incongruenza, ogni imperfezione di quella famiglia chiassosa, riemerge.
Non sei più l'unico ad avere problemi -eufemismo- matrimoniali, tua sorella sta con un uomo d'affari che non si stacca dal suo telefono, e ancora non ha dimenticato il primo amore del liceo che un incidente d'auto ha ferito e cambiato, tuo fratello maggiore rischia di mandare all'aria il matrimonio per il desiderio di avere un figlio, a tutti i costi, a tutte le ovulazioni, tuo fratello minore, lo scapestrato, il viziato, si è messo con la sua psicoterapeuta, fotocopia buona di una madre ancora invadente, con tette rifatte ma anche con tanto amore da dare ancora.
Saranno sette giorni in cui rivivere un passato in una cittadina che stava stretta ma in cui è possibile andare avanti, sette giorni per riallacciare e rompere rapporti, per guardare davvero verso quell'avanti.



Commedia che vira al dramma, che fa ridere come commuovere, This is where I leave you aspetta da tempo nel cassetto il suo momento.
Mai arrivata -chissà perchè- nei cinema italiani, nonostante un cast notevole, il film tocca le corde più intime e dolorose.
La morte di un padre, la difficile gestione familiare, la convivenza forzata con quella famiglia che si lascia sempre troppo in disparte, il confronto soprattutto con quei fratelli -minori e maggiori- ora cresciuti, cambiati.
Jason Bateman è il protagonista stropicciato, alle prese con una settimana per nulla facile, ma in realtà questo dramedy tipicamente indie, è corale, e affronta man mano tutte le difficoltà che anche le altre coppie affrontano.


E lo fa benissimo, con quell'ironia pungente di Tina Fay, con la solidità della coppia Corey Stoll e Kathryn Hahn, con il sarcasmo e l'autoironia di una Jane Fonda che non sbaglia un colpo e infine con la corporeità di un Adam Driver che in realtà recita sempre e solo lo stesso ruolo ad ogni film.
Dialoghi veloci, battute divertenti ma anche momenti in cui a fatica si trattengono le lacrime, This is where I leave you ha trovato il suo posto, il suo momento, in un caldo agosto dove le canzoni malinconiche di Alexi Murdoch e Cindy Lauper stridono un po', ma in realtà si sposano benissimo con quanto si vede.
Perchè c'è una profondità che non ti aspetti, c'è un cambiamento che fa paura ma è giusto, ci sono sorprese che lasciano di stucco, ci sono ricordi, che tornano e non si cancellano.
Sì, nonostante il caldo, l'odore di vacanza, immergersi in una famiglia problematica come quella degli Altman, è bellissimo.


Regia Shawn Levy
Sceneggiatura Jonathan Tropper
Musiche Michael Giacchino
Cast Jason Bateman, Tina Fey, Jane Fonda,
Rose Byrne,Adam Driver, Kathryn Hahn
Se ti è piaciuto guarda anche
The Judge, I Tenenbaum, Il matrimonio di mia sorella

4 commenti:

  1. Oh, mi era piaciuto tanto! :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Attendeva da anni, ha soddisfatto tutte le aspettative, tra lacrime e sorrisi... tutti belli, tutti bravi :)

      Elimina
  2. Super cast!
    Sembra una di quelle pellicole indie famigliari che potrebbero piacermi. Lo aggiungo alla lista, dai. ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non l'hai ancora visto? Tu?
      E io che pensavo di essere in ritardo... lo adorerai!

      Elimina