1 settembre 2016

Venezia 73 - Prevenge


Fa sempre strano trovare film horror a Venezia, anche per chi come me non e un'amante del genere.
Lo sono però quando l'horror in questione non è propriamente horror, quando è indie al punto giusto, splatter al punto giusto, pieno di ironia.
Così è Prevenge, il cui titolo nasce dalla fusione delle parole pregnancy (gravidanza) e revenge (vendetta), e già da qui s'intuisce che si è di fronte a qualcosa di strano e da vedere.

Ruth è incinta, Ruth ha perso il suo compagno -poco a poco scopriremo perchè- e inizia a sentire una voce che la guida e la motiva, la voce di sua figlia che dalla pancia le ordina di cercare vendetta. Basta corsi premaman, basta audio rilassanti e vita salutista, con il sangue si sta meglio. E allora la seguiamo Ruth, seguire la voce dentro di lei, tagliare gole, accoltellare, spezzare vite in una furia cieca che sembra destinata a quegli uomini viscidi ed egoisti che di bambini non ne vogliono sapere ma che in realtà segue un piano, una lista, ben precisa.
La Ruth's list, d'ispirazione tarantiniana, e per questo il tanto sangue, le battute fulminanti, ci piacciono tanto.
Regista e protagonista, Alice Lowe fa il suo debutto portando in grembo quella figlia che si è portata anche qui al Lido.
Il suo film qualche buco ce l'ha, qualche parte di troppo, o qualche rallentamento lì dove ci si aspetta accelerrazione e velocità, come il leitmotiv anni '80 che compare e riappare fa pensare.
Ma va bene anche così, questo Senti chi parla crudele e splatter, con una protagonista che si adora, è godibilissimo lo stesso.

4 commenti:

  1. Ah, una boccata d'aria fresca (e uno spruzzo di sangue inatteso).
    Non lo conoscevo!

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    1. Segnalo, una visione fresca e leggera di cui c'era bisogno dopo Wenders. Potrebbe essere un piccolo cult nonostante qualche difetto, molto meglio di un It follows ;)

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  2. Oh...pare assai interessante...speriamo esca presto!

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    1. Speriamo esca, soprattutto! Prevedo già una blogosfera in estasi, o almeno lo spero...

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