5 marzo 2017

La Domenica Scrivo - Desideri

C'era un piccolo film, una volta, con una grande idea al suo interno.
Il piccolo film era interpretato da un piccolo attore sulla cresta dell'onda, di cui ancora si cerca un erede (cit. da Bojack Horseman).
La grande idea consisteva nel cambiare il mondo da sé.
Basta poco, basta una buona azione, anzi, tre, come i desideri che da sempre un genio chiede uscito dalla sua lampada: tre desideri, tre buone azioni, da compiere senza profitto, senza doppi fini. A chi li riceverà, chiedere solo di passare quella buona azione ad altri tre sconosciuti, o persone bisognose, che dovranno fare lo stesso.



Il film in questione è Un sogno per domani, uno di quei classici film da sabato o domenica pomeriggio su Canale 5, nonostante la presenza di Helen Hunt e Kevin  Spacey e il mai dimenticato Haley Joel Osment tra i protagonisti.
La sua idea, però, è rivoluzionaria, non a caso, nella finzione, l'idea in questione dilaga a macchia d'olio negli Stati Uniti, raggiungendo un giornalista che ovviamente decide di seguirne le tracce per arrivare alla sua origine: la mente pura, ingenua e buona, di un ragazzo, che ai mali indomabili del mondo, contrappone la semplicità di un gesto.
Della gentilezza.

Allo stesso modo, deve aver pensato Bill Griffin, il fondatore del sito Crowdwish che è ora diventato la mia droga.
L'idea, anche in questo caso, è semplicissima.
Tutti, nel mondo, hanno sogni, desideri, speranze. Il sito permette di realizzarle, ma per farlo, si deve avere il consenso della folla.
Come in un Hated in the the nation al contrario, allora, nel sito si possono votare i desideri altrui oltre che proporre il proprio, il più votato del giorno, sarà realizzato nel giro di 24 ore da Bill e il suo staff, che consiste perlopiù nella sua ragazza.
In più di 1000 giorni, sono arrivati migliaia di desideri, dai più banali ed egoistici, ai più folli.
1.126 di questi sono stati realizzati.
E perdersi nella lista degli esauditi, è una goduria, dal più toccante -quello di una bambina bisognosa di un donatore di midollo osseo che grazie alla campagna tra poster e volantini diffusa nelle scuole del Regno Unito da Bill, ha trovato la sua compatibilità- a chi si scaglia contro Trump, che viene così subissato di altrettante lettere a seconda dei voti ricevuti da quel desiderio, con scritti tutti i suoi errori.
È lo stesso Bill, poi, ad aver iniziato la divertente quanto geniale trovata delle glitter letter, con quei fastidiosi lustrini a irritare e spandersi nella scrivania del malcapitato in questione, in questo caso, gruppi neonazisti.

Il bello, però, è scoprire che tra qualche eccesso politico, qualche desiderio egoista di arricchirsi (risposta: biglietti della lotteria sparsi per il Paese e una caccia al tesoro indetta online), a prevalere è chi chiede consigli sull'amore, alla ricerca di quello vero, o di mantenere quello che ha sposato. E così, con pochi gesti, cartelloni con cui invadere una città o un ciondolo che dice "Stay Strong", Bill cambia la vita delle persone, realizzando i loro desideri.
E Bill, ha così cambiato pure la sua vita, facendo di quella crisi di mezza età che lo aveva portato a rivalutare il suo lavoro, un nuovo lavoro, che lo appaga in quanto a buone azioni da compiere, in inventiva, soprattutto, in una positività che non può che essere contagiosa.

In questa lista di desideri, allora, la mente non può che andare a quell'episodio della settima stagione di X-Files (il che vuol dire che l'ho fissato nella mia memoria da ben 17 anni).
C'è un genio, in questo episodio, una donna che srotolato un tappeto persiano si manifesta e chiede tre desideri da esaudire. In 500 anni ne ha esaudito di ogni sorta, anche in questo caso, il più delle volte, egoisti e mirati ad appagare se stessi, senza guardare a lei, genio, prigioniero di quel tappeto, della sua sorte, proprio come il Genio di Aladdin.
Mulder, allora, cerca di fare l'eroe, vuole la pace nel mondo, lui.
Ma non sa che la pace la si ha solo senza guerra, che le guerre sono fatte dagli uomini, e così un mondo in pace è un mondo senza uomini.
Meglio rettificare, allora, meglio esaudire l'unico desiderio possibile, il più semplice, anche.
Quello di potersene stare seduti in un bar, a sorseggiare un caffè, ammirando la folla che passa, che cammina immersa nel suo mondo, nelle sue speranze, nei suoi desideri.
Che a volte, con un semplice gesto, con una gentilezza, possiamo far avverare.

Per sapere di più su Crowdwish, per votare o proporre desideri, basta andare QUI
Bill Griffin ha poi raccolto 99 dei desideri più belli in QUESTO libro

6 commenti:

  1. La domenica ho sempre l'ansia per il lunedì che deve arrivare, ma questi post belli belli fanno proprio stare meglio.

    Ps. Ho appena finito di leggere un romanzo di Paolo Cognetti, Sofia si veste sempre di nero. Ne parlerò più in là, ma penso proprio che ti piacerebbe tantissimo, non so perché. L'ho evitato a lungo, non amando i racconti. Invece racconti non sono, perché si parla sempre della stessa ragazza - a volte protagonista, altre comparsa - e ci sono episodi a cui ripenserò a lungo. Vedi, se ti capita. L'ho letto in digitale ma punto il cartaceo. :)

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    1. Grazie, combattiamo l'ansia del lunedì a suon di desideri: crowdwish è diventato il mio sito di riferimento.

      Ps: con i racconti faccio fatica anch'io, ma se la protagonista è la stessa, e ne parli così bene, non posso che segnarmi questa Ragazza. Sarà per l'estate però, che sono appena sbarcata in America, parlando di libri :)

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  2. Bella iniziativa, comunque vorrei davvero in questo momento un genio della lampada per esaudire anche solo un mio desiderio, l'unico desiderio irrealizzabile.. :)

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    1. Prova a scrivere su Crownwish, magari loro ci riescono ;)

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  3. Le citazioni da BoJack Horseman sono sempre più che gradite! ;)

    Bella l'iniziativa di questo sito, che non conoscevo. Ci sono siti dedicati a qualunque cosa, questo ancora mancava.

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    1. Mancava e per fortuna che è arrivato, le soluzioni che trova Bill sono geniali davvero, e finiscono per essere quasi più belle dei desideri espressi.

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