20 ottobre 2017

Una Storia Americana - Capturing the Friedmans

Settimana Crime

Lo scorso anno mi ero imbattuta in Andrew Jarecki per il sorprendente The Jinx, documentario in serie che andava a raccontare la vita e i misteri di Robert Durst, con un colpo di scena finale che portava dritto dritto in un'aula di tribunale.
Sembra quasi un riscatto, per il regista, dopo le accuse ricevute per il suo primo lavoro, del 2003, Capturing the Friedmans.
Ma andiamo con ordine.
Se Robert Durst si era proposto per primo come protagonista di una storia che finalmente includesse il suo punto di vista, all'origine di quest'altro documentario-verità c'è un clown, o meglio, il miglior clown di New York: Silly Billy.
È su di lui che Jarecki vorrebbe focalizzarsi, ma viene a sapere della famiglia di Silly Billy/David Kaye, delle ombre che la avvolgono, del fascino che emana.



Perché il vero cognome di David è Friedman, e il padre e il fratello sono/erano in prigione, accusati di molestie sessuali su minori, caso che nel 1987 aveva scatenato un polverone nella borghese comunità di Great Neck.
Erano la classica famiglia perfetta i Friedman, un clan di soli maschi, una madre un po' repressa, un padre professore che non disdegna il tenere altre lezioni in casa, che siano di pianoforte, che siano di computer. I suoi tre figli lo adorano, fanno gruppo, accomunati da un uguale senso dell'umorismo, da una certa stranezza.
Nessuno si immagina però cosa accade all'interno di quella casa, cosa quelle lezioni al pianterreno comportino.
Le indagini partite da semplice materiale pedopornografico appartenente a Arnold, si allargano e vanno a comprendere accuse gravissime di abusi che mettono -giustamente- nel panico ogni genitore della zona.
La teoria che la famiglia sostiene è il crearsi di una vera e propria caccia alle streghe, di indagini portate avanti in modo non professionale, suggerendo alle presunte vittime falsi ricordi, estrapolandoli con l'ipnosi. A sostegno, studenti che dichiarano di non aver mai subito violenza, mancanza di prove effettive.
I toni si scaldano, quei figli -in particolare David- sono furiosi e difendono il proprio padre con le unghie e con i denti.
Non  Elaine. Madre e moglie. Non lei, che tutto sospettava, che da quell'onta è voluta uscire in fretta.


Jarecki osserva, mette più di una pulce nell'orecchio, prendendo forza dall'ambiguità e dai sospetti che si vengono a creare.
La polizia ha davvero influenzato i suoi testimoni?
I genitori si sono davvero lasciati prendere dalla paura e dall'apprensione?
Quella famiglia, fin troppo strana, fin troppo viscida nei suoi comportamenti, è davvero colpevole, e chi non sapeva?
Le risposte, questa volta, le dà senza ombra di dubbio un tribunale. E le danno le varie critiche sollevate contro il lavoro di Jarecki, che non prende posizione, nonostante prove certe disponibili ed escluse.
Valutando però Capturing the Friedmans oltre le ovvie critiche moralistiche, non si può dire che non colga il punto.
Aiutato dall'immensa mole di riprese casalinghe dei Friedman, capaci di registrarsi anche a poche ore dalla sentenza definitiva, di ridere, scherzare in quel modo tutto loro e di creare film e siparietti a tema, Jarecki mescola il tutto ad interviste che vanno a scavare a fondo, che mostrano l'anima di questi figli che la madre la odiano, e di una madre che quei figli quasi disconosce.
Che succedeva davvero in casa Friedman?
La verità completa forse non la sapremo mai, ma spiarli da questo buco della serratura non può che soddisfare quel nostro lato affascinato dal male.


6 commenti:

  1. Uno dei tanti docu fondamentali che mi mancano.
    Osannato da più parti, e mi pare naturalmente anche da Ford, però mi sembra abbastanza una mazzata.
    Mi sa che lo rimando ancora per un po'...

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    1. Ford l'ha osannato lo scorso anno, e infatti me lo sono appuntato. Controverso il giusto, anche se la realtà ha detto la sua nel frattempo.

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  2. Inquietante. Anche perché - appunto - alla fine lascia il dubbio su quello che è (o non è) successo.

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    1. Inquietante davvero, e inquietanti come non mai i Friedman. Consultando però wikipedia e leggendo delle varie critiche mosse contro Jarecki, la verità sembra venuta a galla.

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  3. Film inquietante e teso tra verità e supposizione.
    Per me davvero un colpo di genio sia per come è narrato, sia per il modo in cui è narrato.
    E i Friedman restano inquietantissimi.

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    1. Ancora non capisco come faccia ad essere in attività David, saran pregiudizi e tutto, ma vestito da clown e vicino ai miei bambini non lo vorrei... Sì, Jarecki sa come fare il suo lavoro!

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