18 aprile 2018

Molly's Game

Andiamo al Cinema

C'è Aaron Sorkin, e quindi ci sono parole e parole e parole ancora a costruire una sceneggiatura che non scivola mai, mai non sbava, perfettamente strutturata su quelle parole, sul loro ritmo, con aneddoti, esempi, battute, piene di intelligenza.
C'è Jessica Chastain, e quindi c'è una prova d'Attrice con la A maiuscola, calata in un ruolo non facile di una donna non facile e non particolarmente simpatica, con una sua morale pur lavorando nell'immoralità, aiutata in questo caso da aver vestito panni simili nell'altrettanto solido -ma più politico- Miss Sloane.
C'è una storia, quella di Molly Bloom, che sembra già un film, ed invece è vera. La storia di una campionessa di discesa libera che dopo un grave infortunio si prende una pausa dagli studi in cui eccelle, e diventa in poco tempo la regina delle bische clandestine.



Ma non pensate a locali malfamati, mal illuminati, in cui sguazzano tipacci loschi, pensate al lusso più sfrenato, a catering e bibite che costano quanto una puntata a quel tavolo di poker (sì, milioni di dollari), pensate a giocatori esperti e meno esperti, stelle di Hollywood (con Michael Cera che rappresenta il mix finzionale dei reali DiCaprio, Maguire, Affleck), stelle del football, imprenditori e appassionati. Tutti riuniti al suo cospetto, alle redini di Molly, che per gestire il tutto cede alla droga, cede all'illegale, e finisce così ricattata, picchiata, accusata da mafia e FBI.
C'è questa storia, sì, e poi ce n'è un'altra, un presente altrettanto importante, con Molly alla ricerca di un avvocato che possa rappresentarla e difenderla, mentre cerca di rimettersi in sesto, in piedi, di fare chiarezza sul suo passato e su cosa l'ha portata fin lì. Cosa potrebbe ora salvarla.
Quell'avvocato è un Idris Elba altrettanto bravo, quel passato è un padre ingombrante come Kevin Costner, che ha vessato Molly sulle piste da sci, che l'ha abbandonata poi, assieme al resto della famiglia.


C'è tutto questo, e c'è ovviamente anche un ritmo studiatissimo e calibrato al millesimo che mai lascia respirare, o annoiare, ci sono dialoghi incisi su pietra, non solo su carta, c'è ovviamente il fascino del poker, delle partite giocate, vinte e perse, e c'è l'intimità, la persona vera dietro la maschera, dietro l'apparenza, il potere e le fragilità.
C'è una nomination all'Oscar sacrosanta per la sceneggiatura, e una mancata per una Chastain che non sbaglia un colpo, anche se quest'anno come non mai la competizione era altissima.
C'è tutto questo, e anche di più (penso all'inizio perfetto, e al finale -su quella panchina al parco- che manda in brodo di giuggiole un'amante delle parole come me), e quindi, con tutto questo, non puntereste pure voi su Molly's Game, sul gioco di Molly per vincere facile facile una visione che non si dimentica?
E allora, fatelo.
Rien ne va plus, les jeux sont faits.


Regia Aaron Sorkin
Sceneggiatura Aaron Sorkin
Musiche Daniel Pemberton
Cast Jessica Chastain, Idris Elba, Kevin Costner, Michael Cera
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Voto: ☕☕☕/5

6 commenti:

  1. Ero titubante, fra il tema e la durata, ma hai definitivamente fugato i miei dubbi. :)

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    1. Sono le parole e le sceneggiature che piacciono a noi, veloci e piene di ritmo, mettici poi la splendida Jessica e ogni dubbio viene fugato ;)

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  2. Film davvero molto carino, soprattutto per la presenza della Chastain. Secondo me si ammoscia un po' sul finale ma per il resto è tanta roba!

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    1. Per fortuna io sono rimasta ben incollata alla visione, le parole di Sorkin hanno questo effetto su di me, tanta roba davvero :)

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  3. Anche per me un film che ha in mano tutte le carte in regola per sbancare: grande sceneggiatura (anche se come regista Sorkin può ancora migliorare), grande storia, grande attrice protagonista.
    Peccato che invece stia passando più inosservato di quanto meriterebbe...

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    1. Come al solito i programmatori italiani decidono di far uscire un titolo così dopo gli Oscar, in chiusura di stagione... valli a capire!

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