3 agosto 2018

Thelma

E' già Ieri -2017-

Thelma è una ragazza come tante, bella in modo semplice, studiosa e non appariscente, fatica ad integrarsi all'università.
Tutti sembrano già avere degli amici, i genitori che la chiamano ogni giorno e la controllano a distanza sembrano essere un ostacolo non da poco, mettici una crisi epilettica improvvisa, nel bel mezzo della biblioteca affollata, e la sua popolarità non aumenta di certo.
C'è un lato positivo però che arriva da quell'attacco, tra un controllo e un test, c'è Anja, che l'ha soccorsa, che le si avvicina, le diventa amica, forse anche qualcosa di più.
Ma c'è un problema, c'è che quei genitori piuttosto opprimenti per quanto gentili, hanno cresciuto Thelma come fervente cattolica, così l'alcool lei non lo beve, così quel sentimento, quell'attrazione che cresce nei confronti di Anja, la spaventa, e crea altre crisi, che sembrano nascondere qualcosa di più, che ha radici profonde, nel suo passato e in quella della famiglia.



Costruito come un thriller, con tracce di horror ma fondamentalmente un coming of age, Thelma mostra la crescita, l'accettazione di sé in tutte le sfumature di una ragazza qualunque, anche se quella ragazza ha dei "poteri", che però usa per amore -e anche un po' per paura- ma soprattutto per spezzare catene che la legano fin dall'infanzia.
Nello scoprire poco a poco la sua storia, nell'immergersi nei suoi tentativi di inserirsi nell'ambiente universitario e di diventare una buona amica per Anja, c'è tutta la bellezza e la complicazione di quegli anni apparentemente spensierati dell'essere quasi adulti, di certo finalmente responsabili di sé.


Fa strano detto da una fifona come me, ma come già per IT, sono proprio i momenti di amicizia e amore che ho preferito in Thelma, più delle sue strane crisi, più dei momenti di tensione con il suo "potere" in azione.
L'interpretazione pulita della bella Eili Harboe di certo ha aiutato, ma ha aiutato una regia come quella di Joachim Trier che scena dopo scena crea quadri unici, spaziando con la fotografia, con gli angoli da usare. Anzi, mi basterebbe la scena iniziale per ringraziarlo dello splendore mostrato.
E poi, ovviamente, c'è la musica, c'è una colonna sonora che si insinua e che arricchisce i momenti più tesi, le visioni e gli annebbiamenti da brividi.
Così, mi rendo conto che anche in queste scene, anche in queste sue parti meno "normali", Thelma ha saputo imporsi e rimanere, mostrando due anime diverse, sì, ma complementari e difficili da dimenticare.

Voto: ☕☕☕☕/5


4 commenti:

  1. Affascinantissimo e ben diretto, ma l'avevo trovato confuso e pure un po' noioso. Visione a puntate, forse, che non mi sono goduto.

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    1. Un po' di noia la temevo, invece sono stata catturata, sia con lo sguardo che con l'udito. Tanta bellezza per me.

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  2. Ti direi che ormai ti sei data all'horror, ma questo fondamentalmente non lo considererei molto horror. Anzi, quasi per niente.
    Bello però lo è molto.

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    1. Come vedi, da oggi mi darò all'horror per quasi due settimane, una specie di cura Ludovico per avere più coraggio. Quindi sì, qui horror ce n'è poco, ma c'è tanta bellezza.

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