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10 gennaio 2012

Mildred Pierce

Quando i film si fanno ad episodi.

HBO ci ha da sempre abituati a prodotti tv di successo e di qualità (si pensi a Six Feet Under o a Angels in America), e nemmeno quest'anno si smentisce. Producendo Mildred Pierce non solo si è aggiudicata  ben 5 Emmy, ma ha anche avuto apprezzamento unanime da critica e da pubblico, incantati dalla bravura di una protagonista d'eccezione: Kate Winslet.

Tratto dal romanzo omonimo di James M. Cain da cui era già stato sceneggiato il film Il romanzo di Mildred del 1945 che vedeva nei panni del personaggio Joan Crawford (e che gli valse l'Oscar), la serie in 5 puntate vede al centro le vicende personali della casalinga Mildred che, lasciata dal marito ad allevare le due figlie, si ritrova a dover entrare nel mondo del lavoro. Ambientata in California negli anni '30, e quindi seguenti la grande depressione americana, assistiamo alla scalata al successo di una donna semplice e dal carattere fragile, vessata dalla figlia maggiore, che saprà trovare la forza di reagire alla morte della piccola e all'inizio umiliante da cameriera fino al raggiungimento di un obiettivo impensabile come quello di aprire una catena di ristoranti. Il ritrovo poi di un nuovo amore e della passione verso l'aristocratico in decadenza Monty, darà una svolta alla vita di Mildred e al suo atteggiamento, anche se nulla può durare per sempre. Ma è soprattutto sul rapporto madre/figlia che la serie vuole soffermarsi. Con una sfumatura che rende indefiniti i limiti di questo rapporto assistiamo alla crescita di Veda, altera e dispotica, pronta a pagare qualunque costo per riuscire ad innalzarsi e a brillare, provando piacere e mai rimorsa dalla continua umiliazione della madre, che però nonostante shock e crolli finanziari, saprà sempre rialzarsi.
Ad interpretare Veda è una bravissima Evan Rachel Wood che assieme a Guy Pearce (Monty) impreziosisce il prodotto tv del soffio cinematografico.
D'altro canto lo stesso regista, Todd Haynes, viene da quel mondo, e confeziona così una serie che nell'interpretazione, nella fotografia, nei costumi e nella sceneggiatura non ha nulla da invidiare al grande schermo.



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