Pagine

21 agosto 2012

Fringe

Quando i film si fanno ad Episodi

Era iniziato in sordina con il suo creatore, quel re mida di J. J. Abrams, che riteneva giusto dare la possibilità agli spettatori di abituarsi pian piano ad una trama strana e, a differenza di Lost, potesse anche perdere qualche episodio senza grosse remore. Ma se la prima stagione si componeva di casi spesso chiusi, con la seconda tutto viene accelerato, vuoi per la decisione di accorciarli di 10 minuti vuoi perché le premesse disseminate in precedenza hanno iniziato ad esplodere proprio dopo il primo finale a sorpresa.
La trama: la squadra segreta dell’FBI denominata Fringe si occupa di scienza di confine e si compone di Olivia Dunham(Anna Torv), detective volitiva e dall’infanzia particolare, il dottor Walter Bishop, un genio negli anni ’70 che con il collega William Bell aveva sperimentato l’impossibile, che ha passato gli ultimi 17 anni in un ospedale psichiatrico, Peter Bishop (Joshua Jackson), il figlio con un quoziente intellettivo sopra la media e unico capace di aiutare il padre e le sue lacune mentali e infine Astrid, agente-babysitter. La squadra è chiamata ad indagare su episodi al limite del reale e del possibile che dilagano in un’escalation che sembra senza fine in giro per l’America. Quello che sta dietro a casi che per la loro dinamica ricordano quelli celebri di X-Files sta però un intero universo parallelo al nostro che rischia la collisione e che in molti sperano di distruggere.
Le prime tre serie si compongono quindi sulla venuta a galla di questo segreto e il bisogno reciproco di entrambi i mondi di sopravvivere con Peter che sembra essere la chiave di tutto e il passato di Olivia si delinea come decisivo. In mezzo l’amore tra i due che cresce, si interrompe e rinasce, legati indissolubilmente da un destino che sembra però ostacolarli. Nella quarta stagione infatti veniamo catapultati in un mondo dove Peter non è mai esistito ma che proprio la forza dell’amore riporterà tra le braccia di Olivia, nonostante Gli Osservatori, veri e propri protagonisti in più di Fringe e chiave di ogni segreto, lo avessero cancellato.
Gli osservatori, disseminati in ogni episodio tra la folla, i glifi che ricorrono 5 volte in ogni episodio e che celano un codice segreto, e la stessa sigla (con ben 4 varianti a seconda dell’universo in cui l’episodio sarà inscenato) hanno fatto la fortuna di Fringe, creando comunità di appassionati pronti a risolvere ogni mistero.
La quinta e ultima stagione arriverà a metà 2013, composta da tredici episodi che porteranno i nostri eroi avanti nel tempo, dopo aver salvato il mondo si torna infatti nel futuro distopico visto nella quartultima puntata della quarta stagione, con tanti dubbi da chiarire e domande a cui rispondere. I fan sono stati quindi accontentati, gli ascolti non brillanti che hanno segnato gli ultimi anni di messa in onda non sono bastati a far chiudere un telefilm così appassionante e gli autori hanno avuto la possibilità di concludere degnamente ogni vicenda. L’attesa inizia a farsi sentire!


1 commento: