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14 novembre 2012

The Big C - Terza Stagione

Quando i film si fanno ad episodi.

In linea con quanto dichiarato da Laura Linney questa dovrebbe essere la stagione dedicata al patteggiamento. In realtà nel percorso che porta Cathy ad affrontare il suo cancro, dopo la negazione e la rabbia, c'è già la depressione.
La protagonista di The big C, non sembra infatti accantonare i colpi di testa (tra tatuaggi e spese folli), nemmeno dopo il tragico finale della seconda stagione che vedeva protagonista il marito e si arrampica in speranze vane e spesso incomprensibili.

[SPOILER] Paul sta bene, salvato in extremis da un infarto deve ora vivere più tranquillo e decide di canalizzare la sua esperienza su un blog che pian piano ha successo e lo catapulta, grazie allo zampino provocante di una Susan Sarandon santona- nel magico mondo dei motivatori. Se il marito non se la passa male, nemmeno Sean sembra disperarsi visto che ora occupa la casa di Marlene e gestisce (!) una linea hot per gay che lo porta ad una piacevole relazione a tre con una coppia sposata mentre anche Adam si fa grande e abbraccia la fede. Sì, proprio lui, l'adolescente ribelle, inizia a frequentare sedute di gruppo alla scuola per accettare la precaria situazione familiare dove i genitori sono più indisciplinati del figlio e, perché no, per iniziare a frequentare un'attraente compagna.
E Cathy? Cathy con l'arrivo dell'inverno si districa nella vita della sua famiglia creandosi uno spazio tutto per sé in un pub. Qui è Alexis, una hostess il cui marito è morto da poco e che si concede più di qualche bevuta per dimenticarlo. La sua doppia vita procederà alla grande, con il cancro in via di guarigione fino a che tutto non sembra precipitare. La pazza idea di adottare un bambino non porterà a nulla di buono, così il paradiso artificiale dei Jamison viene a crollare a Puerto Rico lasciando un finale pieno di interrogativi e assolutamente metaforico.

Meno divertente della prima e sicuramente meno profonda della seconda, questa terza stagione non è all'altezza di una serie che aveva così tante carte buone da giocare. Laura Linney e l'intero cast (a cui si unisce come special guest la perfida Sarandon)confermano le loro doti ma il corso che i loro personaggi intraprendono delude e non a caso gli ascolti si sono notevolmente abbassati.
Non ci resta che aspettare la quarta e ultima stagione, che sarà composta da soli 4 episodi della durata di un'ora per capire se Cathy, e noi con lei, riusciremo ad arrivare al quinto stadio e ad accettare finalmente l'inaccettabile fine.



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