Pagine

2 gennaio 2013

Downton Abbey - A Journey to the Highlands

Quando i film si fanno ad episodi.

Come per lo scorso anno, anche in questo giorno di Natale, la famiglia Crawley si è unita alle feste. L'atmosfera natalizia viene però abbandonata per essere degnamente sostituita da paesaggi da sogno immersi nelle profonde Highlands scozzesi dove vengono presentati i MacClare, parenti alla lontana e genitori della già conosciuta Lady Rose. In questa atmosfera rigida e nuova, è meglio se si preparano un bel po' di fazzoletti perché la puntata -che con la durata di 90 minuti si fa sempre più simile ad un film TV- assume spesso e volentieri temi malinconici e tristi, ricordando di continuo la figura di Sybil, in alto come in basso, la cui assenza continua a farsi sentire.
Se i Crawley si addentrano nelle tradizioni scozzesi e incappano nei problemi famigliari di Susan e Hugh "Shrimpie", oberati dai debiti e prossimi al trasferimento nella colonia inglese delle Indie, Tom Branson si ritrova solo solo a Downton a riflettere sulla sua nuova vita. L'accettazione da parte di tutti del suo ruolo cozza ancora con i suoi ideali passati, e sarà un'avvenente nuova cameriera a rimettere in discussione il suo comportamento.
Il pretesto di una grande fiera cittadina, fedelmente ricostruita, permette l'incrocio con le numerose storie che si dipanano in questo speciale: dalla signora Patmore e un potenziale marito, al rapporto ancora teso tra Thomas e Jimmy, fino ad un'amicizia speciale di Isobel. Proseguono sempre più romanticamente, invece, le storie tra Anna e Bates, e tra Mary e Matthew con il primo figlio in arrivo, mentre sembra che anche per Edith sia giunto il momento di schiudere le ali.
In un crescendo di emozioni e commozioni, con il riscatto dolce persino del burbero Carson, Downton Abbey si mantiene equilibrata e sobria, con le battute di spirito della grande Maggie Smith a fare da contrappunto.
Il colpo di grazie arriva però giusto giusto nel finale, così inaspettato ed insensato da far tremare nei riguardi di una quarta stagione dove l'aspetto sentimentale potrebbe raggiungere i toni da soap opera, sacrificando quelli culturali e sociologici che finora rendevano la serie così particolare e splendente. Bisognerà aspettare ancora un anno per vedere se l'uscita di scena di questo personaggio così fondamentale non sia stato un rischio fin troppo avventato, vista la scomparsa di Sybil nella stessa stagione, nel frattempo non resta che accettare le scelte di casting che qui, come altrove, sono sempre più in rotta con i sentimenti dei fan.



2 commenti:

  1. Adoro questa serie tv ed il finale mi ha spiazzato.
    Purtroppo non possiamo neanche prendercela tanto con lo scritture dato che è Dan che ha voluto abbandonare il cast :(

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, è vero, non è colpa dei produttori però trovo sempre così ingiusto quando, per cercare altre parti, attori fondamentali abbandonano la serie e allora si fanno fuori i loro personaggi senza tenere conto dei fan! E poi è sbagliato far morire ben 2 protagonisti nella stessa stagione, suvvia, un po' di pace mai a Downton? Vedremo come inizierà la quarta, ma mi sta passando la voglia di seguirla...

      Elimina