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26 marzo 2013

Il Grande e Potente Oz

Andiamo al Cinema.


Da questo film in molti, se non tutti, si aspettavano tanto.
Mettere insieme un cast in cui compaiono nomi come James Franco, Rachel Weisz, Michelle Williams e Mila Kunis, diretti da un regista come Sam Raimi è già un colpaccio. Se poi si pensa che il lavoro che loro spetta è quello di raccontare come il mago di Oz sia finito nella Terra di Oz l'attesa si fa più che alta.
Pare però che la Disney non abbia la penna d'oro per questo genere di progetti, anzi.
Basta pensare a un altro film che prima di uscire faceva già saltare tutti dalla gioia prevedendo un cast con Johnny Depp, Mia Wasikowska, Anne Hathaway e Helena Bonham Carter diretti niente meno che da Tim Burton per portare sullo schermo il ritorno di Alice nel Paese delle Meraviglie.
Anche in quel caso, nonostante gli incassi strepitosi al botteghino, la critica -me compresa- non perdonò né a Burton né a Depp l'ingenuità e la poca sussistenza del film. Visivamente splendido ma troppo pacchiano nei suoi intenti.
La stessa cosa si può dire anche per questo Grande e potente Oz.
La scenografia computerizzata, con il nuovo mondo costruito come un caleidoscopio di colori e di novità floreali incanta e ricorda fin da subito il Paese delle Meraviglie. L'occhio continua ad essere stuzzicato da questi cromatismi forti e splendenti sopratutto se li si confrontano con il bianco e nero iniziale, quando la storia è ancora in Kansas.
All'arrivo di Oz in quello che sembra il mondo a lui destinato secondo un'antica profezia, noi come lui rimaniamo incantati e finiamo per esserlo ancora di più nel vedere la città di Smeraldo e le due sorelle streghe che la abitano.
Da qui la storia prosegue con inganni e doppi giochi tra streghe buone e streghe cattive che mettono alla prova il coraggio e l'astuzia del mago e che ci porteranno alla battaglia finale ricca di colpi di scena.


Il film, forse già dalla trama, sembra essere declinato ad un pubblico infantile, con battute e freni tirati per non andare troppo oltre. Agli adulti restano da gustare le bellezze delle donne protagoniste e qualche frecciatina tra loro e il mago, mentre il tutto si intinge in quella melassa di buonismo da favola che culmina, ovviamente, nel finale.
La recitazione sopra le righe e piena di stile farsesco strizza infatti l'occhio allo spettatore per rendere la visione più scorrevole e invitante ma finisce presto per stancare, con quegli sguardi e quei sorrisi forzatamente finti che Franco propone di continuo. La presenza di più spalle comiche invece funziona, ma anche qui la ripetizione sembra farla da padrone  e la piccola scimmia Finley ("interpretata" da Zach Braff, finalmente ritornato sul grande schermo) fa sorridere fino ad un certo punto.
Il problema sembrano quindi essere i tempi troppo dilatati, anche la battaglia finale perde di efficacia per la sua durata e visto che il film -targato Disney, ricordo- arriva a durare 130 minuti forse qualche taglio lo si poteva anche fare.
Certo, vedere come tutta la magia che porterà Dorothy in quel mondo è stata costruita, è affascinante ma a divertirsi sono più i bambini, mentre per noi poveri adulti si fa sentire ancora una volta quella sensazione di una grande possibilità sprecata.



9 commenti:

  1. Piaciucchiato pure a me, anche perché non avevo grandissime aspettative. Un film su commissione, da un Raimi che oramai ha ben poco da dire. Se non altro qui fa il mestierante, e almeno ha la decenza di far bloccare sul nascere un'odiosa canzoncina XD

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    1. Bah... mestierante ma è comunque tutto frutto di effetti speciali... no, non mi ha convinto!

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    2. dirò un'eresia... meglio questo di "Cercasi amore per la fine del mondo" XD

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    3. Hai ragione! ... hai detto un'eresia! :)

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  2. Non farmi ripensare a questa delusione e passa a ritirare il Liebster Award sul mio blogghetto, vah XD

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  3. A me è piaciuto in realtà. Mi aspettavo un film per bambini, alla fine si tratta di Disney..

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    1. Dalla Disney ho sempre troppe pretese, riesce a far sognare i grandi con i cartoon ma con i film di genere non non riesce mai a farmi battere il cuoricino.

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