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12 marzo 2013

Ruby Sparks

Andiamo al cinema (con parecchio ritardo)

L'attesa per questo film era altissima. Per chi, come me, aveva amato alla follia la folle famiglia Hoover di Little Miss Sunshine, rivedere all'azione insieme la coppia Jonathan Dayton e Valerie Faris dopo anni di attesa era una gioia ma contornata anche da quell'aurea di ansia di rimanere delusi.
Lo ha detto anche Caparezza che il secondo album  film è sempre il più difficile. E pare che i registi ne siano completamente consapevoli.


Il protagonista della storia e infatti Calvin Weir-Fields, uno scrittore che, 10 addietro, ha avuto un successo clamoroso con il suo romanzo di esordio, diventando voce di una generazione e un classico moderno, ma che è poi incappato nella classica sindrome del blocco dello scrittore non riuscendo più a sfornare nulla, se non qualche racconto o breve articolo. L'ansia di non essere all'altezza del successo avuto, dell'appellativo di genio che tutti sembrano dargli lo rende ancora più insicuro e nemmeno il suo psicologo sembra aiutarlo tanto.
Ma una notte ecco che arriva l'ispirazione, una ragazza, dalla penombra gli parla, divenendo la sua musa. Al mattino Calvin inizia così a scrivere la sognante storia d'amore con lei, ritrovando a fiducia in se stesso e nelle sue capacità, condividendo il suo entusiasmo con il fratello, unico suo amico.
Tutto bene insomma, finché una mattina, improvvisamente, tutto quello che ha scritto si trasforma in realtà. Ruby è lì, in carne e ossa, viva e reale così come Calvin l'ha immaginata.
L'iniziale incredulità/pazzia lascia subito il posto ad un piacevole sconvolgimento, in cui Calvin riesce finalmente a ritrovare l'amore. Non saranno però tutte rose e fiore, e il ragazzo lo imparerà sulla sua pelle.


La storia è quindi romantica quanto basta ma è declinata e messa in scena in un modo così speciale -in molti direbbero "in stile indie Sundance"- che ti lascia con il sorriso sulle labbra dall'inizio alla fine grazie anche ad una fotografia e una colonna sonora ineccepibili. Le due coppie reali anche nella vita Jonathan Dayton e Valerie Faris -i registi- e Paul Dano e Zoe Kazan -attori nonché sceneggiatori- collaborano alla perfezione creando un'ambiente creativo in cui i classici stereotipi dei momenti di coppia si arricchiscono di intimità.
Sebbene alcuni momenti siano tralasciabili -quello con la famiglia hippie di Calvin sembra quasi un riempitivo per quanto piacevole- Ruby Sparks si mantiene sempre nei toni frizzanti riuscendo a far superare a pieni voti la fatidica quanto temuta seconda prova.



10 commenti:

  1. anche per me la famiglia hippie era evitabile.
    per il resto un gran bell'indie sundance film

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    1. La famiglia era riempitiva, non così evitabile ma parecchio trascurabile all'interno della trama...

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  2. Per quanto la pensi come te sulla famiglia hippie... filmone! Uno dei migliori che ho visto di recente. Mi ha fatto ufficialmente innamorare di Zoe Kazan, sia come sceneggiatrice che come donna!

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    1. Lei è proprio carina e mi ci è voluto un po' per riuscire a recuperarlo ma è uno di quei film che scaldano il cuore!

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  3. per me assolutamente delizioso!

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  4. Bel film con un momento raffinatamente horror. Zoe è una brava attrice e una sceneggiatrice in gamba: continui a scrivere perché ha talento.

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  5. Cavolo, mi hai fatto scoprire in una botta sola che la Kazan e Dano sono coppia davvero e che la prima è la sceneggiatrice del film!

    Tale nonno, tale nipote...

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    1. E tu ora mi hai fatto scoprire le discendenze... non ci avevo proprio pensato, cavoli!

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