Pagine

24 maggio 2013

Like Crazy

E’ già Ieri. -2011-

Nella mia speciale agenda nella quale segno i film da attendere con ansia, questo c’è da un bel po’.
I motivi? Il romanticismo visibile già dal poster, la presenza di una coppia bella e particolare, la promessa di un nuovo (500) giorni insieme al quale molti lo hanno paragonato, la vittoria al Sundance il gran premio della giuria U.S. Dramatic.
Scopro qualche giorno fa che il film è in realtà arrivato in Italia mesi (anni?) or sono e che me lo sono fatta scappare.
Con il senno di poi tutta questa frenesia non è poi così giustificabile perché gli ingredienti che mi aspettavo (vedi sopra) ci sono tutti, sì, ma manca quel qualcosa a rendere unico e indimenticabile il film, che, senza rovinare troppe sorprese, riesce comunque a salvarsi grazie a un finale particolarmente malinconico.


La storia è quella di un boy che meets a girl. Lei è inglese, in scambio/studio a San Francisco, lui è un promettente designer. Si piacciono, si innamorano, vivono spensierati. Il problema? Il problema sta che per stare insieme qualche mese in più la ragazza non esce dagli Stati Uniti allo scadere del suo visto vedendosi così negare la possibilità di mettere di nuovo piede nel Paese. Parte così non solo una lunga trafila burocratica, ma anche una dolente relazione a distanza, che, se mai qualcuno l’ha provata, è fatta di chiamate perse, incontri via web mancati e un affievolirsi lento lento dell’interessamento per l’altro che ormai sembra non più far parte della propria vita. Tra pause, altre relazioni e perfino un matrimonio i due continueranno a perdersi e ritrovarsi in 5 lunghi anni, fino a quel finale, come detto parecchio malinconico e criptico.
Le musiche doc (come tradizione indie vuole) sono perfette, così come i vestiti (wow) e la fotografia luminosa. Anche gli attori se la cavano, lei (Felicity Jones) più di lui (Anton Yelchin) e c’è pure spazio per una piccola comparsata dell’allora non ancora così conosciuta Jennifer Lawrence. Cosa non va allora? Non va che manca qualcosa, qualcosa che renda unico il prodotto come invece ha saputo fare con leggerezza e frizzo (500) giorni e con una sceneggiatura più originale Ruby Sparks. Il tutto diventa e resta così una commedia indie e romantica, che va bene, certo, ma poteva essere anche migliore.


8 commenti:

  1. anche io mi aspettavo grandi cose e invece è piuttosto deludente.
    like crazy non m'ha fatto impazzire :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Deludente per noi amanti dell'indie ma non da buttare comunque! Che poi, sedia a parte, non l'ho mica capito bene il perchè del titolo...

      Elimina
  2. Non l' ho mai visto, ma ora che ho letto il tuo post lo cerco di sicuro, sono curiosa di vedere con i miei occhi questo film.

    http://lovedlens.blogspot.it
    M.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Credo che vista la tua vena romantica (o almeno così mi sembra dal blog :) ) lo gradirei! Aspetto il tuo parere!

      Elimina
  3. Posso fare un off topic clamoroso?! *-* Non vedo l'ora di leggere cosa ne pensi su Il Grande Gatsby *-*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non vedo l'ora di saperlo anch'io visto che non trovo il tempo per andare al cinema :( Se poi, magari, non ci fosse in programmazione solo in 3D...
      Che domani sia il giorno giusto?

      Elimina
  4. a me invece è piaciuto molto, certo il suo look è un po' troppo indy ma non è affatto male...o sono io che sono un romanticone!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In quanto a romanticismo ne ho una buona dose anch'io, e in fondo il film l'ho gradito ma mi aspettavo quel qualcosa di diverso e unico... peccato...

      Elimina