Quando i film si fanno ad episodi.
L'estate è magra in quanto a nuove proposte televisive interessanti? Meglio così!
Già, dopo il grande recupero di Fringe dello scorso anno, questi mesi prevedono il recupero di due serie che chiuderanno i battenti a breve. Di Skins si è già parlato la settimana scorsa, oggi invece mi concedo a un duo che in poco tempo è diventato cult, e che in molti già piangono.
Breaking Bad fa il suo esordio sul piccolo schermo 5 anni fa, diventando da subito seguitissimo. La chimica non è mai stata così interessante e la sua applicazione più illegale. La storia è infatti quella di un professore liceale la cui vita è parecchio deprimente: la moglie 40enne è inaspettatamente incinta, il primogenito è nato con una paresi cerebrale, il cognato -investigatore della DEA- non fa altro che pavoneggiarsi e i suoi vecchi soci si sono arricchiti con un'idea progettata assieme. Come se tutto questo non bastasse, a Walter White viene diagnosticato un cancro ai polmoni in stato avanzato.
La goccia che fa traboccare il vaso lo porta a riflettere e un fortuito caso lo rimette in contattato con uno dei suoi ex studenti peggiori, Jesse Pinkman, portandolo alla rischiosa decisione di iniziare a produrre metanfetamina assieme in modo da avere qualcosa da lasciare alla sua famiglia.
La prima stagione, di soli 7 episodi, segue l'evoluzione di Walter, da professore parecchio sfigato a Heisenberg, nome fittizio per rivendere la droga, e assieme a lui si conosce meglio Jesse, il suo passato da teppistello e i suoi tentativi di farcela. Con la seconda si assiste al cambiamento non proprio in meglio di Walter, sempre più distante da una famiglia che sembra opprimerlo e sempre più interessato a racimolare quanto basta per rendere tutti felici, vivendo in attesa della morte più che godendosi i giorni felici. A cambiare è anche il suo rapporto con Jesse, autoritario e inflessibile ora che il gioco si è fatto più duro e il loro prodotto e sulla bocca di tutti. Il finale amaro di una stagione che conta ora 13 episodi, vede quanto oltre Walter si sta spingendo pur di realizzare il suo piano, e quanto ora ha perso quanto tutto sembrava andare per il meglio.
Il tutto è raccontato con un ritmo lento, a volte troppo, ma lasciando spazio a momenti inevitabilmente comici e altri più riflessivi. Quando la droga la si vede dall'altra parte, non più nei laboratori improvvisati o mobili, la realtà e le conseguenze di questa bussano alla coscienza. Ma Breaking Bad va oltre il moralismo, e riesce a catturare lo spettatore grazie a un sapiente dosaggio della trama.
In attesa che l'11 agosto tutto ricominci per l'ultima volta, io continuo il mio recupero!
Non uso spesso questa parola e non sono un grande appassionato di serie TV ma: C-a-p-o-l-a-v-o-r-o. Scritta, recitata, diretta da Dio. E diventa migliore di serie in serie.
RispondiEliminaSpero proprio di darti ragione, a breve sul mio pc la terza stagione!
EliminaUna delle serie più incredibili della Storia della tv.
RispondiEliminaLa terza e la quarta stagione sono due Capolavori.
Fai crescere la mia ansia! Appena finisco con Skins mi ci ributto!
EliminaDannazione, volevo dirlo io CA-PO-LA-VO-RO ma mi hanno anticipato... un motivo ci sarà.
RispondiEliminaQuesta serie è veramente favolosa, e vedo che anche tu sei rimasta colpita dal finale cinico e inaspettato (oltre che splendidamente giostrato col flash-forward dell'inizio) della seconda stagione, una vera doccia fredda rispetto a quello che succedeva prima e che poteva quasi essere interpretato come un inno alla droga.
Non sono troppo d'accordo sulla lentezza del ritmo: certe sequenze da videoclip mi hanno infastidito. Ma posso benissimo confondermi con qualche stagione successiva.
Tra l'altro ho visto l'attore protagonista in un'intervista: per Breaking Bad lo hanno imbruttito e invecchiato in maniera superba.
Il ritmo è lento rispetto ad altre serie che seguo e che vanno sparate, qui ci sono parecchi attimi -volutamente- "morti" e la prima stagione ci mette parecchio per ingranare e sviluppare la trasformazione di Walter.
EliminaA me continua a impressionare che Walter sia il papà di Malcom, ancora non ci credo.
Purtroppo devo recuperarlo... ne ho sentito parlare, ma non l'ho praticamente mai visto
RispondiEliminaAgosto è vicino, ma puoi fare ancora in tempo :)!
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