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12 novembre 2013

Downton Abbey - Stagione 4

Quando i film si fanno a episodi

L'idea, dopo il traumatico episodio dello scorso Natale, era di abbandonare i lord inglesi alle loro avventure.
Stanca dei continui morti, con l'ultimo che francamente ci lascia in modo piuttosto ridicolo, non volevo più saperne di una serie che come molte altre iniziava ad allungare il suo brodo.
Spinta dalla curiosità, e dalla brevità della stagione, ho dato alla famiglia Crawley una nuova chance.


Nessun morto, stranamente, in questo capitolo, che parte ben 6 mesi dopo la tragedia che ha colpito Mary, e ce la fa ritrovare ancora avvolta nel lutto, incapace di tornare ad abbracciare la vita e suo figlio. Attorno a lei, nel frattempo, gran poco sembra cambiato, con Edith sempre invaghita dell'ancora sposato Michael Gregson, Tom alle prese con la gestione della tenuta, mentre al piano di sotto continua l'idillio tra Bates e Anna e le scaramucce amorose del quadrato formato da Ivy-Daisy-Alfred-Jimmy.
La novità che fin da subito ci accoglie è la partenza improvvisa di O'Brien, che porterà nella casa una vecchia conoscenza come cameriera personale di Lady Grantham, con scompigli al seguito.
I temi trattati sono poi sempre gli stessi, con il nuovo mondo che avanza -tra jazz, donne al lavoro e relazione interrazziali- che come al solito male vengono sopportati dai patriarchi Robert Crawley e Mr Carson. A dare una ventata di freschezza, riprendendo quello che fu il ruolo della cara Sibyl, ci pensa Rose, ormai in pianta stabile a Downton, e incaricata ufficiale del divertimento.
Il dramma, però, con Julian Fellowes è dietro l'angolo, e così la violenza subita da Anna incrina la tranquillità generale, mentre Mary dovrà far fronte a corteggiatori che pioveranno da ogni dove.


In tutto questo potpourri che nulla ha di troppo originale, ma che sembra quasi un delicato passaggio tra storyline che presto vengono esaurite o che fatalmente iniziano, c'è da ringraziare per le solite stoccate british la sempre mitica Maggie Smith, aiutata nei piani bassi dall'altrettanto mitica Mrs Patmore.
Nulla da eccepire, ovviamente, su fattura (con scene degne di quadri) e costumi (che ruberei uno ad uno), ma pare proprio che con questa quarta stagione la famiglia Crawley vada con il freno a mano tirato.
Ci penserà l'immancabile appuntamento di Natale a mettere un po' di carne al fuoco?
Speriamo solo non troppa!


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