La croisette scalda i motori, e come sempre ruggiscono!
Questo il poster ufficiale della 67esima edizione, e visto che il nostro Marcello troneggia in tutto il suo fascino, un po' più di Italia c'era da aspettarsela e invece.. invece a portare alto il nostro tricolore solo la promettente Alice Rohrwacher in concorso e Asia Argento regista nella sezione un certain regard.
Molti, comunque, i nomi che fanno applaudire, dal Cronenberg che forse si farà perdonare dal suo Cosmopolis, agli inglesi Ken Loach e Mike Leight, dai francesi Assayas (Apres Mai a Venezia 2012) e Hazanavicius chiamato a bissare il successo di The Artist, ai festavalieri DOC giovani -Xavier Dolan- e vecchi -i fratelli Dardenne- più l'ancora in forma Godard.
Interesse anche attorno ai film fuori concorso, a partire dall'apertura riservata a Nicole Kidman fino all'esordio alla regia di Ryan Gosling e l'atteso sequel di Dragon Trainer della DreamWorks.
Insomma, nomi e film da tenere d'occhio, che calcheranno il red carpet a partire dal 14 maggio per poi giungere, si spera, anche nelle nostre sale.
Il programma completo:
FILM D’APERTURA
Grace of Monaco di Olivier Dahan
IN CONCORSO
Adieu au langage di Jean-Luc Godard
The Captive di Atom Egoyan
Clouds of Sils Maria di Olivier Assayas
Foxcatcher di Bennett Miller
The Homesman di Tommy Lee Jones
Jimmy’s Hall di Ken Loach
La Meraviglie di Alice Rohrwacher
Leviathan di Andrei Zvyagintsev
Maps to the Stars di David Cronenberg
Mommy di Xavier Dolan
Mr. Turner di Mike Leigh
Saint Laurent di Bertrand Bonello
The Search di Michel Hazanavicius
Still the Water di Naomi Kawase
Two Days, One Night di Jean-Pierre and Luc Dardenne
Wild Tales di Damian Szifron
Winter Sleep di Nuri Bilge Ceylan
FUORI CONCORSO
Coming Home di Zhang Yimou
How to Train Your Dragon 2 di Dean DeBlois
Les Gens du Monde di Yves Jeuland
UN CERTAIN REGARD
Amour fou di Jessica Hausner
Bird People di Pascale Ferran
The Blue Room di Mathieu Amalric
Charlie’s Country di Rolf de Heer
Dohee-ya di July Jung
Eleanor Rigby di Ned Benson
Fantasia di Wang Chao
Harcheck mi headro di Keren Yedaya
Hermosa juventud di Jaime Rosales
Incompresa di Asia Argento
Jauja di Lisandro Alonso
Lost River di Ryan Gosling
Party Girl di Marie Amachoukeli, Claire Burger and Samuel Theis
Run di Philippe Lacote
The Salt of the Earth di Wim Wenders and Juliano Ribeiro Salgado
Snow in Paradise di Andrew Hulme
Titli di Kanu Behl
Tourist di Ruben Ostlund
MIDNIGHT SCREENINGS
The Rover di David Michod
The Salvation di Kristian Levring
The Target di Yoon Hong-seung
SPECIAL SCREENINGS
The Bridges of Sarajevo - various directors
Eau argentee di Mohammed Ossama
Maidan di Sergei Loznitsa
Red Army di Polsky Gabe
Caricaturistes – Fantassins de la democratie di Stephanie Valloatto
Sono ormai diversi anni che il Festival di Cannes è addirittura bulimico in quanto a presenze eccellenti: l'elenco dei registi in concorso è impressionante... dagli habituè (Dardenne, Loach, Leigh, Godard) a firme prestigiose del presente (Cronenberg, Hazanavicius, Ceylan, Assayas), per non parlare di outsider di tutto rispetto (io scommetto a occhi chiusi su Bennett Miller, quello di 'Moneyball-L'arte di vincere'). Il motivo è semplice: in Francia, a differenza che da noi, si investe sulla cultura. Di questo passo la Mostra di Venezia perderà sempre più prestigio e attenzione, già sfiancata dalle consuete beghe politiche e dalla concorrenza sempre più forte (Toronto in primis). Una situazione che dovrebbe farci riflettere, ma tanto sappiamo già come andrà a finire... :(
RispondiEliminaCannes ultimamente la fa davvero da padrone, e per quanto Venezia dica di contare più sulla qualità che sui nomi ne perde sicuramente in prestigio. C'è da dire che nomi come Anderson e Malick sono rimasti fuori, basta solo sperare che non ce li porti via Toronto.
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