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1 aprile 2014

Un Pesce d'Aprile - La Stangata


La congrega di blogger questa volta si è unita per... farvi uno scherzo!
No, nessuna presa in giro, ma bensì una giornata dedicata ai film che c'hanno preso in giro, che con truffe, trucchi e doppi giochi c'hanno lasciato a bocca aperta e c'hanno appeso senza che ce ne rendessimo conto un bel pesce di carta sulla schiena.
Uno dei capostipiti del genere, se non IL capostipite, è sicuramente La Stangata, anno 1973, per il quale ho dovuto battagliare ma che infine sono riuscita ad ottenere.


E per fortuna, perchè in un colpo solo ho potuto depennare dalla mia lista di mancanze un film considerato capolavoro (vincitore di 7 premi Oscar e scelto dalla Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti per la conservazione nel National Film Registry) e soprattutto godermi un gran bel film!
Cosa non così scontata vista la datazione.
E invece The Sting è quanto mai attuale, non ha perso nulla né in fatto di trama né in fatto di freschezza, che con il suo brio e la sua divisione in capitoli è decisamente giovane, molto più, ad esempio, di un American Hustle, che si perde nel suo glamour lasciando da parte il ritmo.
La storia è quella di Johnny, un truffatore dalle mani bucate che grazie alla sua maestria porta a casa un gran bel bottino, peccato però che il suddetto denaro appartenga al malavitoso Doyle Lonnegan, che per vendicarsi gli sguinzaglierà dietro i suoi sicari che riusciranno a far fuori il suo socio, il vecchio Luther, manco a dirlo pronto per andare in pensione e uscire dal giro.
A questo punto sarà Johnny stesso a pensare alla vendetta, avvalendosi del grande Henry Gondorff (un vero genio in fatto di trucchi e trucchetti) inizierà ad imbastire una stangata con i fiocchi, ricca di colpi di scena e di svolte volte a lasciare in brache di tela Lonnegan che non starò certo qui a svelare.


Il buon George e il fido Soderbergh hanno davvero di che ringraziare George Roy Hill, perchè la loro saga su Ocean non potrebbe probabilmente avere lo stesso mordente senza alcuni elementi da qui presi.
Il gigioneggiare di Paul Newman, la sua distaccata intelligenza che vanno a cozzare con la testa calda e ancora giovane di un'affascinante Robert Redford (e finalmente posso capire e dar ragione sulla sua somiglianza a Brad Pitt), la perfidia di Robert Shaw, gli intrighi e le contromosse che si andranno a svelare solo nel finale... Questi sono gli ingredienti che già da soli valgono il piatto, e se in più si aggiunge una colonna sonora entrata ormai negli annali, un montaggio intelligente che svela ma non anticipa, il mix che ne esce è davvero di quelli sensazionali.
E il fatto che a distanza di 41 anni La Stangata sia ancora un film godibilissimo ne è la conferma!


Potete scoprire altri film che vi lasceranno a bocca aperta negli altri blog partecipanti:

Director's cult

Ho voglia di cinema

Il Bollalmanacco di cinema

Montecristo

Non c'è paragone

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Scrivenny 2.0

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White Russian 

13 commenti:

  1. grande coppia, quei due! ed è vero, il film ha una freschezza incredibile ancora oggi

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  2. Una coppia indimenticabile per un film indimenticabile.
    Il poker in treno è un gioiellino!

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  3. non l'ho mai visto, ma d'altra parte paul newman e robert redford non mi sono mai piaciuti.
    attori troppo fordiani per i miei gusti :)

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  4. Eh beh ma qui siamo in zona capolavoro!! Sto già ballando la musichetta che fa da tema portante :P

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  5. Lo recuperai dopo American Hustle, quindi poco tempo fa. Siamo sui toni della commedia brillante in questo caso, film spassoso :)

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  6. Questo colpevolmente mi manca e il bello è che ce l'ho in bd. Lo so, faccio schifo :P

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  7. Mi hai fatto un bel pesce d'aprile scippandolo, ahahahah! ;-)
    Scherzi a parte, io devo recuperare questo gioiellino, e tu devi recuperare Victor Victoria, che è in zona capolavoro quanto questo!

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  8. Mi vergogno come un ladro. È passato circa un mese fa su Rete 4 ma per impegni improvvisi non lo potei vedere. Vedrò di rimediare assolutamente.
    Buon pesce d'aprile ;)

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  9. Quando l'ho visto la prima volta ci sono rimasto. Una sceneggiatura strepitosa, come ne ho viste poche altre. Paul Newman insormontabile. Bell'articolo! :)

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  10. Cult movie anche questo, che consacrò Paul Newman stella di prima grandezza.
    Voglio però spezzare una lancia in favore di Robert Redford, all'epoca considerato ancora 'bello e senza cervello'... e invece il biondo californiano ha stupito tutti, una volta che le prime rughe sul volto gli hanno fatto acquistare credibilità: regista stimato e acclamato, sempre politicamente schierato (e sempre dalla parte 'giusta' :D ) e pronto a cavalcare battaglie importanti, inventore del Sundance Festival (e solo per questo meriterebbe un monumento). Ma, soprattutto, attore di incredibile presenza scenica e carisma. Anche oggi che va verso gli ottant'anni (ne compirà 77 in agosto). Sarebbe bello omaggiarlo come personaggio dell'estate... :D

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  11. Film vivace dall'inizio alla fine, davvero modernissimo in questo. Oggi molte pellicole tentano di imitarne lo stile ma si perdono spesso in passaggi superflui.

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  12. Mi scuso per la mia mancata partecipazione... blogger mi ha fatto un bel pesce d'aprile... ieri non mi ha salvato il post (non ho idea del perchè... forse i miei limiti con la tecnologia...)

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  13. Mi dispiace che questo filmone mi manca...
    devo recuperarlo di brutto!

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