Josh è un ragazzo particolare.
E non solo per il suo aspetto fisico che ricorda quello di un cinquantenne con faccia da bambino.
Josh è strano per il suo modo stralunato di vivere/vestire così come stralunata è la sua famiglia, composta da una madre depressa che tenta il suicidio, un padre che si è rifatto una vita con una giovane thailandese che lo sfotte in continuazione per la sua vecchiaia, una vecchia zia dalla guida spericolata e che si gode ancora le gioie della vita.
E poi, stralunata è la famiglia che si è scelto, fatta del migliore amico Tom con cui condivide una casa che non riesce a lasciare la dispotica fidanzata, una fidanzata, Claire, che invece molla Josh e ci rimane amica, perchè ha capito molto prima di lui che è gay.
Sì, e nello stesso giorno in cui Josh capisce o forse accetta di essere gay, conosce il bel Geoffrey, cenano assieme e si baciano.
Come non amare una serie TV che fa dello stralunato l'aggettivo più adatto e con la dolcezza dei colori pastello che la caratterizzano ci porta nel buffo mondo di Josh?
Impossibile non resistergli, anche perchè con la durata breve (i classici 20 minuti da comedy) dei 6 episodi che compongono questa prima stagione, li si divora così come si vorrebbe divorare le sfiziose ricette che man mano danno il titolo a questi.
E immersi in questa atmosfera retrò e indie, Please Like Me affronta con leggerezza tutti i temi possibili, dall'omosessualità e le conseguenze nel confessare a famiglia, amici e chiesa questa, alla morte, che chiude tra le lacrime e i sorrisi -come c'era da aspettarsi- il tutto.
Questa sua immediatezza, unita alla spiccata ironia e a un umorismo insolitamente british per una serie che arriva invece dalla lontana Australia, ne fanno un gioiellino che rallegra senza alcun dubbio la giornata, facendo di Josh, Tom e Claire amici che si vorrebbe avere e con cui sarebbe bello trovarsi ogni sera a cena, e della sua famiglia, in particolare della folle zia Peg, una famiglia con cui si tornerebbe senza problemi a vivere, in caso di bisogno.
Non solo stralunata quindi, ma anche tenera e carina, diretta e esilarante quando prende in giro le mode e i trend dell'oggi grazie alla capacità di un 27enne, Josh Thomas, che ne è ideatore e sceneggiatore oltre che interprete.
Hipster poi, eccome, nella sua messa in scena a partire dalla sigla e dalla musica che la accompagna, che non calca mai la mano, che non spettacolarizza e si addentra più dolcemente rispetto a un'americana Looking nel mondo omosessuale, parlandone con una normalità che al giorno d'oggi fa purtroppo notizia.
Se volete un consiglio, iniziate a vederla tra pop-corn e dolciumi, vi assicuro che non ve ne pentirete e senza rendervene conto, avrete già finito questa prima stagione.
Ma non disperate, la seconda è già lì ad aspettarvi!
ottima serie, impossibile da non likeare :)
RispondiEliminaanche per me vince il confronto con looking.
Molto più leggera e meno seriosa, e con quel brio mooolto indie che conquista al primo sguardo!
EliminaSono pronta a divorare la seconda stagione :)
Avevo commentato ieri, ma Blogger mi sabota. Sigh!
RispondiEliminaTi dicevo, comunque, che sono felicissimo tu lo abbia scoperto. E' un gioiellino. Alcune volte, rido come un idiota, ma il telefilm resta sempre intelligente, acuto, mai becero o fine a sé stesso. Il protagonista, che ha proprio una faccia stamba, si fa volere proprio bene e, personalmente, amo la madre. Che soggetto unico che è :)
Sono felicissima di averlo scoperto grazie a te :) Una serie deliziosa e intelligente, che finisce anche troppo in fretta. A Josh viene voglia di abbracciarlo in continuazione, ma la mia vera idola era zia Peg :'(
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