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9 giugno 2015

Scandal - Stagione 3

Quando i film si fanno ad episodi.

Terzo anno con Olivia, ma in realtà per me è appena il secondo mese.
La tensione non accenna a diminuire, gli scandali neppure e io e il giovine ci troviamo a prolungare le nostre cene per volerne ancora e ancora di episodi così.
Pur rimanendo fermo il teatrino ora non più così romantico tra Fitz e Olivia, questa stagione assesta dei bei colpi, crescendo e facendo crescere i suoi personaggi, senza bisogno di aggiungerne tanti di nuovi, senza bisogno di cambiare più di tanto le sue modalità già rodatamente efficaci.


Il nuovo arrivato in questione è niente di meno che il padre di Olivia, con cui lei ha staccato ogni contatto e il cui ruolo all'interno, anzi, al di fuori del governo, complica di non poco la sua vita.
Si approfondisce così il passato della protagonista rimasto finora in sospeso, andando a toccare la tragedia che coinvolse la madre e la madre stessa, andando a scavare su quel B613 che già ha rovinato la vita di Huck e che sta per farlo anche a Jake.
Jake, lui che da quello che credevo una meteora si sta trasformando in qualcosa di molto più grande, nell'appiglio sicuro a cui la stessa Olivia si appoggia quando bisticcia per l'ennesima volta con Fitz, nell'uomo che riesce a domarla e soddisfarla. Ma il destino, coinvolge pure lui.
A crescere è poi anche un David Rosen che rappresenta in casa uno dei personaggi preferiti, uno dei pochi, assieme alla sua rossa compagna, a concedersi dell'ironia, e implicato ancora una volta al fianco della vittima James in un complotto da scoprire, in un diavolo da fermare.
Perchè gli intrighi alla Casa Bianca non stanno certo a guardare, e ora che le elezioni per il secondo mandato sono alle porte, sembra che ognuno dei coinvolti abbia carte da giocare o da sacrificare, portando di volta in volta a sconvolgere lo spettatore, inserendo pure una Phoebe meravigliosa.


Quello che più riesce a Scandal in questa stagione, è far vedere in un'altra ottica un personaggio finora enigmatico e negativo come Mellie: andando indietro nel tempo, raccontando uno sconvolgente flashback, scende su di lei e sulle sue azioni una nuova luce, che porta ad avere pietà, oltre che simpatia ed appoggio nei suoi confronti.
Mentre la timida e goffa Quinn degli inizi si fa irriconoscibile rispetto alla recluta di Huck prima e di Charlie poi che è ora, Cyrus non smette di essere una mina vagante tra un romantico passato e uno spietato presente, mentre Sally aiuta a fare di ogni episodio un finale al cardiopalma.
Forse il più succoso finora, forse quello con più carne al fuoco, in questo arco di 18 episodi si esplorano più e più oscuri scandali, arrivando alla fine con la bocca sempre più spalancata, con un dolore e delle scelte che si fanno sempre assurde per cui forse sì, quell'aereo che parte verso il tramonto, verso una nuova vita, è per ora più che ben accetto.
Fino a domani, all'ora di cena, in cui chiederò ancora e ancora.


2 commenti:

  1. Mellie idola in questa stagione!

    Vedo comunque che, una volta entrata nel tunnel di Olivia Pope, ormai anche tu non riesci più a uscirne. E' peggio di una droga. :)

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    1. Stiamo centellinando gli episodi della quarta infatti, arrivare in pari con lunghi mesi a separarci da nuovi scandali sembrano troppi ora!

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