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31 agosto 2015

Another Period

Quando i film si fanno ad episodi.

Prendete tutto quello che vi annoia o vi ha annoiato in Downton Abbey e stravolgetelo con pesanti dosi di ironia e politically scorrect.
Fatto?
Bene, quello che avrete è Another Period, comedy fulminante di Comedy Central che vede tornare assieme su schermo le amate (ma cancellate) Garfunkel and Oates, ma non insieme: solo Riki Lindhome è infatti protagonista vera e propria assieme a Natasha Leggero, ed insieme hanno creato, prodotto e scritto la serie, Kate Micucci appare invece qua e là, nei panni di una suffragetta impegnata che fa totalmente a pugni con la sua partner.


Dicevamo, prendete quello che vi annoiava di Downton Abbey, prendete gli scandali, prendete gli amori impossibili, prendete la servitù che si vuole emancipare, prendete i classici triangoli d'amore e trasferiteli in America, dove al posto dell'aristocrazia c'è l'alta classe arricchita, dove la famiglia Bellacorte ci accoglie in una villa dove a mancare davvero è il gusto, il tatto, la decenza.
Composta da due sorelle una arrivista ed egoista, l'altra stupida ed arrivista, da un fratello che con quest'ultima giace senza rimorsi, con i mariti dell'una e dell'altra che mal le sopportano e si amano tra loro, una sorella diversa, bruttina ma intelligente, unico faro di saggezza,con i genitori una dedita alla morfina, l'altro fedifrago con una prostituta d'alto borgo che fa entrare in casa in veste di domestica.
Non va certo meglio ai piani bassi, con camerieri servizievoli e cresciuti per servire, rinominati a piacere dai padroni, sfruttati e derisi, resi pazzi.


Tra situazioni imbarazzanti, scandali, ambiguità sessuali e battute a raffica dove la genialità della scrittura consiste nell'instupidire a piacere i protagonisti, Another Period è garanzia di risate.
Non a caso sono molte le guest stars d'alto livello sia di finzione con  reud, Mark Twain, Thomas Edison a succedersi tra loro, sia attoriali da Jack Black a Ben Stiller, da Ravi Patel a Jessica Chaffin senza contare che i protagonisti prevedono una bellissima e frizzante Christina Hendriks reduce da Mad Men, e Jason Ritter.
Episodi veloci dalla trama magari minima, dalle situazioni che sono spesso dei cliché (gare di bellezza, impersonificazioni, matrimoni e funerali), tutto appare in una luce nuova e divertente che non si vuole per nulla prendere in giro. E così imitando le interviste a commento di Modern Family, impreziosendo la colonna sonora con pezzi attuali che strizzano l'occhio all'hip hop, trattenere il divertimento è un'impresa impossibile.
Alla faccia degli sbadigli inglesi.


4 commenti:

  1. Downton noioso? Il mio povero cuore! D: anche se capisco che il genere non può piacere a tutti (il Cannibale ti applaudirà a scena aperta), comunque secondo me loro stessi sanno prendersi in giro con molto più gusto di questi qui, basta vedere il text santa dell'anno scorso :) https://www.youtube.com/watch?v=OGQfl66r30o

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    1. Downton l'ho abbandonato da un paio di stagioni per la svolta da soap opera e per la noia, sì, lo so che io e il Cannibale solo (o quasi) la vediamo così... preferisco quindi queste copie divertenti, per una volta tradisco gli inglesi ;)

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    2. non è perfetto e io stessa che sono una fan devota ammetto diverse cadute (ma lo facciamo tutti, siamo estremamente obiettivi in tal senso) però i momenti straordinari sono sempre stati più di quelli incrinati e quando la serie finirà quest'anno saremo tutti inconsolabili :( le stagioni seguenti alla seconda (che è quella che ha avuto i maggiori inciampi da soap) sono tutte splendide...certo i tempi dell'azione non sono da action thriller (del resto, è un period drama), ma con gli aristocratici inglesi per quanto mi riguarda non ci si annoia mai!

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  2. Downton neanche la presenza di Maggie Smith - e di un intero cast di mummie - può farmelo vedere.
    Questo mi ispira molto, anche se lì per lì non lo avevo notato ;)

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