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19 dicembre 2015

Infinitely Polar Bear [Teneramente Folle]

E’ già Ieri. -2014-

C’è un piccolo film che spicca tra tutti gli altri film in concorso ai Golden Globe: è Infinitely Polar Bear.
Un piccolo film, passato in sordina in Italia, uscito con il deprecabile titolo Teneramente folle, programmato per l’estate e distribuito in gran poche copie.
Ed è un peccato.
Un peccato perché pur essendo un piccolo film, è un gran film, pieno di cuore e di sentimento.
Un peccato perché Mark Ruffalo stupisce con un’altra grande prova, l’ennesima degli ultimi anni.
Un peccato perché quel titolo fuorvia, fa pensare ad un film melenso, buonista, alla classica commedia sentimentale, e invece Infinitely Polar Bear è tutto fuorché melenso, buonista, classico e sentimentale.


Siamo negli anni ’70 di una Boston in cambiamento, siamo in una famiglia perfetta che viene distrutta da un nuovo attacco di depressione maniacale di un padre fino ad allora tranquillo, un po’ speciale, forse, ma nulla di più.
Al ricovero in un istituto, al passaggio in un piccolo appartamento, moglie e figlie si vedono costrette a lasciare l’amata campagna per un condominio in città, triste e desolante, la scuola pubblica migliore, per una delle peggiori. Un lavoro precario, un’educazione non adeguata, i soldi che scarseggiano e la volontà di cambiare, di poter fare qualcosa.
Ecco il piano: ora che quel padre sta meglio, che ha bisogno di responsabilità e di routine, può occuparsi lui delle figlie, mentre lei, la madre, inizia un corso universitario a New York per poter trovare un impiego migliore.
18 mesi, 18 mesi di routine e impegni, con due figlie piccole ma sveglie chiamate ad essere figlie e ad essere madri di quel padre, Cam, che fa il padre, ma fa anche il figlio e l’amico.
Perchè la sua mente, il suo estro, la sua creatività, si adattano a quello delle figlie molto pi che al resto degli adulti, e anche se gira conciato come un barbone, anche se non abbandona mai una sigaretta, sa voler loro bene, e prendersene cura nel migliore dei modi, anche sbagliando.
Saranno 18 mesi folli e teneri (e qui si giustifica in parte quei titolisti italiani), pieni di cadute e di riprese, con la depressione e il bipolarismo a far capolino, alternando momenti fantastici ad altri allarmanti.


La storia, è quella vera della regista Maya Forbes, cresciuto da un padre bipolare, con una madre impegnata a dimostrare il suo bene in modo diverso, in modo pratico, cercando di migliorare la situazione economica famigliare.
Trasportata su grande schermo, la storia mantiene una freschezza e un cuore che conquistano, grazie soprattutto a un Mark Ruffalo pazzesco, che si merita la nomination come miglior attore, padre dell’anno di due figlie altrettanto brave e promettenti come Imogene Wolodarsky (figlia della regista) e Ashley Aufderheide. Sorprende anche Zoe Saldana, naturale, bellissima e dolce.
Lo stile del film è quello indipendente, e lo si respira non solo da quella fotografia vintage e da quelle soluzioni ingegnose che Cam inventa, ma anche da una colonna sonora impeccabile, decisamente seventies, che fa da traino e dà ulteriore ritmo alla pellicola.
L’unico neo sembra proprio questo, Infinitely Polar Bear ha così tanto ritmo che sembra finire anche troppo presto, quei mesi, quelle stagioni, passano veloci, e ci dispiace lasciare una famiglia tanto folle, tanto tenera, che ora ha costruito una routine e un impegno reciproco.
La curiosità di sapere cos’altro succederà, di assistere ad altre avventure di quel logorroico e geniale di Cam è forte, ma essendo un film piccolo, piccolo è il suo formato, e va bene così.
L’importante è che non sia passato inosservato, quello no di certo.


11 commenti:

  1. Ma io lo sapevo che ti sarebbe piaciuto. Felicissimo anche per la candidatura di Ruffalo, di cui ho sempre detto il meglio. All'improvviso, da qualche anno a questa parte, si è scoperto un fuoriclasse; ora non le ricordo bene, ma bravissimi anche le sue bambine, tutt'altro che ingenue e dolci, per forza di cose. :)

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    1. Erano il titolo e la locandina a fregarmi, dovevo darti retta din dall'inizio: una bellissima sorpresa!

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  2. All'uscita l'avevo snobbato, ora mi toccherà recuperarlo.

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    1. Fallo! Il tema paternità non potrà che fartelo amare anche più di me :)

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  3. non so perchè ma lo immaginavo, e l'ho scaricato...vado a recuperarlo! buona serata :)

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    1. Brava! Ottima scelta, io ho aspettato anche troppo prima di convincermi...

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  4. Che bello, le commedie indie stanno ritornando e da come ne parli, stanno ritornando alla grande! Ora mi hai messo curiosità, grazie per la rece! :)

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    1. Figurati! Dopo qualche scivolone le ultime visioni esaltano e inteneriscono... Finalmente!

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  5. Un gran bel film rovinato dalla solita pessima traduzione del titolo.
    Cosa puoi aspettarti da un film con un titolo così idiota?
    Peccato.
    Mark Ruffalo bravissimo, come sempre, e splendide le due ragazzine.

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    1. Infatti, io lo avevo snobbato proprio per il titolo, aspettandomi la solita vecchia commedia sentimentale... Ci sarà un girone infernale per tutti i titolisti italiani!

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  6. da vedere assolutissimamente...

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