Ho dei problemi in generale con il mondo della danza e del balletto, così quando Starz ha annunciato la miniserie in 8 episodi Flesh and Bone l'ho evitata tranquillamente, non avendo voglia di ritrovarmi davanti ai soliti cliché che solo un Darren Aronofsky ancora non convertito a Noah aveva saputo stravolgere.
Poi però prima Mr. Ink me ne ha parlato bene, e sapendo che solitamente c'ha ragione, ho iniziato a titubare, poi nientemeno che il Cannibale ha messo la serie in questione alla sua numero 1 tra le serie dell'anno, facendole battere, per dire, una cosa da niente come il capolavoro finale di Mad Men, e allora, mi son detta, un recupero è doveroso, forse ce la posso fare.
E invece...
E invece niente, i cliché che temevo ci sono tutti, dal primo all'ultimo:
- la giovane promessa dal passato tormentato, che viene apparentemente dal nulla e che per emergere davvero deve fare i conti con uomini che da lei vogliono altro rispetto a vederla ballare,
- l'amica/coinquilina che la detesta e la invidia, assieme alle solite ballerine odiose e mean, gli insegnanti severi neanche fossimo ancora a Fame,
- i problemi di nutrizione, tra anoressia e bulimia, ma non solo, perchè c'è spazio pure per un'altra malattia,
- la vecchia stella che non vuole essere oscurata, e che si affida a rimedi sintetici per rimanere in forma.
Di più, ci sono solo un senzatetto tanto amico quanto misterioso e un night club gestito dalla mafia russa in cui quella giovane promessa inizia a lavorare per scoprire il suo corpo tormentato da un trauma e guadagnare qualche extra.
E certo, c'è anche una strana e imminente catastrofe che sta per giungere, certo c'è ovviamente la scoperta di questa giovane promessa e la decisione di creare un intero balletto per lei, e ovvio ci sono i drammi personali di un insegnante solo che si sente vecchio, di una nuova coreografa che capisce bene la situazione, di una snob che si intasca ciò che non dovrebbe per mantenere i suoi alti standard.
Tutto questo in 8 episodi.
Tanto? Troppo?
No, in realtà forse troppo poco, o raccontato non a dovere visto che il ritmo della serie non spicca mai il volo, ma prosegue lentamente e tediosamente verso un finale che poco ha di finale.
A giustificazione degli amici blogger c'è da dire che il livello tecnico di Flesh and Bone è particolarmente alto, che soprattutto durante le coreografie e le esibizioni, la regia dà il meglio di sé, con tanto di scelte musicali che siano classiche o che siano per ballare attorno ad un palo, creano un effetto e un'atmosfera particolarmente avvolgente.
Ma non basta, non a me, anche perchè la chioma rossa di Sarah Hay (e anche la sua disinibizione) non mi fa perdere la testa, e la sua espressione perennemente accigliata non me la rende nemmeno particolarmente simpatica, anzi.
Chi ama la danza, o le rosse, troverà quindi pane per i suoi denti, tanto tutto quello che ci si aspetta, c'è.
Chi invece è stanco di certi cliché, chi vorrebbe una serie più catchy, più ritmata, bé, può tenersene alla larga, come saggiamente avrei dovuto fare io, ascoltando il mio istinto.
E dopo questa e la rivelazione shock di ieri - Harry Potter?! -, ti tocca proprio farti perdonare con un bel post di riconciliazione. :-D
RispondiEliminaHarry era uno shock, ma a questa bocciatura eri preparato.. La danza non fa per me, mi farò perdonare ;)
Eliminammmh...
RispondiEliminaAi maschi qui attorno é piaciuta, ma se già hai dubbi c'è di meglio da vedere!
EliminaPiù che una recensione, una pugnalata al cuore. :)
RispondiEliminaE non sai quante pugnalate volevo darmi io dalla noia di questa visione ;)
EliminaPensavo che non mi sarebbe piaciuto, invece stranamente puntata dopo puntata mi ha conquistato. Io la consiglio :)
RispondiEliminaDovrebbe essere una serie femminile e invece solo i maschi ne sono stati rapiti: merito del cast e di certe scene ;)?
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