Pagine

16 marzo 2016

Ave, Cesare!

Andiamo al Cinema

Una giornata all'interno di uno studios cinematografico negli anni '50.
Ti immagini quindi la produzione di kolossal in costume, di melodrammi imbellettati, di musical.
Ti immagini le gradi star e loro pretese, la stampa alla ricerca del gossip e dello scoop, il direttore che dirige baracca e burattini dal suo ufficio, tra chiamate internazionali, casting, provini.
Ti immagini tutto questo, e tutto questo c'è in Ave, Cesare!, ma c'è ovviamente di più: ci sono scandali da nascondere, reputazioni da costruire o da mantenere, richieste da soddisfare e problemi da risolvere.
Per la precisione, capire che fine ha fatto Baird Whitlock, la star delle star, protagonista di quell'Ave, Cesare! kolossal cristiano che senza di lui non può andare avanti.
E noi, pubblico, lo sappiamo bene dove sia andato a cacciarsi Whitlock , stordito e rintontito, caricato in direzione Malibu, chiuso in una villa piena zeppa di comunisti.


Ma la scomparsa di Whitlock non è certo l'unico problema che il direttore Eddie Mannix deve risolvere, in una giornata composta di 27 ore, il direttore dei Capital Pictures deve anche trovare un padre per quel figlio che l'innocente DeeAnna Moran sta per avere, deve anche accontentare il suo capo che vuole la stella dei western Hobie Doyle -che non sa recitare, che non sa parlare a modo- all'interno di un dramma d'amore, deve anche depistare le temibili sorelle Thacker che se gossip non hanno, scoop pubblicano.
Insomma, una giornata che metterebbe a dura prova chiunque, facendo ancora più allettante la proposta di abbandonare tutto e tutti, per un lavoro meno faticoso.
Ma questa è Hollywood, baby, e Hollywood è fatta di sogni e compromessi, è fatta di magie e di trucchi, e i fratelli Coen si divertono a mostrarceli tutti, in un film che è un omaggio al cinema di un'epoca, all'epoca stessa, in cui i siparietti, i numeri coreografici e le musiche sono il fiore all'occhiello. Non sono superflui, oh no, vedere Scarlett Johansson fluttuare in acqua come una sirena, o Channing Tatum dare il meglio di sé a ritmo di tip tap, vale da solo la visione.
In mezzo, tanti sketch che non si possono che definire alla Coen, che amalgamo il tutto con la loro brillante scrittura, due esempi su tutti: il dibattito tra gli esponenti religiosi -altamente esilarante- e quello fra i comunisti stessi.


Se tutto appare confuso e diviso inizialmente, quel tutto appare poi unitario andando avanti, entrando nella giornata infinita di Mannix, nel suo essere tentato dalla fuga e dalle sigarette.
Josh Brolin sempre più Ethan Hawke (o è Ethan Hawke che è sempre più Josh Brolin?) con lo sguardo torvo si fa seguire nelle sue peripezie, mentre George gigioneggia come solo lui sa fare, con facce e faccette che strappano più di una risata. E se Tatum incredibilmente -e finalmente- convince, a rubare la scena è il bello e giovane Alden Ehrenreich, con il suo accento texano e la sua maestria da cavallerizzo, mentre Jonas Hill, Frances McDormand Joseph Fiennes si limitano a ruoli da comparse.
I Coen firmano così un film che va ad aggiungersi ai classici del loro repertorio, che per gag e trovate torna in linea con i loro più grandi successi (Lebowski? Sì!), divertendo e sicuramente divertendosi nel mettere a nudo una Hollywood che probabilmente poco è cambiata.


Regia Joel ed Ethan Coen
Sceneggiatura Joel ed Ethan Coen
Musiche Carter Burwell
Cast Josh Brolin, George Clooney, Alden Ehrenreich, 
Channing Tatum, Scarlett Johansson, Frances McDormand, 
Jonah Hill, Ralph Fiennes, Tilda Swinton
Se ti è piaciuto guarda anche
Saving Mr. Banks, Trumbo, Il Grande Lebowski

14 commenti:

  1. A me i Coen non fanno impazzire - avrò visto i film più sbagliati? -, ma questo ispira molto, soprattutto per le strizzate d'occhio a certi generi. Spero di vederlo presto!

    RispondiElimina
  2. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  3. Non mi ha convinto fino in fondo. I Coen stanno andando verso un cinema compiaciuto, autoreferenziale, che diverte solo chi riesce ad entrare nel loro mondo. E' un cinema "respingente", che non fa niente per attirare lo spettatore... il che, per carità, non è un difetto in senso assoluto, ma la sensazione vedendo questo film è che si divertano più loro che il pubblico.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Su questo film potrei anche essere d'accordo, è un tipo di comicità e di scrittura che si deve amare, ovvio, ma se guardi al loro ultimo lavoro, quel A proposito di Davis malinconico e drammatico, lì no, c'è tutt'altro, sia come genere che come temi. Spaziano, sperimentando qualcosa di diverso ogni tanto, o tornando ai loro tempi d'oro come invece questa volta.

      Elimina
    2. Infatti... "A proposito di Davis" mi era piaciuto ancora meno (anche a causa della mia scarsissima competenza musicale). E si ritorna sempre lì: un cinema che tende a escludere anzichè unire, che si disinteressa del pubblico. Intendiamoci: è il pubblico che deve "istruirsi" e inseguire l'arte, e non l'arte che si deve "appiattire" verso il grande pubblico, però devo dire che mi irrita un po' il fatto di vedere uno spettacolo che non fa niente per farsi piacere. In fin dei conti, il cinema è l'arte più "popolare" di tutte e questa forma di "snobismo" culturale mi dà un po' noia. Ma probabilmente si tratta della mia personale sensibilità...

      Elimina
    3. Oddio, io i Coen li trovo molto vicini al pubblico, magari il loro, ma di certo non così "snob" o chiusi come li interpreti tu, Lebowski e Fargo sono decisamente pop, per dire. Trovo molto più difficili e elitari altri tipi di cinema, quelli sí che se ne fregano del pubblico!

      Elimina
  4. Il fatto che sia un film alla Coen con tanti sketch alla Coen mi spaventa parecchio.
    Ma per il cast potrei anche fare uno sforzo...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Per il cast e in particolare per una certa Scarlett, immagino, che qui è davvero bella e brava. Il resto? Potresti trovarlo davvero troppo coeniano, ma spero in una sorpresa :)

      Elimina
  5. La differenza tra il cinema di oggi e quello di ieri..è tutto un altro mondo, questo aspetto rende il film ancora più interessante di quello che già è, assolutamente da vedere ;)

    RispondiElimina
  6. " l'innocente DeeAnna Moran " ??? MA CHE FILM HAI VISTO? lol

    RispondiElimina
  7. Non vedo l'ora di vederloooo xD Adoro i fratelli Coen <3

    RispondiElimina
  8. Lo considero uno dei film più belli che ho visto quest'anno. Aspettavo un film così dei Coen da anni!

    RispondiElimina
  9. Per quanto adori i Coen, sono ancora molto dubbioso.
    Speriamo bene.

    RispondiElimina