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9 marzo 2016

Catastrophe - Stagione 1e2

Quando i film si fanno ad episodi.

Comedy inglese.
Basterebbero queste due parole per farvi catapultare nel magico mondo di Catastrophe, serie arrivata in sordina alla stagione numero due in poco meno di un anno, e che se da un lato consola gli orfani -come me- di Scrotal Recall, dall'altra rigira il coltello nella piaga di questa vana attesa di un seguito che chissà se mai arriverà.
Anche se al centro della scena c'è una conseguenza non troppo felice dei rapporti sessuali non protetti, qui i protagonisti non sono dei giovani imberbi ancora insicuri sul da farsi, ma sono dei quasi -ok, togliamo il quasi- quarantenni, che dopo non una, ma ben una settimana di "cose da una notte" si ritrova ad aspettare un figlio.
Il problema sta che lui, Rob, vive a Boston, lavora per un'agenzia pubblicitaria e di quelle sveltine già si era fatto una ragione, e che lei, Sharon, insegnante alle elementari in una Londra periferica, di altre possibilità per avere un figlio potrebbe non averne.
Che fare?



Strano a dirsi, ma Rob torna sui suoi passi, torna a Londra, decide di stare al fianco di Sharon, di sposarla pure, come nelle più tradizionali delle storie che non vanno a lieto fine.
Di lieto non ci sarà molto, ci saranno tante liti, tante sfuriate, tanti compromessi da raggiungere, famigliari compresi, ma la coppia reggerà, anche a un gravidanza non certo facile, piena di rischi.
Il tutto grazie a comportamenti non proprio politicamente corretti, grazie a caratteri che se ne fregano delle buone maniere e dei filtri di cortesia, soprattutto con amici -un alcolizzato e non solo, una coppia borghese e triste- e famiglia -un fratello troppo cortese, una madre invadente, e dei genitori invecchiati in fretta.
Insomma, immaginate che Jimmy e Gretchen di You're the Worst avessero un figlio, lo avessero dopo quel loro primo fantastico incontro, e più o meno avrete il quadro della situazione.


Ovviamente, il tocco in più lo dà uno script geniale e irriverente, che garantisce risate a non finire, soprattutto nei suoi riferimenti all'oggi.
Proprio lo script ha evitato il rischio ripetizione per la stagione 2, arrivata a soli 10 mesi dalla conclusione del primo, breve ciclo (siamo in Inghilterra, bastano 6 episodi da 25 minuti a comporre una stagione), portando l'azione avanti di 3 anni, mostrandoci come questa famiglia anomala sia riuscita a resistere, e continui a far divertire, nel suo modo del tutto moderno, anticonvenzionale, di approcciarsi al mondo della famiglia.
La catastrofe continua ad essere dietro l'angolo ad ogni episodio, ad ogni lite, ad ogni sfuriata, ma Rob e Sharon riescono a sopravvivere. Riusciranno anche nella terza stagione ad evitare l'ennesima crisi?
Speriamolo, perchè di loro si diventa davvero dipendenti!



4 commenti:

  1. Boh, io mi sono fermato al primo episodio.
    Come serie non mi è sembrata male, ma loro due non li ho retti...

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    1. Dagli fiducia, è una versione adulta e british di You're the Worst, secondo me ti conquisteranno!

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