Pagine
▼
1 settembre 2016
Venezia 73 - El Cristo Ciego
Un caso spinoso commentare il film di Christopher Murray, soprattutto se non hai fede. Soprattutto se vedi con scetticismo tutti i proclami religiosi, le devozioni, le speranze riposte in un Dio che il più delle volte non risponde.
Ma mettiamoli da parte per un po' questi discorsi sulla fede, e cerchiamo di giudicare il film per quello che è, un film.
Girato nella parte più povera del Cile, con attori non professionisti, con la comunità del luogo, ricalca neanche troppo velatamente, i racconti della Bibbia, di Gesù e dei suoi miracoli.
Michael è infatti un devoto, un profeta, che da piccolo, per parlare con quel Dio si è fatto fare le stigmate, si è fatto bucare le mani con un chiodo. Con Dio ha parlato, trovandolo dentro di sé, e da allora il padre e l'intero villaggio lo deridono. Quando scopre che l'amico di sempre, l'amico che gli ha fatto quelle stigmate, bucandogli le mani, rischia di perdere una gamba, decide di compiere un pellegrinaggio a piedi, scalzo, fino a lui, e compiere il miracolo di ridargli la salute.
La strada è lunga, si divide in tappe e in parabole che raccontano il passato di Michael, e lungo questa strada incontra nemici come amici, l'amore (fisico) e la speranza. Soprattutto però, Michael, con la sua testardaggine e la sua devozione, riporta la fede in luoghi in cui Dio sembra davvero essersi voltato dall'altra parte, permettendo povertà, degrado, violenza.
Basta così poco? Basta un passaparola, le credenze popolari, a rimettere insieme o a provare a rimettere insieme una comunità?
Difficile dirlo, sopratutto se la fede non ce l'hai.
E allora guardiamo al lato tecnico, a una regia asciutta, a una fotografia sapiente, ad attori che professionisti lo sembrano, e guardando a questi, ripetendo la trama, la speranza arriva, il positivo pure.
E così, pur nel suo essere smaccatamente di nicchia, El Cristo Ciego sotto sotto mi è piaciuto, con riserve, in fede.
Sembra proprio un mattonazzo autoriale di quelli che una volta James Ford guardava per darsi un tono...
RispondiEliminaIo mi sa che me lo risparmio. :)
Dubito arriverà nelle sale, dubito che me lo sarei visto se non fosse stato a Venezia, posso capire;)
Elimina