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14 maggio 2017

La Domenica Scrivo - Domenica

Se scrivo, di domenica, c'è un perchè.
Ce n'è più di uno in realtà.
Tutto è nato dalla stanchezza rispetto alla precedente rubrica, quel Rumour Has It che raccoglieva le news dal mondo del cinema raccontando nuovi progetti, nuovi casting, nuovi film o serie TV in fase di produzione. Non mi esaltava dover cercare queste notizie, sintetizzarle in poche righe, perderci tempo quando la maggior parte era già stata scritta in ogni dove, e meglio, durante la settimana.
Tutto è nato da quella stanchezza che va di pari passo con l'avere un blog, quelle domande che portano a chiedersi se davvero qualcuno oltre lo schermo c'è, è interessato a sentire anche la tua, di opinione, e con la ripetizione, la routine, dell'avere 3 rubriche-3 film-1 serie TV di cui scrivere che finisce per appesantire il tutto.
E allora, mi dissi, scrivi.



Scrivi di te, che questo blog, questo spazio, è tuo, fa conoscere quelle notizie che ti emozionano, quei fatti che vorresti condividere, quel po' di te che riesci a metterci, sull'onda dell'entusiasmo generale per quella ventata social durante il Festival di Venezia e il mio diario di bordo, che a tutt'oggi in tanti ricordano, come se fosse più interessante sapere la mia giornata tipo, che non i film visti.
Lo si accetta.
E quindi, la domenica ho iniziato a scrivere.
Ma lo confesso, molto spesso ho barato, ho scritto di sabato, pomeriggio o notte, ho scritto per non trovarmi la domenica mattina a svegliarmi con la sveglia, per scrivere, sì, che a volte, quando si ha sonno, si è poco ispirati, significa trovarsi di fronte a uno schermo bianco senza la voglia di iniziare a muovere le dita sulla tastiera.
Così è anche questa mattina, in cui non la sveglia, ma quei vicini rumorosi che presto saluterò, mi hanno svegliato, comunque in ritardo rispetto a quello che volevo, a quelle 9 che sono la programmazione abituale dei post di questo blog.
Così, era questo schermo, in cui in una settimana priva di spunti, ho deciso di parlare della domenica, della domenica mattina, per la precisione.
Perché ha quell'aria tutta sua, perchè la domenica vibra di bianco, di riposo, più del sabato, che pure significa riposo, ma significa anche commissioni, pulizie, in una giornata che vuole negozi aperti, compere, giri e giretti, da poter compiere senza sensi di colpa.
La domenica mattina no.

La domenica mattina ci si alza con calma, con il sapore della baldoria, o delle chiacchiere, del sabato sera ancora fresche. Ci si alza, si fa colazione in silenzio, si legge qualche articolo, ci si butta sul divano con un libro, si guarda fuori dalla finestra aspettando.
Aspettando che il giovine che dorme di più, che ha il sonno più pesante, si alzi e prepari il pranzo, aspettando di trovare da fare, di uscire, se c'è il sole, di rimanere rintanati sotto le scoperte se piove.
Perché quanto più belle sono le domeniche d'inverno, con la pioggia, e il sapere di poter non fare niente, ma proprio niente, per cause maggiori?
La domenica mattina è sempre stata attesa, è sempre stato un pranzo preparato dagli altri, un risotto, per la precisione, che i miei nonni non mancavano mai di preparare, tornati dalla marcia, passati a prelevarmi al bar, e portata da loro. Ad aspettare che fosse pronto, quel risotto che già di suo significa pazienza, calma, mescolare sempre, aspettare.
La domenica mattina è sempre stata bianca, calma, anche in estate, anche quando quel risotto forse è fuori stagione, quando si aspetta, con calma, di poter uscire, di godere del sole, del caldo, della natura pronta e accogliente.
La domenica, ha il suo sapore, la domenica ispira, fa scrivere.
C'è un motivo per cui in tanti, ma mai troppi, cantanti hanno dedicato alla domenica mattina le loro canzoni, no?
E sì, ci metto in mezzo pure i Maroon 5 dei primi tempi, quelli che ancora ascolto con piacere ma con un brivido di imbarazzo, che hanno composto, su una domenica mattina, una domenica che arriva dopo un sabato d'amore, la canzone su cui più mi piace guidare:

Sunday morning, rain is falling and I'm calling out to you
Singing, someday it'll bring me back to you.
Find a way to bring myself back home to you

Poi, ovvio, ci sono loro. Ci sono i Velvet Underground, che sulla domenica mattina, sulla domenica mattina bianca, calma, in cui l'alba, la luce arriva, e coglie lì, i pensieri ancora attorcigliati fra le lenzuola, i dubbi, i ripensamenti, il passato con le sue domeniche, le sue strade rimaste in sospeso.

Early dawning
Sunday morning
It’s just the wasted years
so close behind

Perché la domenica mattina ci si rigira fra lenzuola stropicciate, si pensa, si fantastica sul futuro, sul passato, si ripensa al passato, a sensazioni e sentimenti, a strade perse e lasciate andare. Poi ci si alza, in quella luce bianca della domenica mattina, e si torna all'oggi, lasciando quelle ombre al loro posto.
E la luce la si trova, e ha il colore bianco di una pagina in cui scrivere, di una pagina ormai riempita.

7 commenti:

  1. In piena sessione, ti dico la verità, sono così calato nel mio bunker da non sapere distinguere la domenica dagli altri giorni. Del tipo: tutti si lamentano del lunedì, ma a me faceva schifissimo pure il giorno prima e quello prima ancora. Con le traduzioni di latino che vanno meglio del previsto (sono arrugginito, ma le scorribande di Nerone mi divertono, a modo loro), da qui a giugno qualche altra domenica di primavera/estate me la godrò. Oggi, infatti, ho in mente anch'io di non fare niente. E, parlando di canzoni a tema e di traslochi, come scordarsi dei Subsonica con Di domenica? :)

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    1. Subsonica troppo freschi per citarli, ma sì, possono starci!
      Io più del lunedì temo il martedì, in cui la settimana sembra ancora lunga e infinita, mercoledì già fa da collinetta e divide in due, giovedì vola, venerdì è venerdì. Certo, parla la me che lavora, a quella che studiava poco importava del giorno se c'era un esame in vista ;)

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  2. Non sono un grande fan della domenica, ma questo tuo ottimo post mi ha fatto cambiare quasi idea su questo giorno. ;)

    E comunque i Maroon 5 dei primi tempi si possono ancora ascoltare senza troppo imbarazzo, a differenza di quelli degli ultimi tempi. XD

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    1. Mi stai dicendo che non canti Sugar in macchina come se non ci fosse un domani, quando nessuno guarda?!

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    2. Allora senza alcun imbarazzo, ve lo dico che posso cantare TUTTO Songs about Jane al volante come fossi dentro un videoclip anni '90 :)

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  3. La domenica è il giorno più bello, tanto che di affannarmi a scrivere proprio non c'è voglia, anche se un post così a settimana potrei anche scriverlo, solo che non so cosa dire, ma forse mi verrà in mente qualcosa ;)

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    1. Le idee arrivano, magari all'ultimo proprio come in questa domenica davanti a una pagina bianca. Sempre facile non è, ma è un bell'esercizio e ci si tiene in forma con la scrittura ;)

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