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24 giugno 2017

You Instead (Tonight You're Mine)

E' già Ieri -2011-

Estate, tempo di concerti e di festival.
Ma lo devo ammettere: non sono una tipa da concerti.
Ci ho provato, in passato, con nomi altisonanti (v. Muse e Radiohead e Mumford and Sons) ma qualcosa non scattava, la scintilla, dell'esperienza unica, dell'emozione dell'irripetibile, non arrivava. Come si dice, il piacere era più nell'attesa che non nel momento stesso.
Qualcosa potrebbe però cambiare, e non solo il partner in crime da portarmi a vedere gruppi e cantanti che adoro -che, bisogna ammetterlo, è fondamentale- ma parlo di esperienza di un festival, perchè un film può aprirti gli occhi, può farti desiderare di essere lì, con i protagonisti.
Nella fattispecie, nel fango, nel rock and roll, nella festa e nella baldoria della Scozia, dove si tiene annualmente il T in the Park.



Proprio nei 3 giorni del festival è stato girato questo film che di musica, di festa e di amore parla.
La trama, di per sé, non è niente di speciale:
Lui è un cantante, piuttosto borioso e annoiato, famoso e riconosciuto.
Lei è una cantante, piuttosto ribelle e orgogliosa, emergente e divertita leader di una band tutta al femminile.
Si incontrano, si scontrano, iniziano a litigare e a minacciarsi, finché non interviene uno degli organizzatori del festival, particolarmente spirituale e religioso, e decide di risolvere la questione a modo suo: ammanettando i due.
I due, così, saranno costretti a passare la giornata e la nottata assieme, e dall'iniziale odio, dai bisticci e la poca cooperazione, cercando in tutti i modi e con tutti i mezzi di liberarsi, finiranno ovviamente per andare d'accordo, e anche qualcosa di più.


La trama, come visto, è la più classica dei boy meets girl, ma immersa nel fango, nel caos, nella folla di un festival di musica, dove la musica la si fa, anche e forzatamente a quattro mani.
Come sempre, in questi casi, in questi film, a fare la differenza sono gli attori coinvolti, e qui abbiamo non solo la punk Natalia Tena, ma soprattutto il bel Luke Treadway che già con la sua voce aveva conquistato i gattari di tutto il mondo con A spasso con Bob. Insieme, fanno faville, soprattutto sul palco, soprattutto con la voce e le canzoni scritte appositamente per il film.
Poi, sì, ci sono nomi come Paolo Nutini, Calvin Harris e pure i Proclaimers che passano, cantano e si fanno sentire.
Poi ci sono i comprimari, che trovano il loro posto, che mostrano come un festival si vive e si muove, creando piccole storie a margine, che fanno desiderare di essere lì, di diventare finalmente una tipa da concerti, anzi, da festival, ammanettata a Treadaway sarebbe ancora meglio.
Il regista David Mackenzie (balzato agli onori delle cronache quest'anno con Hell or High Water) si muove magistralmente in questa confusione, lasciando aperte porte e possibilità, interagendo con le 85.000 persone che al festival nel 2010 hanno partecipato.
E sì, di per sé You instead è poco originale, sì, a tratti, in quelle lunghe sequenze musicali, sembra di essere dentro un videoclip, ma sì, si esce dalla visione con un sorriso sulle labbra, e con la voglia di comprare il primo biglietto per un concerto disponibile.


Regia David Mackenzie
Sceneggiatura Thomas Leveritt
Musiche Brian McAlpine
Cast Luke Treadaway, Natalia Tena
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4 commenti:

  1. L'ho visto diverse estati fa, e con lo stesso sorriso.
    Poi ricordo un mashup fantastico, ma fantastico proprio, con Tainted Love.

    Neanch'io tipo da concerti, nonostante invidi molto i tuoi. E' che c'è la gente.

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    1. Quel mashuup è fantastico davvero, e diciamo pure Treadaway ;)

      Il mio vero problema non è tanto laggente, ma trovare la persona giusta con cui andarci e poter cantare e ballare senza vergogna sottopalco, non sugli spalti...

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  2. Pure io ho visto i Muse dal vivo, addirittura due volte, quando non erano ancora strafamosi e non se la tiravano come ora... :)
    Anche se oggi non mi piacciono più granché, il ricordo di quei live è ancora vivo.

    Comunque nemmeno io sono troppo un tipo da concerti, preferisco la musica registrata in studio.
    E sono un patito di film musicali e boy meets girl, ma questo non l'avevo mai sentito nominare e dovrò cercarlo...
    Non è mica una di quelle visioni che si trovano solo su Netflix, vero? ;)

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    Risposte
    1. I Muse li ho visti a San Siro con il Resistance Tour, l'inizio del loro declino insomma. Emozionante, ma sarà che ero negli spalti, sarà che mancava complicità con gli amici accompagnatori, come primo grande concerto, non è scattato quel qualcosa.

      Il film lo si trova nei soliti modi, e tra musiche, cammei, e protagonisti, ti conquisterà ;)

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