Archiviato con successo un 1992 di scandali, corruzione e pulizia, si approda ad un 1993 dove la corruzione, gli scandali e la pulizia continuano.
E continua una serie Sky che poco ha da invidiare ai prodotti oltreoceano, che mostra il nostro marcio senza problemi, che si permette libertà storiche ma non ambientali.
Siamo sempre lì, divisi tra la Roma della politica e la Milano della TV, siamo sempre a seguire gli intrallazzi di Leonardo Notte, di Veronica Castello, di Pietro Bosco e di Luca Pastore (con Bibi Mainaghi fortunatamente messa in disparte). Il primo, calca la mano, scende in territorio nemico e finisce per innamorarsi e accasarsi con l’ex di colui che ha ucciso, senso di colpa? Ricerca di redenzione? Il quadretto famigliare però funziona bene, così come va alla grande la sua carriera al fianco di un Berlusconi imprenditore sempre più tentato dalla politica, dalle idee di marketing e azienda da usare per il Paese (ricorda qualcuno?), ma i sogni non sono per sempre, e infatti la pioggia fa emergere colpe e passato, Pastore non dimentica e le manette ai polsi di Leonardo le fa scattare.
Pastore che continua la sua marcia di vendetta, continua ricerche e piste e prove contro case farmaceutiche e un giro di mazzette che arriva fino in alto, e nel farlo, incrocia la sua strada con la bella e disinibita e altrettanto malata Eva, trovando una ventata di gioia e speranza, che, ovviamente, non ha vita facile.
Pure Bosco all’interno della Lega non sa più che pesci pigliare, non sa dimenticare Veronica e affoga nell’alcool la sua disperazione, cercando invano di avvicinarsi, di scalare la piramide del potere, passando per salotti buoni e cappi televisivi.
Infine c’è lei, Veronica, che tutto vuole e con ogni mezzo, che non si ferma davanti a nessun ostacolo, che nasconde le sue fragilità e le sue tristezze dietro il trucco perfetto e dietro un sorriso a favore di telecamere. L’amore sembra trovarlo pure lei, e pure la redenzione, ma il lupo perde il pelo (fulvo) ma non il vizio, compiacendo così i fan al maschile.
In un 1993 caratterizzato ancora da attentati, da arresti eccellenti e da suicidi sospetti, a interessare sono però più le vicende di questi personaggi fittizi ma ormai così veri, il modo in cui le loro vite si intrecciano fra loro o fra chi allora c’era. E se scade un po’ la sceneggiatura -con frasi e scene non certo originali e quasi da fiction- ma non il quadro generale, si solleva la colonna sonora decisamente DOC con i pezzi di quell’anno, e la fotografia.
Il finale accelera gli eventi (anche troppo) e lascia in sospeso il destino dei nostri, pronti a partire, a cambiare, a prendere altre strade. Li ritroveremo, per l’ultima volta, in un 1994 con cui fare i conti, inevitabilmente.
Una seconda stagione decisamente migliore, sia qualitativamente e quantitativamente, come la mia recensione di oggi (che combinazione) spiega e dice ;)
RispondiEliminaQualche sbavatura c'è, nel senso che qualche frase facile, qualche passaggio di sceneggiatura forzato, l'ho trovato, soprattutto nel finale. Però continua a farsi seguire che é un piacere.
EliminaAncora non mi sono messo in pari, ma ho accumulato un ritardo tale percui potrei vederlo quando uscirà 1994. ;)
RispondiEliminaFord, secondo me non riuscirai a vederlo prima del 2093. ;D
EliminaIn tuo aiuta posso dire che una puntata tira l'altra, cosa che non credevo o ricordavo. Questa seconda stagione in un paio di giornate l'ho divorata ;)
EliminaPer me sono mancate la scintilla e l'originalità della prima stagione. Questa volta mi sembra abbiano giocato un po' troppo sul sicuro, replicando la stessa formula. Anche la colonna sonora, che da fan dei 90s ho pure apprezzato, è stata ad esempio utilizzata nello stesso identico modo, alternando cose dance tamarre a ballate grunge.
RispondiEliminaI flashback sul giovane Notte poi li ho trovati francamente evitabili.
Sempre notevole comunque Miriam Leone. :)
Inoltre, molto interessante pure la parte su Berlusconi che, pur non dicendo niente di nuovo, è ancora oggi più che mai attuale visto che, con il vento che tira, il prossimo anno temo che potremmo ritrovarcelo come Premier. Ancora una volta. Da qui alle elezioni comunque molte cose potrebbero ancora cambiare sia nel panorama nazionale che internazionale, così come i Leonardo Notte della situazione potrebbero cambiare casacca più volte.
Su quanto sia ancora tristemente attuale la serie ci si potrebbe scrivere un libro, che amarezza... Poi sì, manca l'effetto sorpresa, manca qualche clamore, ma che ci si concentri di più sui personaggi fittizi l'ho apprezzato. Il gran finale tirerà le somme.
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