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3 luglio 2017

Fargo - Stagione 3

Mondo Serial

Fargo torna, puntuale d'estate, puntale con la sua neve a rinfrescarci.
Cambia la storia, cambia pure il luogo, Fargo non è ambientato a Fargo ma diviso tra Eden Prairie e Eden Valley, ma sempre in Minnesota siamo, e nel 2010.
Il motivo di questa divisione ha a che fare ovviamente con il sangue, l'assonanza è un indizio per quella prima macchia che porterà a una scia quasi infinita di cadaveri con cui fare i conti e a giochi del destino a cui stare attenti.
La storia da seguire riguarda due fratelli e la loro faida, due fratelli agli antipodi, tanto di successo e ricco uno, tanto scapestrato e capace di arrabattarsi il secondo. A dividerli, un francobollo che vale una fortuna e che ha fatto la fortuna del primo, e una donna, sexy e genialmente criminale, che vuole sposare il secondo e arricchirsi, con il bridge o in altro modo.
Il loro piano, va da sé, non è perfetto, e richiama l'attenzione di una poliziotta in crisi, che perde quell'unico parente, o quasi parente, e vuole saperne di più, vuole risolvere le questioni rimaste in sospeso pur non essendo più formalmente il capo.
Di mezzo, ci si mettono anche dei loschi figuri che tutto sembrano manovrare, che ricattano e uccidono senza pietà.



Le situazioni, sono surreali come al solito, i toni grotteschi, e si fatica un po' ad entrare nella stagione, ma a conti fatti, appassiona e convince più della seconda, e vista l'originalità della trama (v. l'episodio The Law of Non-Contradiction e Aporia), dei dialoghi, e di alcune scene cult (quella al bowling), si mette in pari con la prima.
Il trucco è sempre quello: abbandonarsi a un ritmo rallentato, a un dipanarsi degli eventi in cui poco a poco tutto si incastra, e mettere in conti più morti del previsto.
Si fa il tifo per quel secondo fratello, si prova pena per il primo, si segue l'arguzia della poliziotta e l'acume della sexy criminale, mentre si odia, e si prova disgusto, per quei loschi figuri dalle losche abitudini.


L'entusiasmo non è solo merito del mio amato Ewan, qui in doppia veste, non bello come al solito ma come al solito bravo, mettici una Carrie Coon da favola, e una sexy e caparbia Mary Elizabeth Winstead, e il cast si fa da applausi.
Da mettere in conto, poi, un'ambientazione anni '70 pur essendo a soli 7 anni fa, dove la tecnologia è limitata, i colori spenti, e la musica, centrale e funzionale, usata in modo geniale a dir poco.
Il freddo, la neve, i personaggi assurdi, l'uomo medio, insomma, il cinema dei Coen, ha trovato nuovamente posto nel piccolo schermo, non più a Fargo, vero, ma in un luogo e in un modo in cui molto si potrebbe ancora inventare.
Basta trovare l'idea giusta, e Noah Hawley lo sa bene, e la sta aspettando per la quarta stagione.


6 commenti:

  1. Avevo qualche dubbio, o più che altro poca voglia, dopo una seconda stagione per me tutt'altro che entusiasmante. Anzi, ho fatto fatica a finirla, dividendola in un mese. Dov'erano gli istrioni e il black humor della prima? Qui, soprattutto per McGregor, ho più incentivi. Finisco la Watts (che "floppa", non per colpa sua) e la inizio. ;)

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    1. La Watts ispira poco e la tiepida accoglienza non invoglia, questo Fargo ha dalla sua un'ottima trama e ottimi intrecci, più personaggi folli. Poi, ovvio, il ritmo è quello, e dopo essermi addormentata dopo un quarto d'ora del primo episodio, ho tenuto duro con un binge watching di pochi giorni. Quindi sì, i toni si alzano ;)

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  2. Io invece la stagione che ho preferito è la seconda.
    Questa mi è sembrata troppo discontinua, con alcuni momenti, personaggi e interpretazioni ottime (Carrie e Mary Elizabeth) e altre cose che mi hanno convinto meno, tra cui un doppio McGregor per me parecchio deludente negli ultimi tempi.
    Le vicende poi hanno cominciato a farsi ripetitive e il finale, molto coeniano, non mi è piaciuto granché.
    Se la quarta stagione non la fanno, non mi dispiacerà molto.

    P.S. Gypsy con Naomi Watts a me sta intrigando parecchio!

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    1. La seconda era forse più confusa, e pur piacendomi, mi ero appassionata meno alla storia. Qui i cattivi da sconfiggere, la coppia che vuole il riscatto e la poliziotta che indaga, mi han intrattenuta a dovere, e il finale coeniano e pieno di sangue mi ha convinto.

      P.S. Ora mi mettete in crisi, finiti i recuperi e quando riuscirò a rinnovare Netflix -e avere internet in casa- gli darò una chance.

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  3. Sono ferma al primo episodio, ma non per colpa sua...

    Però dalle mie parti c'è un premio per te:
    https://delicatamenteperfido.it/liebster-award-2017/

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    1. Al primo episodio io sono crollata sul divano, ma non solo per colpa sua. Recuperato il sonno, l'ho divorato.

      Passo a ritirarlo!

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