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4 agosto 2017

Magic Magic

E' già Ieri -2013-

Gli horror psicologici sono di solito quelli che danno più soddisfazioni.
Bando al sangue, alla violenza, alla truculenza, è quando qualcosa non va a livello mentale che i brividi si fanno sentire.
Così pensavo per Magic Magic, titolo appuntato in agenda da qualche mese, che aveva dalla sua un cast di tutto rispetto e ben visto da queste parti (Juno Temple, Emily Browning, Michael Cera) e una regia che inaspettatamente ho incrociato solo la settimana scorsa con un drama gattaro ma in realtà più anziano come Gatos Viejos.



La storia: un gruppo di amici parte direzione costa del Cile per una vacanza, ad unirsi a loro (due cileni, un'americana fidanzata con uno dei due, e un figlio di un diplomatico americano che in Cile ci vive da due anni) c'è anche la cugina di lei, che per la prima volta esce dagli Stati Uniti.
Si parte male, però, con il ritardo di quest'ultima, le sue esigenze che fanno perdere la pazienza e quella cugina che la abbandona improvvisamente per tornare in città, promettendole di farsi viva il giorno dopo.
Lei, Alicia, timida e riservata, si ritroverà in balia di un gruppo chiassoso che fin da subito mal la giudica e mal si pone con lei, senza contare scelte di abbandono e di maltrattamento animale non estremo, ma comunque non promettente.
Aumentano così i problemi, aumenta la solitudine, con la cugina che non si fa vedere e i ragazzi che si divertono anche troppo a prenderla in giro, a creare situazioni d'angoscia.
Ci si aspetta il peggio.
Se non fosse che la situazione si ribalta, che lei, Alicia, forse fa vedere anche a noi più di quello che è, che le pressioni, i giudizi, sono quelli che si crea, e cerca di superarli, cerca di cambiare e farsi accettare, ma finisce sempre nel peggiore dei modi.
Aumentano così le situazioni portatrici di ansia, in cui la stessa Alicia e la sua mente cambiano ai nostri occhi, finendo per essere lei, quella da tenere d'occhio.


Da che parte stare? Come leggerlo un film simile che parte bene, con ottime premesse, non le rispetta e finisce nel peggiore dei modi, in un finale sospeso che no, non si accetta?
Troppi sono anche i simbolismi, le metafore tra pecore-animali feriti o abbandonati, le chiavi di lettura con la tradizione locale che si scontra con la medicina riconosciuta, il sesso che si vuole e si nega, il tutto a creare strati che, nella stanchezza che incombe e nel mal sopportazione per una protagonista debole per cui si dovrebbe in realtà patteggiare, infastidiscono.
Nulla da eccepire per quanto riguarda il lato tecnico, con musiche che fanno da contrappunto e aiutano ad aumentare almeno un po' il livello (comunque basso) dei brividi, o la fotografia, dai suoi colori spenti con particolari acidi, o gli attori, da una succube Juno Temple a un inquietante e urticante Michael Cera.
Ma manca qualcosa, manca un senso o un'unitarietà al tutto, manca la bellezza che cercavo, il brivido che aspettavo.


Regia Sebastián Silva
Sceneggiatura Sebastián Silva
Musiche Daniel Bensi, Saunder Jurriaans
Cast Juno Temple, Emily Browning, Michael Cera, Agustin Silva
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Grado di paura espresso in Leone Cane Fifone:
1 Leone su 5

5 commenti:

  1. Nonostante il cast (soprattutto la Browning, che stalkero dai tempi di Una serie di sfortunati eventi), l'ho sempre evitato. Temendo, e non a torto, intuisco, di capirci poco e niente.

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    1. Per capirlo, a grandi linee, lo si capisce, è che poi lo si calca con metafore e sottotesti che non si ha la voglia di approfondire, o almeno, non io, con quel finale così e quella seconda parte irritante. Brividi non pervenuti.

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  2. Un film che ricordo più che altro per il cast, con un Michael Cera assurdo, un'ottima Juno Temple e un'ancora più ottima Emily Browning, mia nuova icona. :)

    Andando a ripescare la mia recensione, l'avevo trovato originale ma pure per me si perdeva parecchio nel finale. Un'occasione sprecata, però un'occasione sprecata affascinante...

    http://www.pensiericannibali.com/2014/10/magica-magica-juno.html

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    1. Originale sì, ma stancante pure, e arrivata a quel finale tronco, c'è stata più rabbia che paura.
      La tua recensione è particolarmente formale e tecnica, questa sì che è una sorpresa :)

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    2. Era il 2014, chissà cosa mi è preso?
      Devo essermi sbagliato... :)

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