Ansia di svegliarmi tardi la domenica, e non aver scritto.
Ansia di aver troppe cose da fare il sabato, e non poter scrivere per la Domenica.
Ansia prima di un lungo viaggio.
Ansia per prenotare quel viaggio.
Ansia per l'andare in aeroporto, sempre in ritardo.
Ansia per quelle prime ore di spaesamento, in cui l'albergo non si trova.
Ansia di arrivare al cinema e non trovare più i posti prenotati con attenzione.
Ansia di arrivare tardi al cinema, e perdere l'inizio del film.
Ansia per dover parlare davanti ad un pubblico, e perdere il filo del discorso.
Ansia per una strada nuova, mai fatta.
Ansia per l'autostrada.
Ansia per i sorpassi.
Ansia nel non trovare parcheggio, o trovarne solo uno, impossibile da fare o in cui mi incastro.
Ansia per il tempo che passa, e io lo sto perdendo.
Ansia per i 30 anni che arrivano, e le tante cose che vorrei ancora fare.
Ansia per i cambiamenti che vorrei, ma che spaventano.
Ansia di trovarmi uguale, ansiosa, nonostante questi cambiamenti.
Lo so, parlare di ansia di questi tempi è come sfondare una porta aperta.
Come se i social ci avessero fatto capire di vivere in un mondo di ansiosi, sentendoci così un po' meno soli, un po' meno unici, nelle nostre ansie.
Ho cercato -con ansia- un fumetto in cui non succedeva nulla per le prime vignette, poi la parola ANSIA veniva pronunciata dal protagonista, e quello stesso fumetto diventava magicamente il migliore dell'anno, vincendo ogni premio.
Il fatto è che siamo fatti di nostalgia e di ansia, o almeno questo è quello che sembra.
Un'amplificazione delle nostre paure, che si alimentano negli stessi canali che ne danno voce. L'ansia di non viaggiare abbastanza, di non essere belli abbastanza, di non essere bravi abbastanza, per colpa di un mi piace di meno, di una condivisione mancata, di un cuore che non diventa rosso.
Come se questo fosse lo specchio della realtà. Di noi.
E allora, divisi tra la nostalgia del passato e l'ansia per il futuro, sembra sempre che il presente non ci interessi, che la frenesia a portata di tasto sia più importante.
Non è un caso, credo, che per disintossicarsi in Giappone (o Cina, l'articolo l'avevo letto anni fa, è rimasto impigliato nella mia memoria e Google non collabora a farmelo ritrovare) siano nate delle vere e proprie prigioni per volontari.
E sì, in Giappone (o Cina) tutto è estremo, la loro routine viaggia ad anni luce di distanza da noi. Ma ora, oggi, ci sono centinaia di giovani che le loro vacanze le passano in prigione. Chiusi all'interno di gabbie, di mura e di giardini, senza telefono, senza connessione, a ritrovare un po' di se stessi, che nel mentre si è perso in quell'ansia e in quella corsa in cui si vive.
Quasi un controsenso, un'assurdità, o forse l'ennesimo evitare quelle ansie da viaggio che attanagliano anche me, ansie che però combatto a suon di prenotazioni.
Io, di mio, so che quando l'ansia si fa troppo pressante, quando un viaggio è imminente, una visione al cinema pure, la soluzione non la trovo in quei palliativi che mi rilassano nelle notti più tese (vedi foto - che non è una marchetta), ma -semplicemente- nel parlare delle mie ansie, pure nello scriverne, e soprattutto in un abbraccio di quelli stretti stretti, che pure Grey's Anatomy lo annoverava come miglior cura in casi simili e chi sono io per non dar ragione a Grey's Anatomy?
In questa tarda domenica, in cui mi sono svegliata con l'ansia di dover scrivere di Ansia, auguro a questo mondo di ansiosi che corre troppo veloce, di trovare il tempo per parlarsi, confrontarsi, e soprattutto, per abbracciarsi stretto stretto.
Non per dire, ma mi hai messo ansia anche a me, che poi già sono un pochettino ansioso di mio ;)
RispondiEliminaMi scuso, non volevo, anche se effettivamente a rileggermi il cuore ha iniziato a battere più forte... vai di abbracci e valeriana ;)
EliminaNon ti facevo ansiosa. Secondo me è tutta colpa dell'influsso del Cannibale. ;)
RispondiEliminaMamma mia, che ansia che sei anche te Ford. XD
EliminaSu su, fate i bravi, non fatemi sentire in ansia per l'ennesima lite. Abbracciatevi! ;)
EliminaSull'ansia di affrontare il pubblico ti capisco in pieno: proprio ieri sera ho dovuto parlare davanti a un centinaio di persone (per alcuni sono pochissime, a me pareva una platea sterminata...) e so cosa si prova, specialmente per chi non ha un carattere esattamente estroverso. Però non ti seguo sull'ansia dello scrivere: il blog dev'essere gioia, passatempo, piacere. Il giorno che mi arrovellerò perchè non so più cosa scriverci, semplicemente smetterò. E' il bello dei blog non essere vincolati a impegni precisi :)
RispondiEliminaPer il cineforum che ho aiutao a organizzare ho dovuto parlare di fronte a una ventina di persone. Niente, non ce l'ho fatta, è subentrato il collega a salvare la situazione e io me ne sono stata lì, seduta e imbarazzata.
EliminaSull'ansia di scrivere in realtà parlo solo di quelle Domeniche in cui mentalmente è tutto pronto, ma non ho il tempo per mettermici di sabato e svegliarmi con il pensiero di dover scrivere mi piace poco. Questa rubrica resta però quella che più mi coinvolge, quindi anche se qualche ansia c'è, e qualche sbuffo pure, soprassiedo volentieri.
Mi sentivo abbastanza tranquillo, poi ho letto questo post...
RispondiEliminaParlarne farà bene a te, ma così l'ansia la fai venire agli altri ahahah
Chiedo scusa anche a te, e che mi sono trattenuta nell'elenco perchè di fatti, persone e situazioni che mi mettono l'ansia sono piene le mie giornate!
Elimina"Ansia di svegliarmi tardi la domenica, e non aver scritto": beata tu che rischi di svegliarti tardi :D. Comunque a parte gli scherzi, io preferisco ormai non fare più tardi la sera e sfruttare bene la mattina per essere al massimo produttivo :).
RispondiElimina"Ansia prima di un lungo viaggio.
Ansia per prenotare quel viaggio.
Ansia per l'andare in aeroporto, sempre in ritardo.
Ansia per quelle prime ore di spaesamento, in cui l'albergo non si trova": ecco, io non viaggio, ma devo dire che avrei livelli di iperansia in queste situazioni.
"Ansia di arrivare al cinema e non trovare più i posti prenotati con attenzione": è una vita che non vado al cinema, ma comunque qui non avrei ansia :D.
"Ansia di arrivare tardi al cinema, e perdere l'inizio del film": ecco, questo può capitare con qualche amico ritardatario!
"Ansia per dover parlare davanti ad un pubblico, e perdere il filo del discorso": io in genere ho provato la sensazione di quella fase iniziale dove il fiato non esce benissimo; non è piacevolissimo :D.
"Ansia per una strada nuova, mai fatta": diciamo che in questo caso è doveroso andare piano per non perdersi :D.
"Ansia per i sorpassi": in realtà ce l'ha mia mamma quando è in macchina con me :D. Pretende di dire "Ah non avevi la visibilità per il sorpasso", eppure è dall'altra parte :D.
"Ansia nel non trovare parcheggio, o trovarne solo uno, impossibile da fare o in cui mi incastro": fortunatamente non vivo in città..
"Ansia per il tempo che passa, e io lo sto perdendo": questa è un'ansia che non provo mai nella vita :).
"Ansia per i 30 anni che arrivano, e le tante cose che vorrei ancora fare": beata te che sei ancora sotto i 30 :D.
"Ansia per i cambiamenti che vorrei, ma che spaventano": mmm, se vuoi i cambiamenti non c'è ansia che tenga!
"Ansia di trovarmi uguale, ansiosa, nonostante questi cambiamenti": l'ansia non ci abbandona mai :D
Comunque l'ansia è causata in parte da questa società iperfrenetica!
"L'ansia di non essere belli abbastanza, di non essere bravi abbastanza, per colpa di un mi piace di meno, di una condivisione mancata, di un cuore che non diventa rosso": eh già, quando si hanno aspettative, poi viene fuori l'ansia; le nostre aspettative saranno infatti realizzate?
Invidio il tuo non avere ansie, o almeno non le mie.
EliminaQuanto allo svegliarmi tardi, sono una che preferirebbe vivere di notte, durante le vacanze di Natale c'è un vero e proprio fuso orario alternativo: mai a letto prima delle 3, mai in piedi prima di mezzogiorno. E in alcuni sabati e domeniche ci ricasco ;)
Ma io sono ansiosissimo :D
Eliminaio dovrei essere in ansia per un po' di cose - l'esame di guida, la maturità, le aspettative altrui che sento sul collo - invece boh, tutto sommato me ne sto bello tranquillo, mi viene quasi l'ansia di non avere troppa ansia ahahaha
RispondiEliminacerto che grey's anatomy è una bella fonte d'ansia xD
L'ansia di non avere ansie è come toccare il fondo :)
EliminaGrey's Anatomy l'ho abbandonato presto, probabilmente 25 stagioni fa, ma quell'episodio in cui un attacco di panico è stato gestito con un abbraccio è servito per rendere più piena di abbracci la mia vita da ansiosa. E funzionano ;)