Ah, le gioie di essere madre!
Il miracolo della vita, un piccolo te che cresce, che giorno dopo giorno cambia, diventa un altro, che arricchisce le giornate e crea nuove sfide avvincenti da affrontare, consolidando il tuo rapporto con il partner.
Palle!
Notti insonni, giornate infinite a far fronte anche a quei figli cresciuti che richiedono ancora più energia, un marito che si eclissa nel lavoro, un fisico devastato dalla maternità per niente sexy, e mentre dormire diventa impossibile, controllare tutto, essere anche una buona madre, sembra una missione persa in partenza.
Per questo, al terzo figlio -non previsto-, Marlo accetta l'offerta del fratello di avere una tata notturna. Una tata che bada alla piccola Mia, svegliandola solo quando è il momento di allattarla.
Tully però è più di una tata, è una giovane piena di vita e di energie da scaricare che aiuta Marlo a rimettere in sesto la sua vita, sistemando quella casa che non si ha il tempo di pulire a fondo, diventando una confidente, un'amica, una persona con cui parlare e confrontarsi, arrivando a ravvivare pure la sua vita sessuale.
Se si pensa a quei film di amicizia al femminile, di "unione in rosa" che tanto vanno in questo periodo, c'è da fare una precisazione: la penna è quella di Diablo Cody, e non c'è spazio per il melenso, per il buonismo. Ci sono frecciatine ironiche, c'è un confronto generazionale, ci sono riflessioni improvvise sulla depressione e sull'autismo, sulla mancanza di sogni e prospettive. C'è un bagno nella realtà, in cui anche una come Charlize Theron può ingrassare, può apparire scialba e poco elegante.
C'è quindi una sceneggiatura in cui singoli episodi, singoli dialoghi, fanno scattare l'applauso e che sanno inquadrare il mondo femminile, madri e donne, oggi, sdoganando stereotipi e maschere.
La regia è quella di Jason Reitman, che torna a collaborare per la quarta con la sceneggiatrice di fiducia, facendo un balzo che ricollega a quell'altra gravidanza imprevista, a un altro bagno di realtà e di confronto con la maternità che era Juno.
La musica è quella speciale, quella indie al punto giusto, quella che strizza l'occhio al passato con Cindy Lauper ascoltata traccia dopo traccia.
E poi ci sono loro, un'incredibile Charlize, che si trasforma, che scende sulla Terra in modo stupendo, e Mackenzie Davis, naturale e scoppiettante, che inanella un altro gran bel ruolo nella sua carriera.
Insieme, raccontano due generazioni a confronto, passati i 20 anni, superati a fatica i 30, i sogni di gioventù sono davvero messi in un cassetto o appaiono sbiaditi dalla noia, quel fisico che si manteneva anche a suon di sangria e bourbon si è visto "piombare addosso un camion della spazzatura alle 5 del mattino", quei cavalli su cui si saliva han lasciato il posto a una confortante panchina e poi ci sono i vuoti, c'è la solitudine, difficile da colmare.
E si arriva ad un finale magari un filino prevedibile, ma di quelli speciali davvero, che quei vuoti li sa riempire senza bisogno di grandi gesti, ma di abbracci, di condivisione, di bei film.
Voto: ☕☕☕☕/5
Dopo il girone di filmacci a cui l'estate ci sottopone, mi ci vorrebbe proprio qualcosa di così. Poi Reitman piace, sempre e comunque, anche nei film minori (avevo trovato adorabile Un giorno come tanti). Mi metto in cerca.
RispondiEliminaQuesto Reitman si risolleva da tutti i filmini in uscita o usciti, ha davvero un ottimo cuore, ti conquisterà... spero.
Eliminapss... lo si trova con i sub inglesi ;)
La trama non mi ispira per niente. Però confido in Diablo & Jason, che non mi hanno mai deluso. In passato. Adesso è tutto da vedere...
RispondiEliminaLa trama sa scavare a fondo rispetto a quel che sembra, e lo fa in un modo bellissimo che potrebbe conquistare pure te, sono pronta a scommetterci ;)
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