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25 settembre 2018

BoJack Horseman - Stagione 5

Mondo Serial

Può una serie etichettata come comedy affrontare paure, depressioni, dipendenze e scandali, in modo così profondo e serio?
Può una serie con protagonista un uomocavallo infrangere il cuore?
Può un personaggio come BoJack, egoista, egocentrico, distruttivo e audistruttivo entrare in quel cuore spezzato, spezzarlo ancora, e installarcisi?
Possono personaggi nati come secondari, avere il loro spazio, cercare la loro strada, diventando familiari con i loro difetti, le loro crepe e cicatrici ormai condivise?
Potrei andare avanti ancora a porre domande retoriche -la cui risposta è sempre "sì"- ma mi fermo qui, perché se mai c'erano dubbi, se mai potesse spaventare il rischio ripetizione con l'arrivo di una quinta stagione, un quinto anno insieme ad una serie comedy che comedy non è più, così non è.



Si va avanti, e BoJack torna protagonista: ancora una volta spaventato, desideroso di stare in regola, di non ferire o distruggere quel che attorno a lui cresce, protagonista di una nuova serie TV che lo rilancia con un personaggio complesso e difficile da scrivere. In tutti i sensi, sia perché quel personaggio finisce per avere molto di lui, del suo passato, sia per le crisi creative di uno scrittore creativo non così ispirato.
Come si sottolinea più volte, non sembra esserci distinzione tra set e vita reale, ormai le due vite e le due case si confondono, la partner di turno pure, mentre Princess Carolyn cerca di mandare avanti baracca e burattini cercando il tempo -e la possibilità- per avere anche un bambino e Mister Peanutbutter si butta a capofitto in un nuovo rapporto non così felice, non così bilanciato.
A prendere il sopravvento è allora Diane, autodistruttiva come il suo migliore amico, egoista ed egocentrica seppur capace di sforzi di generosità, e l'episodio a lei dedicato (The dog days are over, 5x02) saggiamente diviso in capitoli temporalmente non connessi, lo dimostra.


Se Todd è ormai protagonista di "a parte" a sé che sono ventate di leggerezza e comicità necessarie ad alleggerire la tensione che man mano si accumula, se Hollyhock compare solo per poco, cercando di sistemare disastri più grandi di lei, sono temi attuali e discussi nell'era del #metoo a prendere il sopravvento, a incastrarsi alla perfezione in una serie che da sempre sbeffeggia il mondo di Hollywoo(d), in grado così di dar voce a più verità: a chi con forza denuncia un certo maschilismo, a chi tace pur di non venire etichettata e a chi si sente vittima pur essendo colpevole. Ancora una volta, temi importanti, che da una serie comedy e animata continui a non aspettarti.
Come non ti aspetti un episodio fatto di 26 minuti di monologo da una serie che aveva avuto finora il suo vertice in un episodio muto (Fish out of water, 3x04), senza dialoghi, e che ora lascia senza fiato, senza parole, per la bellezza, la profondità, il male che fanno quelle pronunciate da BoJack davanti ad una bara chiusa. Free Churro (5x06) è forse uno degli episodi più belli di sempre, in cui i tempi sono calibrati, in cui la voce è perfetta, in cui quelle frasi, quell'analisi del passato, del presente, quello psicoanalizzarsi di fronte agli altri, a noi, fa applaudire e pure piangere.
Poi sì, a fare da contraltare c'è pure Int. Sub (5x07) che smorza la tensione, che gioca con nuove identità da dare ai personaggi mentre affrontano ancora una volta loro stessi.
Il punto e il riassunto di tutto, è che BoJack Horseman è una serie grandiosa, una serie che non smette di sfornare idee originali, di rigirare a piacere idee già utilizzate, la realtà che ci circonda, con un umorismo nero e ironico, con una capacità di scrittura che merita una standing ovation.
Anche, e soprattutto, quest'anno.


Voto: ☕☕☕☕½/5

4 commenti:

  1. Sono al nono episodio (un gioiellino anche l'ottavo, sulle relazioni fallimentari di Peanatubutter). Devo dire che la qualità è sempre alle stelle, sì, ma che quest'anno mi sta emozionando un po' meno del solito, soprattutto dopo i fasti e la commozione della stagione precedente. Anche il sesto episodio: l'ho trovato un esercizio di stile straordinario, con un Arnet da Emmy, ma non mi ha preso il cuore. Comunque, poco male. Confido negli episodi che restano. :)

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    1. Non so se ha toccato le corde giuste, ma il sesto episodio mi ha lasciato una depressione addosso da cui ho faticato ad uscire per un po' di giorni. Il fatto che si sia alla quinta stagione e l'effetto e il livello di creatività siano ancora così grandi, è davvero impressionante.

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  2. Devo vedere le ultime due puntate. E ammetto che, diversamente da mr.Ink, ritengo questa serie ai livelli delle precedenti tre, anche perché riesce a dare qualcosa di più:

    - Diane diventa un personaggio negativo (almeno fino alla 10° puntata), anche se capisco le sue ragioni. Ma alla fine si è impuntata per la storia del "New Mexico" e quello, secondo me, era più un capriccio suo, che la volontà di "migliorare" l'amico Bojack. Terribile quando fa il ghigno malefico inserendo nello script della serie il riferimento al "new Mexico";
    - Mr. Peanutbutter pure, nell'episodio citato da mr. Ink, si rivela nel suo aspetto peggiore, quello di uomo che riesce a far peggiorare la donna che le è vicina perché incapace di crescere e maturare.

    Free Churro è un episodio che lascia senza fiato, poi non mancano le parti divertenti nella serie, il robot del sesso di Todd è meraviglioso :D.

    Comunque da tradizione la serie dispari di Bojack è quella che finisce male...quelle pari invece lasciano sempre spazio alla speranza. Vediamo se sarà così.

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    1. Come sai con Diane ho sempre avuto un rapporto difficile, ma in questa stagione un po' c'ho fatto pace: mostra più ferite nell'episodio a lei dedicato, sa essere meno egoista aiutando sia BoJack che Peanutbutter, che è e resta il mio personaggio di punta, capace di stemperare le situazioni, di trovare sempre quel lato positivo che come gli altri protagonisti fatico a trovare anch'io ;)

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