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8 maggio 2019

Sorry To Bother You

È già Ieri -2018-

Buongiorno,
scusi il disturbo, posso parlarle di un film non così facile?

tu tu tu

[più personale, più convincente]


Buongiorno,
scusi il disturbo, sono Lisa, gestisco un blog e oggi vorrei proporle la visione di un film piuttosto strano.

tu tu tu tu

[sii più diretta, cerca di incantarli]


Buongiorno,
scusi il disturbo, sono Lisa, scrivo di cinema e oggi vorrei proporle un film davvero particolare.
Si intitola Sorry to bother you, sì, proprio come ho iniziato io questa telefonata, e s'intitola così perché di telefonate si parla.
Cassius Green per sbarcare il lunario e saldare i debiti con lo zio che gli affitta il garage, inizia a lavorare in un call center e a scalare lentamente la classifica delle vendite. Merito della sua voce da bianco, che tira fuori per conquistare i clienti, fingendosi così sicuro di sé, ricco, accattivante. Sorry to bother you è un film altamente politico e impegnato...

tu tu tu tu

[la politica spaventa sempre, scema io! Riprova!]




Buongiorno,
scusi il disturbo, sono Lisa, scrivo di cinema e oggi vorrei proporle una strana commedia che solo commedia non è.
È una grande metafora soprattutto, che ironizza su lavoro, sfruttamento, arte ma soprattutto razzismo.
Non scappi, non si preoccupi.
Gliel'ho già detto che è una commedia?
Di quelle strane, ma strane forte, ambientata in un presente che ha però derive da futuro distopico non importanti come quelle di Black Mirror, anche perché qui il nero non è quello macabro, ma quello di uno humour davvero particolare.
Il protagonista è Lakeith Stanfield, già visto in Atlanta e che incarna alla perfezione lo svogliato Cassius Green, che vivacchia senza uno scopo, amando la sua Detroit, artista in erba e provocatoria. Diventato Power Caller, la sua vita cambia ma non in meglio. Osteggiato dai vecchi amici, deve vedersela con la fama virale di youtube, con quei colleghi che continuano lo sciopero, e con un capo tentatore che nasconde segreti altrettanto assurdi.


Lo so che Stanfield non le dice molto come nome, ma se le dico la bella Tessa Thompson? E l'ormai ex The Walking Dead Steven Yeun?
Nomi non così di presa mi dice...
Ok, ce l'ho: Armie Hammer!
Qui in veste di cattivo mefistofelico, ma sempre bello e seducente, mi creda.
Sono una venditrice onesta, e con lei mi sento di potermi sbilanciare: non è un film facile Sorry to bother you, ha un umorismo davvero particolare (l'ho già detto?) che non sempre fa sorridere, non sempre lo si coglie. Un po' come certe commedie di Michel Gondry, che non a caso il regista Boots Riley cita.
Non si capisce nemmeno bene il punto fermo contro cui vuole battersi, fra sindacati, diritti dei lavoratori, razzismo e politica. Ma la musica è quella giusta, i colori sono quelli giusti, i personaggi lo sono, che si muovono veloci, provocando.
Si resta piuttosto spiazzati insomma, ma creda a me, lo provi, ne vale la pena.
È ancora in linea?

Voto: ☕☕/5


4 commenti:

  1. Te lo concedo, me l'hai venduto ancora prima che riagganciassi!

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    1. È stato più facile del previsto, a me l'aveva venduto il Cannibale ma un po' di avvertenze ho dovuto inserirle :)

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  2. Io sono ancora in linea, ma mi sa di essere tra i pochi.
    Questo film, soprattutto in Italia, ce lo siamo filati in non molti ed è un peccato, visto che è tra le rare produzioni ammeregane recenti con un po' di fantasia e originalità.

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    1. Pensa che trovando il poster qua e là ero convinta fosse solo una produzione teatrale. Il clamore qui non è arrivato, ed è un peccato perché per quanto la visione non sia delle più facili, ne ha da dire!

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