Nome: Thomas Edison
... e George Westinghouse.
Famoso per: per aver inventato l'energia elettrica e mille altre scoperte, compreso il registratore di suoni e l'antenato del cinematografo.
... aver reso accessibile la corrente elettrica.
Biopic all'attivo: ben due nel 1940 (Tom Edison giovane e Il romanzo di una vita) e poi stranamente nient'altro, fino a questo The Current War che non definirei propriamente un biopic, ma un racconto su una pagina di storia che mi vede protagonista.
... nessuno prima di questo. Forse il mio nome inizierà così ad essere più conosciuto.
Anni raccontati: quelli della cosiddetta Guerra dell'elettricità in cui mi scontrai con Westinghouse. A dividerci idee e progetti, io a favore della corrente continua, lui della più pericolosa corrente alternata. Io forte del mio nome, lui della capacità di fare più strada con l'illuminazione.
... lui capace di screditarmi e di aiutare il governo a progettare la sedia elettrica, io che mi accaparro l'illuminazione della Fiera di Chicago, tié.
Come sono raccontati questi anni? come il più classico dei biopic, ovviamente. Cercando di dare ritmo e verve alla nostra guerra a distanza, puntando sul mio carattere non facile e sulla mia genialità.
... inserendo un terzo elemento: Nikola Tesla, che ha lavorato per entrambi senza ottenere la gloria meritata.
Punti di forza: noi, o meglio, gli attori che ci interpretano. Per me hanno scelto l'inglesissimo Benedict Cumberbatch che come sempre è un piacere osservare al lavoro anche se -vuoi per la sceneggiatura, vuoi per il solito ambiente in costume- sembra più annoiato del dovuto.
... per me l'ombroso Michael Shannon, che sembra pure lui un po' fuori luogo e annoiato in mezzo ad abiti eleganti e ambienti sfarzosi. Per Tesla quel fustacchione di Nicholas Hoult, ormai specializzato in biopic.
Punti deboli: mi ripeto: la classicità del tutto che non ti aspetti da uno come Alfonso Gomez-Rejon che aveva diretto lo splendido e frizzante Me and Earl and the Dying Girl. I suoi tentativi a vuoto di dare ritmo servono invece a rendere difettosa la sceneggiatura. Non aiuta una colonna sonora ripetitiva e alla lunga irritante, non aiutano alcune trovate di muovere la macchina da presa e di comporre le scene che cozzano con gli anni raccontati.
... nonostante i tentativi di rendere accessibile questa guerra, diventa tutto così tecnico e personale da non avere il mordente necessario. Il meglio sembra così avvenire a guerra finita, sulle solite didascalie finali a cui non perdono la sottile ironia che mi han dedicato.
Quindi? Quindi la lunga attesa per un film bloccato da due anni a causa dello scandalo Weinstein (che deteneva i diritti di distribuzione) io aspetto un biopic migliore a raccontare il mio genio, le mie invenzioni. Com'è che non c'han pensato prima e c'han pensato solo i Simpson?
... quindi ringrazio per aver reso il mio nome un po' più luminoso (ahaha) ma anch'io mi aspettavo di meglio.
Voto: ☕☕/5
Altro biopic da lasciar perdere, nonostante il regista interessante.
RispondiEliminaChe bomba, queste recensioni così!
Quando ho capito chi era il regista ci sono proprio rimasta male. Non so se perché il film è così classico o se per i suoi tentativi di darsi un ritmo che finiscono per infastidire...
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