8 ottobre 2019

Good Omens

Mondo Serial

Neil Gaiman alla scrittura, della serie stessa e del romanzo da cui è tratta.
David Tennant e Michael Sheen protagonisti.
Jon Hamm a comparire qua e là.
La voce di Frances McDormand come voce narrante, nei panni di Dio.
Quella di Benedict Cumberbatch come Satana.
E poi una folle storia che mescola religione, fine del Mondo e tentativi di salvarlo.
Com'è che ho aspettato tanto a vederla una serie TV così?
Questione di tempo, purtroppo.
Sempre tiranno.



Neil Gaiman alla scrittura, della serie stessa e del romanzo da cui è tratta.
David Tennant e Martin Sheen protagonisti.
Jon Hamm a comparire qua e là.
La voce di Frances McDormand come voce narrante, nei panni di Dio.
Quella di Benedict Cumberbatch come Satana.
E poi una folle storia che mescola religione, fine del mondo e tentativi di salvarlo.
Com'è da immaginarsi, le aspettative erano altissime.
Mi aspettavo una serie folle, geniale, fatta di situazioni paradossali, blasfeme, ironiche, cariche di humour inglese.
E queste ci sono.
Ci sono nella presentazione dei personaggi, nella bellissima bromance che unisce l'angelo dolce e pasticcione Azraphel e il demone stiloso e annoiato Crowley, c'è nel piano ineffabile di Dio: con il figlio di Satana che sta per scatenare l'Armageddon.
C'è nei personaggi secondari, non troppo in quel figlio di Satana e nei suoi amici, quanto nelle controparti celesti e infernali con cui Azraphel e Crowley comunicano -quattro cavalieri dell'Apocalisse compresi, ovviamente-, c'è nella bellissima strega Anathema (Adria Arjona) che grazie alla bis bis bis bis bis bis bis bisnonna e le sue profezie può anticipare gli eventi, se riesce a decifrarli.
A creare così più racconti, più storie, che vanno lentamente (ma neanche troppo) ad unirsi.


Neil Gaiman alla scrittura, della serie stessa e del romanzo da cui è tratta.
David Tennant e Michael Sheen protagonisti.
Jon Hamm a comparire qua e là.
La voce di Frances McDormand come voce narrante, nei panni di Dio.
Quella di Benedict Cumberbatch come Satana.
E poi una folle storia che mescola religione, fine del mondo e tentativi di salvarlo.
Com'è allora che l'entusiasmo non è alle stelle?
Forse per colpa di quelle aspettative davvero alte.
Forse per una racconto quasi troppo veloce, in cui non mancano le scene cult (probabilmente tutte quelle con Tennant e la musica dei Queen) ma ci sono anche livelli più bassi di enfasi, come nel figlio di Satana di cui sopra, che essendo bambino, essendo a sgomitare con un cast simile, non ha presa.
E forse colpa di un finale davvero stringato, in cui la location della base militare non era stata preparata/introdotta a dovere, finendo per sembrare un po' troppo strano che tutti si finisca lì.
Va bene, è vero.
Da una serie che vede coinvolti Neil Gaiman, David Tennant, Frances McDormand, Benedict Cumberbatch, Jon Hamm non dovrei lamentarmi.
Non lo faccio.
Ridimensionate le aspettative, presi dal racconto folle in cui si muovono, e dalla creatività che emana, ne esce uno spettacolo davvero spettacolare.

Voto: ☕☕/5


4 commenti:

  1. Stranamente la miniserie mi ha divertito quasi più del libro, però è vero, l’atmosfera da “Buddy movie” sarà anche riuscita, ma prende anche troppo spesso il sopravvento sulla trama principale. I due protagonisti sono perfetti, anche se David Tennant forse una spanna sopra, sarà per il ruolo da cattivo ragazzo, oppure perché finalmente qui è “ginger”, dopo aver invocato a lungo i capelli rossi nei panni del Dottore ;-) Cheers

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    1. Tennant è sempre una spanna sopra! Strano trovarlo in queste vesti scanzonate e sexy, è davvero il più della serie. Bella, ma con un cast simile a fregarmi sono state le aspettative.

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    2. Beh scanzonato lo era anche in Doctor Who...

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  2. Io ne ho parlato appena uscita con lodi sperticate e confermo la mia idea. È una delle serie migliori del momento. E i due sono pazzescamente mostruosi. Tennant ritrova anche la splendida voce italiana che aveva in Doctor Who, cioè Christian Iansante che sentite in mille altre serie. Non so cosa chiedere di più...

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