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24 novembre 2020

The Crown - Stagione 4

Mondo Serial

Si inizia piano, con calma, ritrovando una famiglia austera come quella reale, le sue tradizioni, i suoi spigoli da smussare.
Carlo costretto a rinunciare a Camilla passa da una donna all'altra, fino all'incontro magico con una fata di nome Diana.
La Regina si prepara ad incontrare per la prima volta un Primo Ministro donna: Margareth Thatcher, la Lady di Ferro, restia al conservatorismo che la corona simboleggia, dedita al lavoro non certo a giochi, uscite, passeggiate.
Si inizia, ed è come ritornare in una casa di cui si erano dimenticati i particolari: gli scalini che scricchiolano, gli spifferi di certe finestre, l'imponenza di certi arredi. 
Ci si riambienta, consapevoli che nell'andare avanti, un nuovo pezzo si deve conoscere.


E quel pezzo è Diana Spencer.
Lei, che tutti ha fatto innamorare di sé, che ha riempito pagine di rotocalchi, di libri, di fiction, lei la principessa dagli occhi tristi, tradita e temuta, lei, che entra in punta di piedi.
Era davvero una fiaba, la sua con il suo Carlo?
No.
Lo sappiamo, ormai, che la vera storia d'amore, quello contrastato, osteggiato, che va avanti nonostante tutti, è quello fra il timido, insicuro Carlo e la già sposata Camilla, che lo conosce così bene!
Quanto fa male, allora, vedere la Fairytale (3x03) che non c'è, nozze frettolose di cui veniamo privati perché in fondo solo di facciata. Fa ancora più male quando le cose sembrano finalmente risolversi, come in parallelo era successo fra Elisabetta e Filippo, in Australia. Urla e litigi, confronti, e infine l'amore che supera certe reticenze e certi tradimenti, facendo definitivamente innamorare tutti di lei: di Diana (Terra Nullis, 3x06). 
Ed è troppo. 
Troppo per Anna, troppo per Camilla, troppo per Carlo. 
Troppo pure per la Regina? Quasi.
Margareth lo aveva previsto, aveva previsto tutto, con stoccate che fanno applaudire, lei che in questa stagione è relegata sempre di più in un angolo, a cui viene dedicato un solo episodio investigativo (The Hereditary Principle, 3x07) che racconta un'altra pagina di storia nascosta che fa rabbrividire.


Infine c'è lei, la Thatcher, il pugno di ferro di una politica odiosa fino all'ultimo.
Qui, pur cercando di renderla umana, pur sottolineando i suoi difetti, la si odia sempre di più.
Aiuta l'interpretazione a tratti quasi troppo caricaturale di Gillian Anderson, impressionante nella sua trasformazione.
Dal test con cui a Balmoral (3x02) lascia il posto al cervo sacrificale di Diana, dai dubbi che mette alla regina rispetto alle preferenze fra i suoi figli e a come li ha cresciuti (Favourites, 3x04 - Andrew regalerà sorprese più avanti, immagino) fino alla caduta finale (War, 3x10) che non riesce comunque a conciliare con il suo operato, ci si chiede com'è che non si sono approfonditi di più gli aspetti politici del Regno Unito di quegli anni, con le Falkland, l'IRA, la disoccupazione e gli scioperi trattati egregiamente, ma anche frettolosamente. Vero è che The Crown è la serie, la Corona è al centro, non The Iron Lady, ma ammetto che la fine del thatcherismo è arrivato davvero in fretta.


Grazie al cielo, però, ha regalato l'episodio migliore della stagione, nonostante Diana che ha fatto accorrere anche chi The Crown l'aveva sempre snobbata, è Fagan (3x05) che ruba il cuore.
Protagonista l'inglese semplice, quello dei quartieri popolari, quello che vive con il sussidio, lasciato da moglie e figli, che nessuno ascolta. L'immaginario (o no?) incontro con la Regina passa tutto attraverso i suoi occhi spaventati, sbalorditi, premurosi e tristi. L'incontro con il popolo, quello da sempre evitato, quello che la fa vivere in una bolla, mostra tutte le sue crepe, non solo quelle di intonaci decadenti.


Finisce in fretta anche questa stagione, anche se si è cercato di centellinare gli episodi, di godersene appena due al giorno.
Finisce e come sempre si applaude alla capacità di scrittura di Peter Morgan, ai dialoghi taglienti, ai duelli verbali che fanno scintille, a ricostruzioni e cure dei dettagli che lasciano a bocca aperta e portano a consultare archivi, articoli, video e wikipedia, come se la visione di The Crown sia solo l'inizio di un'ossessione.
Come se fosse questo il modo migliore per insegnare la Storia.
A Olivia Colman ci si è abituati un gran bene anche se il ritorno improvviso di Claire Foy ha fatto fare un tuffo al cuore, di Josh O'Connor e della strepitosa Emma Corrin sentiremo di certo parlare nella stagione dei premi, che se li meritano tutti, tra confronti urlati e sguardi sofferenti.
Ora ci sarà un nuovo cambio di cast, ci sarà tutto il tempo per disabituarsi a questo palazzo freddo e austero, e lo si ritroverà nel 2022 sul piede di guerra.
Con abiti e interviste che saranno al centro della scena.
Inutile dirlo, non vedo l'ora.


Voto: ☕☕☕☕½/5

7 commenti:

  1. Piano piano ci arriverò. Oggi finisco la prova. Ho i miei tempi biblici!

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    1. Pensa che ero convinta lo seguissi e lo amassi anche tu, com'è che te l'eri perso? Merita il tuo recupero!

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  2. Certo che se alle prime storture di naso della Casa Reale, avvisi che trattasi di fiction e quindi "qualcosa ce la siamo inventata" forse era meglio inventarsi proprio un regno di sana pianta senza illudere troppo gli spettatori... più corretto no?!

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    1. Impossibile riprodurre dialoghi intimi, facile condensare anni e momenti, ma c'è comunque così tanto di vero, così tanta Storia vista da un'altra angolazione, che non riesco ad immaginarlo in un altro modo.
      Poi, lo spettatore può informarsi e di base sapere che sempre di fiction si tratta...

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  3. Pensa che io la prima l'avevo trovata noiosa e soporifera, non ero riuscita ad entrare nel ritmo, quindi l'amore è scoccato con la seconda e proseguito grazie ad episodi meravigliosi della terza. Fagan è l'equivalente di Aberfan per me, solo applausi.

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  4. La Royal Family non credo si possa lamentare troppo. Alla fine ha solo aumentato la sua popolarità e l'ha resa più amata. Molto più di quanto fatto dal vero principe Carlo, tanto per dire. :D

    Claire Foy, Matt Smith e Vanessa Kirby restano i miei preferiti, nei loro ruoli, però questa è stata probabilmente la stagione migliore, nel complesso. Very very good.

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    1. La prima tornata resta imbattibile anche per me, l'entrata in scena della Foy qui mi ha fatto fare un tuffo al cuore.
      Io resto legata alla seconda stagione, quella che mi ha fatto rinsavire e apprezzare appieno The Crown.

      Non sono pronta a lasciare già questi attori però, e a dovermi riequilibrare. Ma ad ascoltare altre storie e altri segreti inglesi, sì.

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