Cosa potrà mai andare storto?
Soprattutto se ce n'è uno che ha precedenti come traditore seriale, se c'è una strana alchimia lavorativa che potrebbe però esondare con le difese abbassate.
Già, cosa potrà mai andare storto se quello che doveva essere un weekend di relax finisce per essere un weekend dove si torna giovani sperimentando droghe, dove non tutti sono dello stesso avviso su cosa fare?
Due coppie si prendono un weekend di stacco e vanno in una casa isolata.
Cosa potrà mai andare storto?
Soprattutto se chi gestisce quella casa è vagamente razzista, si intrufola senza problemi quando non ci sono per consegnare un telescopio, c'è una strana porta chiusa a chiave che sembra nascondere chissà che segreto.
Già, cosa potrà mai andare storto se in più si porta contro le regole un cane, e segni che qualcuno li stia osservando si fanno pressanti?
The Rental parte da una premessa piuttosto banale, decisamente già vista.
Una casa da sogno che si trasforma in un incubo.
Un tranquillo weekend di relax che si trasforma in un weekend di sangue.
Niente di nuovo, già.
Ma il tutto diventa oro, diventa tensione palpabile nelle mani di Dave Franco.
Sì, il fratellino di James che esce dal gruppo di soliti noti e confeziona un thriller capace di tenere desti, tener tesi.
Lo fa rimanendo dietro la macchina da presa, muovendosi bene fra stanze e punti di vista, creando atmosfere sempre più sinistre tra nebbia, luci, webcam.
Lo fa mettendoci davanti la moglie, la bellissima e unico faro di moralità Alison Brie, lo fa prendendo quella faccia ingannevole di Dan Stevens, il sempre amabile Jeremy Allen White e la trasformista Sheila Vand.
Lo fa isolando queste coppie in una villa vista oceano, con tanto di jacuzzi, seminando dubbi, intessendo la sua trama, fino all'esplosione di sangue finale.
E pensare che fino a poco prima il vero fulcro della mia ansia era il destino di un cane abbandonato continuamente a se stesso!
Ne esce così un buon thriller come se ne facevano una volta.
Di quelli capaci di entrarti negli incubi, di farti riflettere bene prima di prenotare su Airbnb quando sarà nuovamente possibile.
I titoli di coda mettono altri brividi, e la possibilità di un sequel sembra aperta, anzi, sembra auspicabile perché il giovane Franco ha già l'idea pronta, dice.
Voto: ☕☕☕/5
Mi ispirava tantissimo, soprattutto per il cast e Franco alla regia, ma non l'ho ancora recuperato!
RispondiEliminaFilm perfetto per una seratina di brividi, il cast è davvero interessante, Franco c'ha visto giusto.
EliminaMa com'è che ti stai dando ai thriller-horror in questi giorni? :P
RispondiEliminaThe Rental non è il miglior esempio di mumblegore (la seconda parte è di una banalità sconcertante, molto meglio la prima) e Franco Jr. non ha la stessa scoppiettante cazzoneria del fratello ma il film si lascia guardare anche se lo dimentichi già dopo 2 giorni.
Per non crollare miseramente sul divano questi generatori di brividi funzionano bene, qui lo zampino del consiglio è di Cassidy :)
EliminaE poi questa settimana volevo stare in tema con il Nicolas Cage Day che sta per arrivare.
La non originalità è di casa, ma fifona come sono ansia me ne ha messa e curiosità per un sequel pure.
In ogni caso, continuo a preferire la cazzoneria del Franco maggiore.
Appena ho visto il cane entrare in scena mi so detta "no, finirà malissimo, lo so".
RispondiEliminaIl sequel mi stuzzica, già nei titoli di coda si presta ad un sacco di varianti, io mi immagino quella investigativa, chissà cos'ha in mente Dave.
Se ce l'ho fatta io, fifona patentata, puoi riuscirci.
RispondiEliminaBrividi facili, ma tensione alta.
L'esordio registico di Dave Franco, se è imprevedibile almeno la metà del fratello, incuriosisce. Appena lo trovo mi sa che darò un'occhiata...
RispondiEliminaÈ meno cazzaro, più centrato del fratello. Che potrebbe essere un difetto viste le perle che James ci ha regalato negli anni, ma anche un pregio per come tiene viva la tensione partendo da un'idea tutt'altro che originale.
EliminaNel sequel secondo me potrebbe darci più soddisfazioni ancora.