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6 febbraio 2021

L'Arte della Difesa Personale

Andiamo al Cinema a Noleggio

Li ricordate Gemma e Tom?
Loro, i protagonisti di Vivarium, il film più sbagliato da vedere in pieno lockdown, in cui da una casa, da un quartiere, non riuscivano più ad andarsene?
Se in un universo parallelo si fossero conosciuti in questo modo -e per questo intendo nel modo in cui si conoscono in L'arte della difesa personale-, forse forse non sarebbero finiti prigionieri di quel nido da cui era impossibile uscire.
Lavoro di fantasia nel ritrovarmi di nuovo ad avere a che fare con la coppia Eisenberg-Poots.
Una coppia che funziona bene, due attori che scelgono sempre piccole produzioni, titoli strani, storie strampalate, a cui collaborare.
Non è da meno questo prototipo indie di Cobra Kai, in cui il solitario, malinconico Casey, dopo essere stato aggredito e malmenato senza motivo da una banda di motociclisti mentre andava a prendere le crocchette per il suo bassotto, decide di passare all'azione.


Non parlando del suo trauma con uno psicologo che magari lo aiuti ad uscire dal suo guscio né comprandosi una pistola, ma iscrivendosi a una scuola di karate, dove imparare a difendersi, dove cercare di inserirsi.
La sua presenza mette a rischio un equilibrio già precario, dove Anna pur essendo la migliore allieva e già insegnante dei karateki più piccoli, non riceve riconoscimenti in quanto donna da un Sensei despota e sinistro. Dove l'invidia e la smania per passare di grado e colore prendono il sopravvento, soprattutto se c'è una classe notturna a cui solo gli allievi migliori hanno accesso.
Casey con i suoi modi tesi, con il suo fare triste e solitario, come si inserisce in tutto questo?
Diventa  poco a poco succube, complice, impiegato di un Sensei carismatico e spietato, sfogando anni di rabbia e prese in giro, finché il grande segreto, come un colpo di scena non così esplosivo, rivela tutte le carte e mette Casey con le spalle al muro a fare i conti con quello che era, quello che è.


L'arte della difesa personale è uno di quei piccoli film indie al 100% in cui ti aspetti di trovarti sia Eisenberg che la Poots.
Strano, nel suo essere indipendente, nel suo giocare fra toni che sembrano farsa prendendosi anche troppo sul serio nel diventare un thriller dai contraccolpi violentissimi.
Alternando un certo grigiore a una certa geometria, un ritmo che si vorrebbe più incalzante e i tanti silenzi di Casey, la discesa verso la rivelazione e la risoluzione finale si incaglia in tratti soporiferi.
Paragonarlo a Cobra Kai non mi è facile, da tutto il clamore che circonda la serie mi sto tenendo in disparte.
Nonostante la cotta che da bambina avevo per Daniel LaRusso, Karate Kid non l'ho più rivisto e nostalgica come sembra, questo revival/sequel non lo saprei apprezzare a dovere. 
Probabilmente mi sto perdendo qualcosa di grandioso, ma se di karate non ne avete abbastanza, qui ne trovate di meno pop, molto meno alla mano, ma con una coppia di eterni outsiders a fare da garanzia di stranezza.
Nel bene e nel male.



Voto: ☕☕½/5

9 commenti:

  1. Scaricato più di un anno fa. Arriverà il suo momento? I protagonisti, dopo il bel Vivarium, ispirano.

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    1. Lo avevo in attesa anch'io da parecchio. Vivarium è un'altra categoria e qui ci si deve adattare a un ritmo quasi da KO tecnico, ma i due si fanno sempre ben vedere.

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  2. Se uno ha amato Karate Kid, Cobra Kay equivale a riscaldare un brodino che hai lasciato un anno in frigo senza neanche la pellicola sopra e durante l'anno, a quel frigo, è saltata anche la corrente per tre mesi. Buon appetito.

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    1. Vedi, il mio problema è che magari quando l'ho visto Karate Kid l'ho amato, ma è passato troppo tempo e non mai stato un cult da farmi fremere per un suo seguito.
      Lascio spazio agli altri.

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  3. La curiosità lo ammetto è più verso i protagonisti, che in Vivarium insieme hanno funzionato benissimo, che verso il film in generale.

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    1. Stessa cosa per me.
      Funzionavano meglio, e il soggetto era meglio, in Vivarium infatti.

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  4. Sì, con Cobra Kai ti stai perdendo qualcosa di grandioso. ;)

    Questo film l'avevo notato un po' di tempo fa, poi era andato perso tra i titoli che vorrei vedere, ma perdo troppo tempo a decidere cosa vedere anziché vedere qualcosa. :D

    Dai, adesso lo rimetto in lista e vediamo se arriverà il suo turno.

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    1. Ma se è una serie per soli nostalgici come te, io ci guadagno lo stesso qualcosa?
      Ricordo pochissimo del film, ho tolto troppa cera dalla memoria...

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  5. Capisco benissimo, ha dei ritmi parecchio sonnolenti... il risultato non è troppo malvagio ma fatica ad ingranare, mettiamola così.

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