1 giugno 2021

L'Amore in Breve: Made for Love - Master of None s03 - This is Us s05

Potremmo anche chiamarlo Tutte le sfumature dell'amore, questo martedì seriale, ma fa troppo romanzetto Harmony.
Una novità, un ritorno inaspettato, una conferma.
Tre titoli che regalano emozioni, risate e ovviamente lacrime.
In breve:

Master of None - Stagione 03

In Breve: dopo anni di attesa, Master of None torna. 
Ma non lo fa parlando di Dev e di quello che ne è stato del suo amore per Francesca, si concentra invece sul matrimonio di Denise. Ora scrittrice di successo, ora lontano da New York, a vivere in una casa da sogno immersa nella campagna arredata da una moglie antiquaria.
Un quadro paradisiaco, in cui le due -così diverse- si muovono con le loro frustrazioni. 
Un secondo romanzo che non arriva, un figlio che tanto si desidera, l'occasione di tradire.

Solo cinque episodi, di diversa durata, a formare un racconto a tratti lento, altri anche troppo intenso, a raccontare le varie sfumature dell'amore, dello stare assieme.


Chi c'è: ci sono principalmente loro, Lena Waithe e Naomi Ackie.
Ma un paio di sussulti arrivano per i fan di lunga data con le fugaci apparizioni di Aziz Ansari, che dirige però tutti gli episodi con un tocco europeo che omaggia i suoi grandi Maestri.

Funziona? Sì. 
Sia a livello tecnico, con una macchina da presa ferma che assiste a quel che accade, sia a livello di scrittura: mi ripeto, intensissima. Sia, alla fine, di racconto, tra passione, amore, accettazione e delusione.
I fasti delle prime stagioni sono lontani, ma non troppo.

Episodio Migliore: senza troppi dubbi il Capitolo 4 anche per chi come me l'ossessione per la maternità non ce l'ha. 
Il dolore, le paure, l'ansia e i conti da far quadrare, la disperazione e infine la gioia che prova Alicia fra visite, punture e telefonate le si sentono tutte. 
E alla fine, si piange di gioia assieme a lei a sentire la voce dell'infermiera Cordelia.

Tornerà? Ce lo deve, questo non può essere un contentino!
E visto che Aziz Ansari aveva dichiarato di poter scrivere di una relazione solo se vissuta in prima persona, e visto lo special Right Now in cui parla della sua fidanzata, i tempi sono maturi per andare avanti. 
No?

Voto: ☕☕/5


Made for Love

In Breve: Hazel riesce a fuggire da quello che sembra un sogno, una villa ipertecnologica in cui tutto è possibile, in cui riceve orgasmi quotidiani e non fa altro che leggere a bordo piscina assieme al suo delfino.
In realtà, questa vita è un incubo dai 10 anni in cui è legata al genio delle tecnologia Byron Gogol, che la monitora e registra ogni suo parametro vitale arrivando infine a impiantare un chip che gli permette di vedere quello che lei vede.
La sua strana idea dell'amore, senza confini, ora deve fare i conti con una fuga e tentativi vani di riconquistarla. 


Chi c'è: c'è la nuova regina dei film e delle serie indie Cristin Milioti, sempre adorabile, c'è il viscido Billy Magnussen e infine c'è pure Ray Romano, padre di Hazel, che ora sta… con una bambola gonfiabile.

Funziona? a suo modo, sì. 
Anche se sembra esaurire presto le idee del pilot e non sapere che strada prendere. 
Quella del complotto 2.0? 
Quella del ritorno alla vita normale di una ragazza di provincia? 
Quello della riconquista d'amore?
Alcuni episodi girano quindi a vuoto, purtroppo.
Ma il finale fa ben sperare.

Episodio Migliore: il pilot (User One, 1x01), che alza l'asticella e sembra far pensare all'ennesima serie à la Black Mirror che cerca una sua identità.

Tornerà? La conferma non è ancora avvenuta, Wikipedia dice però che Ray Romano ha firmato per una sola stagione.

Voto: ☕☕½/5


This is Us - Stagione 05

In Breve: la famiglia Pearson torna, si allarga, affronta la pandemia.
Sì, mascherine, ossessioni, paure e vaccini entrano nella quotidianità anche qui, e qualche perplessità c'è. Ma in un anno tutt'altro che normale, questo è un modo per fare dei seri passi avanti.
Se molto è stato riscritto, molto si affronta di petto: dalle adozioni interraziali e le cicatrici che lasciano fino alle relazioni tossiche, l'identità di genere e infine il razzismo fatto di piccoli gesti consci o inconsci che le proteste per l'omicidio di George Floyd hanno sollevato, trovano ora posto in una serie che decide di includere la realtà quasi quando accade.


Ovviamente, c'è spazio anche per i sentimenti.
Per la pace che Kevin e Randall devono fare e se la storia della madre biologica di quest'ultimo sembra molto, molto forzata, ci si consola con la nascita di nuovi Pearson e un matrimonio da organizzare.
Kevin è ormai il preferito dei tre, con Madison a guadagnare parecchi punti, visto come Kate e Toby faticano a stare a galla (e il colpo di scena finale è meno uno shock per questo), mentre Randall ha parecchio da affrontare e lo supera in adorabilità solo la sua Beth.
Gli sguardi al passato, a Jack, restano ovviamente a fare da legante, anche se ormai pure qui le idee, lo spazio, sta per esaurirsi.

Funziona? abbastanza. 
Sembra una stagione di passaggio, questa. Una stagione complicata da gestire e girare, che ha subito ritardi e ripensamenti. A sorpresa, per alcuni episodi non si versa una lacrima, ma quelli che danno uno sguardo al passato e al futuro, beh, fanno consumare un generoso numero di kleenex.

Episodio Migliore: In the Room (5x08), per come si racconta una storia sconosciuta che tanto ha cambiato, soprattutto nell'anno 2020. 
Avessi amata un briciolo di più Jerry Maguire con Tom Cruise, avrei potuto dire anche Jerry 2.0 (5x15), ma quanto fatto lo scorso anno con Will Hunting non si batte.

Tornerà? Ovviamente, sì. 
Per quella che rispettando i piani iniziali sarà l'ultima stagione in cui poter salutare degnamente e fra copiose lacrime, quella famiglia adottiva e televisiva che sono i Pearson.
Ma siamo davvero pronti?
Io no.

Voto: ☕☕/5

2 commenti:

  1. La nuova stagione di Master of None ha una partenza così così, un po' noiosetta, ma gli ultimi due episodi sono splendidi.
    Il Capitolo 4 è una delle chicche di quest'anno, anche per chi non ha l'ossessione della maternit... volevo dire della paternità come me. :)

    Made for Love discontinua, a me però è piaciuta soprattutto dopo il primo episodio.

    Per This Is Us credo di aver versato almeno una lacrima a ogni episodio. Anche quelli meno ispirati hanno proposto almeno una perla di scrittura. Dopo 5 anni, gli sceneggiatori mi fregano ancora come un pollo tutte le volte. :D

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    1. Master of None sarà lontana dalle prime due stagioni, ma è comunque una spanna sopra a tanti altri titoli e quell'episodio finirà sicuramente in classifica. Ora, però, diteci che ne è stato davvero di Dev.

      This is us mi ha fregato soprattutto nel finale, anche se basta una scena con Jack per mandarmi in lacrime. Troppe poche in questa stagione più seria ma comunque riuscita.
      Inizio a prepararmi mentalmente per il prossimo anno, ma so già che ne uscirò distrutta.

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