La premessa di ieri vale anche per oggi.
L'estate è la stagione perfetta per i film Boy-Meets-Girl e questa volta si è andati sul sicuro.
Lui è Bart, lasciato da poco dalla fidanzata, senza lavoro, a breve pure senza appartamento.
Rischia una ricaduta nella depressione, non risponde al suo medico, non risponde alla sua ex, deve andare a vivere nel garage del migliore amico già accasato e con figli.
Lei è Vienna.
È strana.
Sembra non conoscere cose/canzoni/film basilari, gira con uno zaino pieno zeppo di contanti.
Lui e lei si incontrano al cinema. Di pomeriggio.
Lui è già alticcio, lei ha bisogno di una guida per la città.
È appena arrivata nella Los Angeles che ricordava diversa dai racconti della madre e lo inquadra come il tipo giusto di cui fidarsi.
Passano il resto del pomeriggio e della serata a bere, parlare, farsi domande e divertirsi. E infine, finiscono a letto insieme.
Tutto troppo perfetto?
Per Bart, sì.
Che con il cuore in riabilitazione non sa se sperarci davvero.
E fa bene, perché lei ha un segreto da confessare, a spiegare quei contanti, quella stranezza, e lui deve decidere se crederle.
Long Weekend parte come dovrebbero partire tutti i bei film leggeri e romantici perfetti per l'estate: con l'incontro fra due anime sole, che si illuminano quando assieme.
È una gioia sentire Bart e Vienna questionare di cultura pop, di grandi sistemi, di piccoli colibrì.
Ma un bel film di genere, deve anche sapere andare oltre: trovare l'idea brillante, originale, per far andare avanti l'alchimia, la storia, fra i due.
Long Weekend l'idea ce l'ha.
Strana.
Come Vienna.
Ma bella, come la storia che sta nascendo.
Anche se condensata in poche ore, pochi giorni appena.
Meglio non svelarla però, meglio lasciare la sorpresa, lasciando come indizio un certo richiamo al bellissimo Comet di qualche anno fa.
Finn Wittrock e Zoë Chao funzionano benissimo assieme, nonostante entrambi siano distanti sia dal prototipo dei protagonisti tout court, che dei protagonisti di film indie in particolare.
Belli a modo loro, buffi all'esigenza.
Mentre ridono, si divertono, si conoscono.
Con l'amico Doug che fa da spalla e da mentore, da padre putativo.
Rendere più umano, più basico un elemento fantascientifico, con parti della sceneggiatura che sono piccole stoccate che potrebbero allarmarci già ora, fa di Long Weekend il film perfetto per una serata estiva.
Ok, forse anche per un lungo fine settimana.
Voto: ☕☕☕/5
L'ho intravisto, ma non gli davo due lire. Vedo presto!
RispondiEliminaPure io visto il poster porello, ma in una serata alla ricerca di leggerezza c'ho provato ed è stato amore! Il film di cui avevo bisogno.
EliminaEro un po' indeciso, ma dopo questa descrizione mi hai convinto. Sembra proprio il boy meets girl movie perfetto per l'estate anche per me. :)
RispondiEliminaLo è, lo è. Loro sono degli strani protagonisti con le fattezze da non-protagonisti, ma la storia funziona.
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