Andiamo al Cinema su Netflix
Lui, adolescente ancora in pieno sviluppo, si lascia condizionare dal migliore amico con i gusti musicali forti entrando a far parte della sua band, per ora un duo, come batterista metal.
Lei, arrivata dall'Inghilterra, è una violoncellista capace con sfoghi di rabbia che la rendono gran poco popolare e potrebbe essere la bassista che manca alla band di lui.
In mezzo, quel migliore amico, piuttosto egocentrico e totalizzante, che crede solo nel dio della musica metal, che vede nella gara scolastica fra band l'occasione per primeggiare e farsi valere.
Ma una ragazza, di certo, non può essere metal, giusto?
I metallari, si sa, hanno il cuore d'oro.
E quando Netflix propone una commedia romantica adolescenziale a tema, come poter dire di no al giovine metallaro?
Purtroppo per entrambi, il film scritto da D.B. Weiss si rivela una delle rom-com più adolescenziali e più effimere, per non dire semplicemente brutte, viste ultimamente.
Di certo non in grado di riscattare la sua scrittura dopo l'affondo di GoT.
I personaggi sono così poco approfonditi che si passa presto a trovarli insopportabili nelle loro scelte, nelle loro esagerazioni, con temi importanti come la malattia mentale buttati a casaccio, cliché e stereotipi che abbondano, e bulli e punti di scontro che non reggono nemmeno un po'.
Viene quindi da chiedersi perché dare l'ok a un film così, che cerca di nascondere sotto una colonna sonora grintosa curata da Tom Morello, il più classico dei filmini alla The Kissing Booth che nemmeno i più adolescenti possono gradire vista la scelta di non avere belloni fra i protagonisti, e che i più adulti attirati dal titolo possono solo sparare a zero su una trama così mal sviluppata.
Pure la morale, tra apparenze e fratellanza musicale, è all'acqua di rose, a stridere con le musiche degli Iron Maiden, Black Sabbath, Metallica, Judas Priest, che passano in sottofondo.
Non potevano mancare le comparsate di rito, sfruttate pure queste malino anche se il giovine un picco di esaltazione a vedersi Scott Ian, Tom Morello, Kirk Hammett e Rob Halford tutti assieme, l'ha provato.
Ma Metal Lords affonda velocemente fra le delusioni dell'anno, anzi no, non merita nemmeno la delusione, solo l'oblio.
Non si trattano così i metallari dal cuore d'oro.
Voto: ☕/5
Più pasticciato dell'ultima stagione di GoT, e ce ne voleva!
RispondiEliminaFortuna che la colonna sonora ha esaltato il giovine, salvando la serata e la sua playlist classica.
Ho capito perché Netflix è in crisi e c'è stato un calo drastico degli abbonamenti.
RispondiEliminaPurtroppo più produce questi filmetti per adolescenti mordi e fuggi, meno ha la mia approvazione. Non sono più il suo target. Al momento, lo abbandonerei per Apple TV che sembra averci messo un po' a capire che fare, ma ha in arrivo solo grandi titoli.
EliminaAddirittura?
RispondiEliminaA me non ha fatto impazzire, però non l'ho trovato nemmeno così tremendo.
Le bambinate Netflix ormai mi irritano solo, e con un metallaro al fianco questa visione è stata ancora più sofferta: un minimo di profondità potevano darla ai personaggi.
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