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24 giugno 2022

Cha Cha Real Smooth

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Lui, Andrew, ha appena finito il college e non sa cosa fare della sua vita.
La fidanzata lo ha lasciato per un anno a Barcellona, lui torna a casa della madre, condividendo con il fratello una stanza troppo piccola e trovando lavoro in un fast food.
Fino alla rivelazione: quello che gli riesce meglio è fare festa, coinvolgere gli altri, e viene ingaggiato dalle famiglie della comunità per i Bar Mitzvah dei figli.


Lei, Domino, è una madre solitaria, con un figlia nello spettro dell'autismo da proteggere, con un fidanzato sempre in viaggio.
La paura di impegnarsi, la naturalità con cui lui si rapporta con lei, con sua figlia, la spingono ad assumere Andrew come babysitter.


Come da tradizione, se l'inizio del post è un lui/lei è perché ci troviamo di fronte a una commedia romantica.
Di quelle indie, naturalmente.
Così indie da vincere il premio del pubblico allo scorso Sundance.
Ma Cha Cha Real Smooth ha molto più di una storia d'amore complicata e impossibile da offrire.
Un amore che, essendo complicato e impossibile, è per entrambi un'ancora a cui appigliarsi per non affrontare le decisioni, gli impegni, da prendere.
Per evitare quella crescita che gli si chiede.
A Domino, che dopo essere stata lasciata dal padre di Lola e avere un carico non indifferente da portare nel mondo si sente tentata dalla libertà.
Ad Andrew, soprattutto, così bravo a fingere, a parlare, a stare in mezzo agli altri ma non con se stesso.


Il mondo in cui ci porta Cooper Raiff è di quelli speciali.
Di quelli in cui Dakota Johnson è ormai sigillo di garanzia, nelle piccole produzioni che la fanno brillare.
Di quelli in cui Cooper Raiff, pure protagonista, non sembra sforzarsi nella recitazione, creando un personaggio, buono, magico, di cui è impossibile non innamorarsi.
Fanno da contorno una madre che ha la bellezza di Leslie Mann che sempre gli è vicino, un patrigno che serioso smorza gli entusiasmi, un fidanzato geloso e un fratellino alle prese con il primo amore, da aiutare e indirizzare.
C'è quindi tanto cuore dentro questo piccolo film dalla grande sceneggiatura che snocciola perle di vita che si dovrebbero appuntare sulla smemoranda, come un tempo.
Ma non c'è traccia di zucchero o  di miele, anzi, c'è solo tanta bellezza e tanta onestà che arriva proprio nel dire sempre tutto, ma proprio tutto, quello che passa per la testa,
Anche solo per mettere a bada i propri pensieri, le proprie paure.


Si potrebbe dire che è nata una nuova stella, nell'universo indie, anche se questo è il secondo lungometraggio per Cooper Raiff che d'ora in poi terrò d'occhio.
E non solo per quell'aria stropicciata alla David Tennant, ma perché il suo cuore, la sua scrittura, sono dalla parte giusta.
Quella che sa creare un film così semplice, così diretto, che tra le lacrime fa sorridere.
Ancora e ancora.

Voto: ☕☕½/5

4 commenti:

  1. Lo avevo già puntato, ovviamente, e lo vedrò quanto prima. È il piccolo film magico di cui ho bisogno.
    Dakota, comunque, non ne sbaglia uno.

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    1. Dakota è ormai una garanzia. E questo film ti conquisterà, ne sono sicura!

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  2. Bellissimo film!
    Anche a me ha fatto sorridere tra le lacrime.
    E mi ha pure fatto ballare il cha cha cha... no, questo non è vero. :D

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    1. Vade retro ai balli di gruppo, benvenuto Cooper: che penna, che attore, che film che ci ha regalato!

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