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23 settembre 2022

Jerry & Marge Go Large

 Andiamo al Cinema su Paramount+

La frase più comune nella vita di uno studente è, sbuffando, "A cosa serve la matematica?".
Risposta più convincente: "A fare i milioni".
Se non bastano i veri re della tecnologia che assiepano la Silicon Valley, ci pensa Jerry Selbee a fare cambiare idea allo studente più svogliato: una semplice equazione, e capisce come sbancare alla lotteria.
La storia è vera, e tratta da un articolo prima del Boston Globe poi del HuffPost, in cui viene raccontata la folle impresa di Jerry assieme alla moglie Marge, quando capisce che dietro la lotteria di WinFall c'è un intoppo matematico: più giochi, più vinci.
Più giochi nel senso di soldi da investire in biglietti, con la matematica dalla tua parte, non certo la fortuna, perdere diventa impossibile e il margine di guadagno sempre più alto.


Non un pazzo che dissipa i risparmi di una vita intera, quindi, ma un ligio matematico che si fa i suoi conti, svuota il conto per raddoppiarlo in una sola estrazione.
E non a caso, dopo qualche tempo di prova, Jerry fa le cose per bene, creando una società con cui far entrare in gioco parenti, amici e compaesani, dividendo poi gli utili.
Jerry & Marge Go Large sembra una pessima pubblicità per la ludopatia, ma una buona storia se di mezzo c'è un matrimonio da salvare, una pensione e un rapporto con i figli da ripensare, e pure quell'America di provincia, in decadimento e indebitata, che trova così un modo per unirsi e rialzarsi.
Mettendosi in gioco, o meglio, a giocare appunto.


Semplice nella messa in scena come nella colonna sonora, il film si avvale di due protagonisti d'eccezione, la solita splendida Annette Bening, e il buon Bryan Cranston che anche se non riesce a replicare il successo di Walter White, si dà a piccoli film in cui riesce comunque a stagliarsi.
Qui, padre silenzioso, marito solitario, matematico al limite dell'ossessivo-compulsivo, dimostra ancora una volta il suo talento nel raggirare la legge (prende un colpo, poi, vederlo assieme a Michael McKean/Chuck McGill), con una sceneggiatura che tra battute ben riuscite e dialoghi che sfruttano bene con i numeri e la matematica prendendo per mano lo spettatore, sa fare centro.


Innocente e leggero, pur esagerando negli scontri con gli odiosi studenti di Harvard e nella caratterizzazione dei personaggi (fra tutti, l'irriconoscibile Rainn Wilson), il film di David Frankel risolve una serata.
E anche se un fremito nel puntare sulla Lotteria lo fa venire, a me ha fatto venir voglia di capire la matematica.
Alla faccia degli studenti recalcitranti!

Voto: ☕☕½/5

2 commenti:

  1. Magari bastasse un film per spiegarti come vincere alla lotteria, tipo quelle che ti si aprono a mille sul browser😉

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  2. Storia vera curiosa, però ho qualche dubbio sul fatto che possa esistere qualcosa che mi faccia venire voglia di capire la matematica... XD

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